Spazzatura nelle strade di Furnari, è polemica tra il sindaco Foti e Legambiente del Longano

Spazzatura nelle strade di Furnari, è polemica tra il sindaco Foti e Legambiente del Longano

Giovanni Passalacqua

Spazzatura nelle strade di Furnari, è polemica tra il sindaco Foti e Legambiente del Longano

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lunedì 08 Agosto 2016 - 12:01

Per il primo cittadino la segnalazione di Legambiente è strumentale e lesiva della reputazione dei furnaresi; dal canto suo, l'associazione ha risposto ribadendo il suo impegno nell'osservare e denunciare fenomeni di degrado ambientale, chiedendo con forza l'impegno in prima linea dei sindaci del territorio

A Furnari il turismo si scontra con… la spazzatura. O, almeno, questo sostiene Legambiente del Longano, che ha denunciato la situazione in via Vespri, meglio la zona conosciuta come Saiatine, e via della Campana, vicino al vecchio depuratore. “Malgrado i numerosi turisti che popolano queste zone in questo particolare periodo dell’anno, il territorio risulta offeso da vere e proprie discariche abbastanza estese, costituite da scarti di ogni tipo, da materassi, ad elettrodomestici a materiale organico, fornendo così un habitat ideale per topi, blatte e animali simili” – ha spiegato il presidente di Legambiente Longano, Carmelo Ceraolo. Non è d’accordo, tuttavia, il sindaco di Furnari, Mario Foti, che ha risposto in maniera piccata e polemica all’ambientalista.

Sotto accusa, in particolare, l’analisi di Ceraolo, che ha segnalato come i problemi siano iniziati da quanto sono stati tolti i cassonetti dalle strade di Furnari: “Il Comune di Furnari ha attivato da un po’ di tempo la raccolta differenziata; senza cassonetti, però, le strade si sono riempite di immondizia. Qualcosa non va nell’attuale gestione dei rifiuti; bisogna capire cosa ed evitare di creare situazioni come quella descritta” – scrive l’ambientalista – “ci chiediamo con quale coraggio si possono elogiare e promuovere al turista le risorse naturali quando queste risultano sistematicamente violate, esortiamo quindi l’amministrazione comunale a considerare tra le sue priorità un risanamento ambientale attuando efficaci azioni di ripristino e corretta gestione della differenziata”.

Non è d’accordo il sindaco Foti, per il quale a Furnari va tutto bene: “Nonostante i noti problemi regionali, il Comune di Furnari non ha conosciuto alcuna criticità. Nella scorsa primavera sono stati radicalmente eliminati i contenitori e oggi nelle nostre strade non c’è alcun maleodorante cassonetto ricolmo, a differenza delle città vicine e confinanti” – scrive il primo cittadino, che poi se la prende direttamente con Ceraolo – “il presidente di Legambiente Longano ha stranamente concentrato la sua attività su Furnari, senza però fare riferimento agli importanti obiettivi raggiunti, i cui risultati si sono visti con l’ultima emergenza. Il circolo del Longano vorrebbe puntare l’indice accusatore su Furnari con leziose osservazioni e con una visione assolutamente strabica e distorta delle cose, amplificando pagliuzze senza vedere vistose travi”.

Insomma, invece di elogiare le meritorie azioni del Comune, Legambiente del Longano si sarebbe limitata a denunciare situazioni critiche. Tuttavia, differenza di altre amministrazioni, che hanno fatto tesoro delle segnalazioni di Legambiente (soprattutto in tema di discariche abusive), l’amministrazione di Furnari ha percepito la segnalazione come un attacco, e ha risposto per le rime. “Chi afferma che, tolti i cassonetti, le strade si sono riempite di immondizia, forse vorrebbe che a Furnari tornassero i vecchi e maleodoranti cassonetti per le strade? Intende collaborare così a fianco di amministrazioni comunali che dimostrano, con fatti concreti e visibili, di essere state in prima linea sulle grandi battaglie ambientali?” – insiste Foti – “se invece si vuole strumentalmente addebitare ai furnaresi colpe per la cattiva educazione e l’inciviltà di qualche turista per caso, questo è solo un problema del Circolo Legambiente di Barcellona, e certamente non fa onore alla verità ed alla obiettività dei fatti: tutto ciò spingerà l’Amministrazione Comunale a tutelarsi. Amministrare è cosa diversa e più complessa che fare generiche segnalazioni sulla stampa: diceva Sisto VI che chi sa fa, chi non sa insegna”.

Legambiente del Longano, tuttavia, ha sempre messo in chiaro i capisaldi della propria attività. “L’impegno di Legambiente del Longano rimane quello di osservare, denunciare, e contribuire alla tutela ambientale” – spiega Ceraolo – “domani, come ieri e oggi, continueremo a perlustrare e fotografare il territorio, per eliminare definitivamente i numerosi scempi ambientali del territorio, a fianco delle amministrazioni, per condurre una battaglia di civiltà. Ai sindaci continueremo a ricordare i loro compiti e le loro prerogative, oltre a spingere sempre sulla sensibilizzazione del cittadino alla raccolta differenziata e alla salvaguardia dell’ambiente, attraverso campagne informative, incentivi mirati e un efficace sistema di controllo, che si avvalga anche delle associazioni sul territorio”.

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