I Cavalieri di Malta, questo sabato 23 Agosto, hanno ricordato i cavalieri partiti sotto il comando di Don Giovanni d’Austria e periti nella battaglia di Lepanto. Durante la cerimonia è stata benedetta la lapide in ricordo di Don Vincenzo Marullo, conte di Condojanni e comandante delle galee messinesi.
La battaglia di Lepanto, in cui persero la vita 40 dei cavalieri di Malta partiti con la flotta, continua a rivivere nel cuore della tradizione messinese. Questo 23 Agosto si è infatti tenuta una cerimonia, presso il tempio di San Giovanni di Malta, in ricordo degli eventi che hanno fatto la storia della città. Dopo la messa, officiata da Mons. Angelo Oteri, è seguita la scopertura della lapide marmorea realizzata in ricordo di Don Vincenzo Marullo, conte di Condojanni e comandante delle galee messinesi. Alla cerimonia presente anche Carlo Marullo, Ambasciatore del Sovrano Militare dell’ordine di Malta e discendente diretto di Vincenzo Marullo che ha illustrato le vicende dei cavalieri di Malta e il loro impegno nella difesa del Mediterraneo.
Enzo Caruso, responsabile culturale dell’Associazione Aurora, ha poi evidenziato come la collocazione del Marmo contribuisca ad ampliare il patrimonio culturale della città, già ricca di elementi storici che ricordano le vicende della battaglia di Lepanto che è ormai diventata il simbolo dell’operato dell’Associazione Aurora la quale, attraverso il progetto “Messina sulle rotte di Lepanto”, promuove il confronto e il dialogo tra le varie culture del Mediterraneo.
La realizzazione del Marmo, curata dalla fondazione “Donna Maria Marullo di Condojanni”, conclude il ciclo di cerimonie svoltesi in ricordo dei cavalieri di Malta e si ricollega a doppio filo con la “Macchina festiva della Galea” che già nel passato rappresentava un momento di forte rappresentazione storico-culturale per la città di Messina.
Salvatore Di Trapani
