La famiglia del ciclista morto nel 2022 a Sant'Agata Militello non si rassegna all'archiviazione del caso e chiede la valutazione del Csm
Patti – Angelina Miraglia ha chiesto l’intervento del Consiglio superiore della magistratura. Per la vedova di Federico Latteri, morto il 24 luglio 2022 all’ospedale di Sant’Agata Militello dopo un incidente stradale, l’archiviazione dell’inchiesta sul caso del marito non è accettabile. La famiglia e i legali chiedono quindi al Csm di valutare le scelte della magistratura che si è occupata della vicenda, dalla Procura all’ufficio del giudice per le indagini preliminari che ha archiviato il fascicolo.
L’inchiesta e l’archiviazione
L’indagine è stata archiviata senza colpevoli sulla scorta di un accertamento medico che collega la morte del ciclista ad un infarto e conclude ascrivendo l’incidente ad un malore fatale. Un infarto che però, secondo i consulenti della signora Miraglia, non c’era stato. La famigli ha chiesto perciò la riapertura del caso. Senza ottenerlo.
La battaglia di Angelina
“Ci sono elementi oggettivi e scientifici che non possono essere ignorati. Chiediamo giustizia e trasparenza,” dice Angelina Miraglia, che nell’intervista di Alessandra Serio e Silvia De Domenico aveva ricostruito la vicenda e lanciato il suo appello per riaprire le indagini. “Non ci fermeremo finché non avremo una verità piena, certa e assoluta. Tutti i cittadini hanno diritto alla verità: a noi questo diritto è stato negato, nonostante quanto emerso dalla consulenza del professor Maresi.”, conclude la vedova.
