Comune senza bilancio 2015: l’agonia continua

Comune senza bilancio 2015: l’agonia continua

Danila La Torre

Comune senza bilancio 2015: l’agonia continua

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mercoledì 20 Aprile 2016 - 22:58

Man mano che i giorni passano, la crisi finanziaria si aggrava e, anche se nessuno lo dice apertamente, a Palazzo Zanca è forte la preoccupazione che il definitivo colpo di grazia possa arrivare dalla Corte dei Conti

L’ipotesi dissesto è tornata prepotentemente a farsi strada. Il Comune di Messina è sull’orlo del baratro, come ha ammesso, in questi giorni, colui il quale ha più titolo di tutti gli altri a parlare della situazione finanziaria di palazzo Zanca, vale a dire il neo assessore al bilancio Luca Eller Vainicher.

Il nodo principale da sciogliere resta il bilancio di previsione 2015, senza il quale non potranno essere sbloccati i 70 milioni di euro dei trasferimenti statali, necessari anzi indispensabili per dare linfa vitale alle casse comunali, che in questo momento sono letteralmente vuote.

Negli uffici della Ragioneria di Palazzo Zanca si susseguono quotidianamente riunioni tra il ragioniere generale Antonino Cama ed i revisori dei conti per capire come sanare nel più breve tempo possibile tutte le criticità rilevate dall’Organo di revisione (vedi qui). Zaccone e colleghi si dicono pronti a collaborare per accelerare l’iter che deve portare in Consiglio comunale il documento contabile , ma non sono disposti a dare parere sino a quando non ci saranno tutte le carte in regola. L’assessore Eller, dal canto suo, continua a sfuggire alle nostre domande, limitandosi a frasi-spot: «Serve ragionevolezza. La crisi c’è, ma possiamo uscirne. Statemi vicino». Ieri sera, nello studio privato di Zaccone confronto serratissimo tra l’amministrazione ed i revisori , ma entrambe le parti hanno preferito mantenere il massimo riserbo, scegliendo di non rilasciare dichiarazioni in questo momento così delicato.

Man mano che i giorni passano, la crisi finanziaria si aggrava: l’ente è alle prese con una carenza di liquidità che rischia di paralizzare tutto: stipendi, servizi, pagamenti ai fornitori, l’intero indotto che ruota attorno al Comune. Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UILFPL, CSA, SILPOL e DiCCAP hanno già indetto un'assemblea del personale comunale per martedì prossimo . Al centro dell’ incontro il pagamento degli stipendi relativi al mese di aprile, che è ormai certo verranno erogati in ritardo. «L'assemblea – scrivono i sindacati in un comunicato – potrebbe causare disagi nel normale funzionamento degli uffici». E qualche disagio potrebbe registrarsi anche oggi per via del sit-in che i comunali hanno organizzato davanti alla stanza del sindaco Accorinti per manifestare il loro malcontento.

I dipendenti di Palazzo Zanca non sono i soli ad essere sul piede di guerra, c’è anche il Consiglio comunale. I rappresentanti del Civico Consesso, ancora in attesa di vedere materializzarsi il bilancio, non hanno gradito le recenti esternazioni di Eller, il quale – sia in sede di commissione sia parlando con la stampa – ha di fatto invitato i consiglieri comunali a non soffermarsi troppo nell’analisi del previsionale, considerato che sarà una sorta di preconsuntivo. «Verremo in aula con le bende negli occhi» commenta particolarmente infastidita la consigliera del Gruppo Misto Nina Lo Presti.

E mentre si fanno ipotesi , puntualmente smentite dai fatti, su quando il previsionale 2015 arriverà finalmente in Aula, calendario alla mano non possiamo che rilevare come il cronoprogramma stilato il 16 marzo scorso dal segretario/direttore generale Le Donne (vedi qui) sia stato abbondantemente disatteso, e non solo per quel che riguarda le tappe del bilancio di previsione 2015. Basti pensare che per martedi' 19 aprile 2016 era previsto il deposito presso la Segreteria generale della proposta di schema di bilancio 2016/2018, ma la data in questione è trascorsa infruttuosamente. Secondo le indicazioni di Le Donne , l’altra data da segnare è quella del 29 Aprile, quando dovrebbero essere pronti sia e lo schema di rendiconto 2015 che il riaccertamento ordinario dei residui. Allo stato attuale, sarebbe già un miracolo se entro il 29 aprile venisse alla luce il bilancio più atteso nella storia di Palazzo Zanca: il previsionale 2015.

In assenza dell’importante strumento finanziario l’agonia dell’ente continua, alimentata anche dall’attesa del responso della Corte dei conti sulla irreversibilità o meno della crisi. Nessuno lo dice apertamente, ma a Palazzo Zanca è forte la preoccupazione che da Palermo possa arrivare il definitivo colpo di grazia.

Danila La Torre

4 commenti

  1. MERITO DI POLITICI O PSEUDO POLITICI DELLA “DOMENICA” NON HANNO CHE CONTRIBUITO AD AGGIUNGERE OLTRE AI TERMINI VENTO PISCISTOCCU E MALANOVA, ORA SI AGGIUNGE ALTRO TERMINE AGONIA. TERMINE PIU’ APPROPRIATO PER QUESTA DERELITTA CITTA’ NON POTEVA CHE ESSERE PIU’ IDONEO. NIENTE SOLDI NIENTE STIPENDI.

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  2. MERITO DI POLITICI O PSEUDO POLITICI DELLA “DOMENICA” NON HANNO CHE CONTRIBUITO AD AGGIUNGERE OLTRE AI TERMINI VENTO PISCISTOCCU E MALANOVA, ORA SI AGGIUNGE ALTRO TERMINE AGONIA. TERMINE PIU’ APPROPRIATO PER QUESTA DERELITTA CITTA’ NON POTEVA CHE ESSERE PIU’ IDONEO. NIENTE SOLDI NIENTE STIPENDI.

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  3. Mi permetto di fare una riflessione totalmente scollegata al tema trattato nell’articolo. Io non ho alcuna simpatia per Accorinti. Non l’ho votato, ma non me ne vanto. Il dubbio che mi rode e che vorrei condividere con voi è molto semplice. Ma conclusa (come presto lo sarà) la sindacatura di Accorinti, noi signori Messinesi accetteremo di andare a votare per quelli, ormai comunemente conosciuti come i signori del “che c’erano prima”? Qualche volto soddisfatto si è già visto sui giornali.”Mi candido Sindaco..”,”e non me ne vergogno” aggiungo io! Ma insomma, lo capiamo o no che la vera distruzione della amata città di Messina è responsabilità dei nomi dei nostri politici locali…non li faccio.. non ce n’é bisogno.. li conosciamo tutti…

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  4. Mi permetto di fare una riflessione totalmente scollegata al tema trattato nell’articolo. Io non ho alcuna simpatia per Accorinti. Non l’ho votato, ma non me ne vanto. Il dubbio che mi rode e che vorrei condividere con voi è molto semplice. Ma conclusa (come presto lo sarà) la sindacatura di Accorinti, noi signori Messinesi accetteremo di andare a votare per quelli, ormai comunemente conosciuti come i signori del “che c’erano prima”? Qualche volto soddisfatto si è già visto sui giornali.”Mi candido Sindaco..”,”e non me ne vergogno” aggiungo io! Ma insomma, lo capiamo o no che la vera distruzione della amata città di Messina è responsabilità dei nomi dei nostri politici locali…non li faccio.. non ce n’é bisogno.. li conosciamo tutti…

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