"Impedito ai lavoratori di svolgere la propria attività", scrivono i sindacati ai commissari. 42 i supermercati ex Gicap coinvolti
MESSINA – 500 dipendenti ex Gicap sono rimasti “sospesi in un limbo”. Questo è quanto scrivono ai commissari i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil attraverso le rispettive segreterie regionali guidate da Monja Caiolo, Mimma Calabrò e Marianna Flauto. La richiesta è di intervenire e fare chiarezza in una situazione che sta creando “confusione e incertezza tra i lavoratori”. 42 i supermercati ex Gicap “coinvolti” nella vicenda, tra le province di Messina, Agrigento, Palermo, Reggio Calabria e Cosenza, ora con insegna Ils o Quiconviene e presto ad Ard discount.
L’attività commerciale è stata aggiudicata al consorzio Ergon. Il passaggio delle strutture da Like a Ergon sta subendo “degli inceppi” secondo i sindacati. Le segreterie scrivono che le aziende non avrebbero rispettato ad oggi il crono programma “impedendo ai lavoratori – scrivono i sindacati – di svolgere la propria attività nonostante si siano presentati regolarmente in servizio”. Resta l’incertezza sulla data del trasferimento e i lavoratori sono preoccupati. I sindacati chiedono quindi al Tribunale di Messina di ribadire “in capo a chi incomba l’obbligo di retribuire i lavoratori per il periodo intercorrente tra la data di cessazione del rapporto e la reale consegna dei punti vendita”.