Cavalcavia pericolosi sulla A20, chiuderà il tratto Milazzo-Rometta

Cavalcavia pericolosi sulla A20, chiuderà il tratto Milazzo-Rometta

Alessandra Serio

Cavalcavia pericolosi sulla A20, chiuderà il tratto Milazzo-Rometta

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giovedì 02 Luglio 2020 - 19:09

L'autostrada Messina-Palermo chiuderà tra Milazzo e Rometta per demolire i 2 cavalcavia sequestrati ad aprile e considerati pericolosi

Va verso la chiusura per lavori il tratto di autostrada A20 Messina-Palermo nel tratto tra Milazzo e Rometta. I due cavalcavia sequestrati ad aprile dalla magistratura perché a rischio crollo, infatti, sono da demolire. Si tratta dei due sovrappassi 3 e 4 sui quali transitano una strada intercomunale di Venetico e una provinciale che ricade in territorio di Spadafora.

Il Cas promette tempi brevi e lavori notturni, con il traffico deviato in uscita a entrambi i caselli.

Il comune di Venetico ha già provveduto alla strada Beviole che passa sul sovrappasso che ricade nel proprio comune, mentre a Spadafora si transita ad una sola corsia, sopra la campata centrale, lungo la provinciale 55 Spadafora-San Martino.

Il sindaco di Venetico, Francesco Rizzo, è deciso a chiedere al Consorzio autostrade la messa in sicurezza urgente della struttura, perché sotto ci passa l’unica strada di collegamento tra due aree importanti del Comune.

Ma il Consorzio ha già chiesto il nulla osta alla Procura per la demolizione e quindi la chiusura.

La Procura di Messina aveva sottoposto a sequestro le due strutture perché considerate pericolose. Negli ultimi tempi si erano verificati diversi episodi di caduta di calcinacci su entrambe le corsie autostradali che vi passavano sotto.

Quel giorno il Consorzio aveva rassicurato sul fatto che i lavori di messa in sicurezza urgente erano già in corso per entrambi.

I consulenti, però, hanno stabilito che le strutture vanno demolite e non ricostruite. Qualche giorno fa è perciò arrivata ai due comuni interessati la comunicazione, da parte del Consorzio, che le due strade che passano sotto l’autostrada vanno chiuse perché la magistratura ha stabilito che sono a rischio crollo i due sovrappassi.

Alle due municipalità, invece, non è ancora stato comunicato che, come gli altri comuni che si affacciano lungo la Nazionale tra Rometta e Milazzo, dovranno sopportare il traffico in aggiunta, stornato dall’autostrada. Né che per riavere i collegamenti assicurati dai due sovrappassi dovranno attendere nuovi progettisti, gare e lavori.

“Non avevamo in corso la messa in sicurezza ma le indagini sulle strutture stesse, per le quali sono emerse dei difetti risalenti alla realizzazione originaria. Vanno demoliti. Siamo pronti a farlo e lo faremo in brevissimo tempo – sostiene il direttore Minaldi – Una volta demoliti i due sovrappassi, l’autostrada sarà riaperta- Sarà poi progettata la ricostruzione delle nuove strutture”.

Proprio sulla ricostruzione, però, pare esserci qualche perplessità, visto che proprio l’inchiesta della magistratura ha evidenziato che le due strutture andavano manutenute e che al Cas sapevano da tempo che i giunti che sostenevano le selle Gerber erano ammalorate pericolosamente.

Per l’omessa vigilanza e la mancata manutenzione la Procura ha avvisato cinque persone, Maurizio Trainiti, Salvatore Pirrone, Gaspare Sceusa e lo stesso attuale direttore generale Salvatore Minaldi.

La Regione e le magistrature competenti hanno puntato i fari su tutti sovrappassi e i cavalcavia autostradali siciliani. Non è escluso, quindi, che emergono ulteriori criticità strutturali – peraltro in alcuni casi già segnalati come per quello di Acquacalda a Barcellona (nella foto) – considerate insanabili e che richiedano perciò lavori importanti.

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