Ccpm, De Luca (M5s): "L'assessora Faraoni ha ammesso errori nei numeri"

Ccpm, De Luca (M5s): “L’assessora Faraoni ha ammesso errori nei numeri”

Redazione

Ccpm, De Luca (M5s): “L’assessora Faraoni ha ammesso errori nei numeri”

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martedì 14 Ottobre 2025 - 19:30

Oggi l'audizione dell'assessora alla Salute sulla produttività delle cardiochirurgie pediatriche di Taormina e Palermo

PALERMO – “Sulle procedure chirurgiche eseguite alla Cardiochirurgia pediatrica di Palermo avevamo ragione: la stessa assessora Faraoni lo ha ammesso, il dato era sovrastimato per un errore di calcolo. Bene, è un punto di partenza, ma va corretto”. Lo ha affermato il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca, a conclusione dell’audizione dell’assessora alla Salute Faraoni sulla produttività delle cardiochirurgie pediatriche di Taormina e Palermo. 

“Sia chiaro – ha aggiunto De Luca – nessuno vuole penalizzare Palermo, anzi saremmo i primi a gioire per due cardiochirurgie pianamente efficienti ed efficaci in Sicilia, ma questo non deve avvenire a scapito della struttura di Taormina che è un’eccellenza che ci riconoscono in tutto il mondo e che pertanto deve continuare ad operare in perfetta autonomia”.

“Dato di Palermo sovradimensionato”

“Il dato per Palermo indicato nel piano operativo della rete di cardiochirugia pediatrica siciliana allegato alla rete ospedaliera inviata al Ministero – ha proseguito Antonio De Luca – era effettivamente molto sovradimensionato, come abbiamo detto in conferenza stampa. A Palermo per il 2024 veniva attribuito un peso medio di DRG, di quel dato cioè che determina il grado di difficoltà di un intervento e il conseguente rimborso economico, di 6,5 a fronte del 3,62 reale e di 5,5 nel 2025 a fronte del corretto 3,73. Ci chiediamo, come un errore così macroscopico possa essere passaro inosservato? Comunque prendiamo atto dell’ammissione, è sempre un buon punto di partenza”. 

Altri aspetti da approfondire

“Nel corso della seduta – ha continuato De Luca – l’assessora Faraoni ha anche espresso la volontà di affrancare le due cardiochirurgie dalle convenzioni in atto con il San Donato e con il Bambino Gesù. Bene, vorremmo però capire come farebbe Palermo ad assoldare professionalità iperspecializzate che non ci sono sul mercato, quando abbiano enormi difficoltà a reclutare figure ben più generiche”. 

“Non convincono – infine – ha concluso – alcune spiegazioni fornite circa le attività e le procedure svolte nei due centri, per cui procederò ad approfondire gli aspetti non ancora cristallini di questa vicenda, al fine di restituire ai siciliani e alle famiglie dei piccoli pazienti cardiopatici una corretta informazione sulle due strutture”.

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2 commenti

  1. Questo è lavorare seriamente per il territorio.
    Grazie

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  2. L’ammissione dell’assessora é la dimostrazione di come in qualsiasi modo si cerchi di arrivare a ciò che da tempo la politica palermitana ha preventivato ossia chiudere Taormina e portare ogni cosa a Palermo. In fondo è ciò che è sempre avvenuto, non solo per Messina. Questo è il limite che contraddistingue noi siciliani, per lo meno quelli di Palermo per cui è impensabile che qualcosa di importante e che funziona non sia a Palermo. Altrove non succede. L’assessora a questo punto dovrebbe rassegnare le dimissioni

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