Cena Sociale: Si Cobas e Istituto Don Orione insieme per i disoccupati

Cena Sociale: Si Cobas e Istituto Don Orione insieme per i disoccupati

Francesca Cali

Cena Sociale: Si Cobas e Istituto Don Orione insieme per i disoccupati

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sabato 01 Febbraio 2020 - 15:50

L’iniziativa, organizzata dal sindacato e ospitata dall’Istituto, ha come obiettivo quello di istituire una Cassa di Resistenza che sia di supporto ai lavoratori precari e disoccupati.

Lottare a testa alta per un lavoro garantito. Con questo spirito e con questo obiettivo nasce la “Cena Sociale”, organizzata dal Fronte Popolare Autorganizzato – Si Cobas Messina.

Presentata sabato mattina presso la Sala Ovale di Palazzo Zanca, l’iniziativa che si svolgerà mercoledì 5 febbraio alle 20.20 presso il Salone dell’Istituto Don Orione, sarà anche l’occasione per inaugurare la Cassa di Resistenza per sostenere i lavoratori disoccupati o i precari in lotta per un lavoro.

La Cassa di Resistenza, come spiegato da Valentina Roberto del Fronte Popolare Autorganizzato, è uno strumento organizzativo fondamentale per i disoccupati o i lavoratori precari che non si pone come finalità solo quella di offrire una forma di assistenzialismo, ma vuole offrire sostegno e ridare dignità a chi si trova in una situazione di difficoltà.

“Il nostro sindacato- ha continuato Valentina Roberto– è il sindacato dei più deboli, di chi ogni giorno vive in emergenza, che sia per la situazione abitativa o per il lavoro. Con l’istituzione della Cassa di Resistenza cerchiamo di offrire il nostro supporto a chi affronta situazioni difficili. Non vogliamo lasciare soli quei precari o quei disoccupati che non vogliono piegare la propria vita ad ammortizzatori sociali ridicoli e insufficienti per vivere dignitosamente e dare un futuro ai propri figli”.

Nell’organizzazione dell’iniziativa, il sindacato ha ottenuto l’appoggio dell’Istituto Don Orione che ha messo a disposizione i suoi locali e la sua cucina. D’altronde come spiegato da Don Natale Fiorentino, San Luigi Orione ci ha insegnato con la sua vita l’impegno per il sociale, per quella “salute sociale” intesa come la salvezza integrale della società.

“Il vero male di questa società- ha affermato il Parroco- è l’indifferenza che anestetizza l’uomo nelle sue relazioni sociali e nel suo essere umano. Ospitando l’iniziativa vogliamo non solo dare un aiuto concreto ai più sfortunati, ma vogliamo anche sensibilizzare tutti e dimostrare ai lavoratori che ci siamo per loro. Lo stesso Papa Francesco ci spinge a prenderci carico dei problemi altrui, a non rimanere indifferenti davanti alla sofferenza dei più bisognosi”.

Coinvolte nella Cena Sociale, anche la Caritas e la Cooperativa Sociale Faro 85 che si occuperanno della realizzazione del menù, che sarà completato da un buffet di dolci realizzati dai disoccupati e dalla frutta offerta e raccolta nei giardini della parrocchia da Don Fiorentino in persona. Un momento di condivisone e di divertimento in cui ci si potrà cimentare anche nel karaoke. Inoltre, l’iniziativa precede altri due appuntamenti importanti per il sindacato e per i lavoratori. Infatti, il 13 febbraio si svolgerà una manifestazione per la riqualificazione del territorio, mentre il 18 ci sarà un incontro con l’assessore Musolino per discutere sulla vertenza dei disoccupati, che fa seguito all’incontro già svolto nel mese di gennaio.

Chiunque sia interessato a partecipare alla cena, può dare la propria adesione entro il 3 febbraio al numero 3287373898.

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