Risanamento, M5S: Nessun attacco personale a De Luca, solo massima attenzione

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Risanamento, M5S: Nessun attacco personale a De Luca, solo massima attenzione

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sabato 25 Agosto 2018 - 06:05

"Si parla di 230 milioni: Amministrazione e opposizione abbiamo il dovere di accendere i riflettori. E l’obbligo morale di segnalare qualunque situazione possa anche minimamente far sorgere dubbi, anche a beneficio dell'Amministrazione, affinchè possa vigilare"

«Dispiace che il sindaco De Luca abbia inteso come un attacco personale la nostra recente nota sul Risanamento, un tema di cruciale importanza per il futuro della città sul quale è necessario porre la massima attenzione, a tutela di tutti i messinesi».

Dopo la replica “social” del primo cittadino, che ha reagito alle contestazioni del gruppo pentastellato, prospettando azioni legali via Facebook, i consiglieri del M5S, pur ribadendo le loro perplessità in merito alla tempistica e alle modalità dell’iter procedurale, nonché sulla prassi comunicativa del primo cittadino, ritengono opportuno fare alcune doverose precisazioni per evitare fraintendimenti che rischierebbero di compromettere il dialogo costruttivo fra le parti, una condizione imprescindibile per gli interessi della collettività che non può e non deve essere messa a repentaglio da equivoci e malintesi.

«L’obiettivo del nostro intervento, seppur critico – spiegano i pentastellati – non era in alcun modo quello di puntare il dito contro il sindaco De Luca, con il quale, al di là delle differenti vedute, spesso agli antipodi, condividiamo l’esigenza di risanare al più presto le aree degradate della città, quanto piuttosto un invito a tenere alta la guardia affinché il tutto si svolga nella massima legalità e trasparenza».

«La nostra città, purtroppo, ha già dovuto fare i conti nel recente passato con episodi di cronaca legati ad interessi politico-affaristici che hanno condizionato o tentato di condizionare la gestione della cosa pubblica, come nel caso della turbativa d’asta relativa agli alloggi di Fondo Fucile o dei recenti risvolti dell’operazione “Terzo Livello”, per la quale abbiamo chiesto l’istituzione di una Commissione speciale d’Inchiesta.

Nella nostra veste di consiglieri, in quanto organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo – si legge in una nota – abbiamo l’obbligo morale di segnalare qualunque situazione possa anche minimamente far sorgere il dubbio di procedure poco trasparenti, e così intendiamo fare anche adesso, a beneficio dell'Amministrazione stessa, affinchè possa vigilare sui rischi che operazioni di tal genere inevitabilmente comportano, considerando a maggior ragione le cospicue risorse che dovrebbero essere in gioco (si parla di 230 milioni di euro), sulle quali tutti noi, Amministrazione ed opposizione, abbiamo il dovere di accendere i riflettori».

«Entrando nel merito della questione – proseguono i consiglieri – riteniamo indispensabile che il Civico consesso sia messo nelle condizioni ideali per una effettiva, serena e trasparente valutazione degli atti pervenuti, e in particolare della proposta di delibera sulla costituzione dell’Agenzia per il Risanamento, sulla quale ci siamo già espressi, esplicitando la nostra non contrarietà all’istituzione della stessa. Per far ciò è necessario procedere nei tempi e nei modi congeniali, senza le pressioni esercitate sul Consiglio da scadenze temporali che riteniamo inopportune per un’operazione di questa portata, che può condizionare le sorti di migliaia di cittadini.

Per ciò che concerne il documento dello Iacp pubblicato dal sindaco – concludono gli esponenti del M5S – siamo lieti di apprendere che ci siano numerosi alloggi utili alla causa, a fronte delle abitazioni chiuse con opere in muratura per non consentire occupazioni abusive, come confermato dallo stesso Iacp. Oltre a questi beni, che possono essere riconvertiti per ospitare i nuclei familiari da sgomberare, ricordiamo inoltre l’enorme patrimonio immobiliare del Comune o di altri enti pubblici, nonché i vari beni sequestrati alla mafia, che possono essere messi a reddito con piccoli interventi di adattamento e il cambio di destinazione d'uso».

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