Hanno 18 e 23 anni i due giovani arrestati dai Carabinieri per estorsione, fermati dai militari poco dopo aver intascato mille euro dalla vittima, alla quale hanno fatto credere di aver rubato l'auto e poi preteso la tangente in cambio della restituzione della vettura

Dagli addetti al settore è conosciuta come “cavallo di ritorno”. Si tratta di una particolare forma di estorsione che Domenico Corridore, 18 anni e Domenico Giovanni Neroni, 23 anni, hanno messo in piedi prima di venire arrestati dai militari della compagnia Centro. I due ragazzi avevano appena intascato dalla loro vittima mille euro, che come emerso dalle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Centro e dai militari della Stazione Arcivescovado, era la somma pretesa dalla loro vittima per restituirle l’auto che avevano finto di rubare. I Carabinieri hanno deciso di monitorare la consegna della tangente imposta alla vittima del furto inscenato e quindi hanno bloccato Neroni e Corridore che poco dopo il loro arresto hanno consegnato ai militari 300 euro costituenti parte del denaro estorto poco prima. I due arrestati si trovano adesso al carcere di Gazzi.