Manutenzione del territorio, ennesimo “affondo” del Pd: «Buzzanca lasci l’incarico all’Ars e pensi alla città»

Manutenzione del territorio, ennesimo “affondo” del Pd: «Buzzanca lasci l’incarico all’Ars e pensi alla città»

ELENA DE PASQUALE

Manutenzione del territorio, ennesimo “affondo” del Pd: «Buzzanca lasci l’incarico all’Ars e pensi alla città»

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lunedì 26 Settembre 2011 - 15:12

Il segretario cittadino Giuseppe Grioli chiede un confronto aperto con il primo cittadino: «I fatti parlano chiaro, territorio abbandonato». Nota anche del consigliere della III circoscrizione Santi Interdonato dopo la richiesta di dimissione votata dal quartiere

La città è tappezzata da cartelli con su scritto “Fine strada comunale, inizio torrente”, a cui però oggi il Partito democratico aggiunge un’altra frase: “fine della pazienza per i cittadini”. E’ questo il messaggio contenuto nella nota sottoscritta dalla segreteria del Pd che sull’onda delle polemiche degli ultimi giorni in merito alla scarsa manutenzione del territorio, avanza un ulteriore affondo. Della questione il Partito democratico si è già occupato in una conferenza di qualche settimana fa (vedi correlato) in cui è stata focalizzata l’attenzione sui problemi dei torrenti. Il maltempo delle ultime ore, pur se contenuto, ha fatto il resto, perché le rassicurazioni degli “inquilini di palazzo Zanca”, non bastano per rasserenare l’animo dei cittadini, il cui pensiero corre al 1.ottobre o al 1.marzo.

«Il territorio è costantemente presidiato dai quartieri – scrive il segretario cittadino Giuseppe Grioli – e se ogni giorno giungono forti critiche dai territori per gravi carenze di programmazione ed interventi un motivo ci sarà. I fatti parlano chiaro la città è abbandonata, ci sono aree ad alto rischio idrogeologico, ma il Comune non è riuscito a programmare nemmeno la pulizia dei torrenti. Per questo sommessamente riteniamo che l’amministrazione debba individuare delle priorità e la sicurezza dei cittadini oggi non è assicurata perche da anni non si esegue la manutenzione torrenti e non sono stati realizzati i progetti per gli attraversamenti dei corsi d’acqua in zone abitate,ne opere di messa in sicurezza delle colline». Per il Pd la città ha bisogno di attenzione assoluta e prioritaria, quella che però a detta del Partito democratico non può essere garantita dal sindaco Buzzanca, “distratto” dal ruolo di deputato regionale: «Il primo cittadino deve rimettere il suo incarico all’Ars. Su questo – afferma Grioli – chiediamo un confronto».

Intanto alla replica del consiglio della V circoscrizione in merito alle affermazioni di Isgrò «la verità è che vogliono bloccare la bonifica del waterfront» si aggiunge quella della III circoscrizione. Sebbene infatti l’ “esplosione” del rappresentante della giunta sia arrivata a seguito delle accuse mosse dal V quartiere per l’ennesima voragine apertasi sul viale Annunziata, il vero dato politico è emerso dalla votazione del III quartiere, che su iniziativa del consigliere di maggioranza Alessandro Cacciotto (Pdl) ha formalmente sfiduciato Isgrò con un voto unanime (14 votanti, 13 favorevoli e un astenuto). Su tale aspetto si sofferma oggi anche il consigliere del Pd Santi Interdonato che in una nota non ancora ufficialmente discussa in consiglio ma condivisa da un nutrito gruppo di colleghi, scrive: «non deve sfuggire all’opinione pubblica ed agli addetti ai lavori, in primis il Sindaco, che il documento con cui si è chiesto all’Assessore di rassegnare le proprie dimissioni, non rappresenta l’estemporanea posizione di un singolo consigliere, ma l’idea condivisa di un Consiglio Circoscrizionale. Questo è un fatto tutt’altro che trascurabile – spiega Interdonato – sul quale Isgrò e l’intera Giunta dovrebbero fare una seria riflessione, anziché lanciarsi in affermazioni farneticanti. Chi ha espresso il proprio voto non ha fatto nulla di vile o vigliacco. La richiesta di dimissioni di cui trattasi costituisce un atto politico, espresso da rappresentati democraticamente eletti, che non può essere trattato né con sufficienza né con arroganza. Per tale ragione la III Circoscrizione, pur non potendo pretendere le dimissioni a forza da parte di Isgrò ritiene di non potersi accontentare delle autentiche corbellerie dichiarate, come quella che vedrebbe il Consiglio impegnato nel presunto “boicottaggio dell’operazione liberazione waterfront” dallo stesso condotte. Questo genere di frase del tutto sconclusionata viene tollerata solo perché, sul piano umano, si può comprendere la oggettiva difficoltà del momento». (ELENA DE PASQUALE)

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