Un mese dopo. Terranova: “Aspettiamo di sapere quale sarà il nostro futuro”. FOTO e VIDEO

Un mese dopo. Terranova: “Aspettiamo di sapere quale sarà il nostro futuro”. FOTO e VIDEO

Emma De Maria

Un mese dopo. Terranova: “Aspettiamo di sapere quale sarà il nostro futuro”. FOTO e VIDEO

Tag:

venerdì 27 Settembre 2013 - 23:52

A distanza di un mese, abbiamo incontrato il presidente Terranova per conoscere l’evoluzione della vicenda ed osservare più da vicino le attività del Centro Helen e Keller. "Abbiamo atteso che il governo regionale pubblicasse i relativi bandi ed abbiamo presentato il nostro progetto - racconta - adesso siamo in attesa che la Commissione si esprima in merito". Sul ruolo e sulla vicinanza della politica Terranova non nasconde poi la propria amarezza: "Nessuna risposta, sino ad oggi, è giunta dal sindaco Accorinti e dalla sua amministrazione". LE FOTO E IL VIDEO DI ALESSANDRO GHEZA

Eccellenza, fiore all’occhiello, polo di alta formazione, orgoglio siciliano.

Sono tanti gli appellativi con i quali nel corso degli anni è stato definito il Centro regionale Helen Keller.

Una fama che ha varcato da tempo i confini dell’isola ed ha trasformato la struttura, che da oltre 12 anni opera sul territorio a supporto dei soggetti con disabilità visiva, nel più importante centro di riferimento per non vedenti ed ipovedenti operante su tutto il territorio nazionale.

All’interno di una struttura immersa nel verde, dalla quale è possibile ammirare l’incantevole spettacolo dello Stretto, il Centro, gestito dall’Unione Italiana Ciechi, promuove la formazione di soggetti con disabilità visiva attraverso corsi di autonomia ed orientamento finalizzati ad accrescerne il livello di autosufficienza.

Una realtà di primissimo piano che nei mesi scorsi ha rischiato di essere definitivamente cancellata in seguito all’abolizione, lo scorso 12 agosto da parte dell’Assemblea siciliana, della contestata Tabella H.

Al posto del controverso sistema di erogazione dei finanziamenti regionali, l’ARS ha deciso infatti di introdurre un diverso criterio di assegnazione in forza del quale, d’ora in avanti, sarà compito di enti ed associazioni presentare idoneo progetto di finanziamento che verrà poi sottoposto al vaglio di un apposita Commissione.

In attesa della pubblicazione dei relativi bandi, che avrebbero dovuto far luce sulle modalità del nuovo sistema di attribuzione però, il flusso dei finanziamenti si è interrotto ed una pesante incognita si è aperta sul futuro dell’Helen Keller.

Nelle scorse settimane Giuseppe Terranova, Vice presidente Uic e presidente del Centro Helen Keller, aveva lanciato l’allarme e chiesto una forte presa di posizione da parte delle istituzioni a difesa della struttura di Tremonti (vedi correlato).

A distanza di un mese, abbiamo incontrato il presidente Terranova nel suo ufficio di Tremonti per conoscere l’evoluzione della vicenda ed osservare più da vicino le attività del Centro.

“In queste settimane siamo stati protagonisti di quella che mi auspico possa rappresentare solo una breve parentesi nera – racconta Terranova – uno di quei momenti che ogni tanto capitano nella vita di ciascuno di noi.

L’introduzione del nuovo sistema di finanziamento ha messo seriamente a rischio le attività del nostro centro – spiega il numero due dell’Uic – abbiamo atteso che il governo regionale pubblicasse i relativi bandi per tutto il mese di agosto: una volta emanati, così come prevede la nuova normativa, abbiamo presentato il nostro progetto e adesso siamo in attesa che la Commissione si esprima in merito.

Nel frattempo le attività del centro sono andate avanti, nonostante le oggettive difficoltà economiche.

Abbiamo però scelto di non fermare il servizio offerto ai nostri utenti, per moltissimi di loro frequentare i nostri corsi – ricorda Terranova – significa riscoprire e ritrovare individualità ed autostima”.

E sul ruolo e la vicinanza della politica e delle istituzioni locali, alle quali il vicepresidente dell’Uic aveva rivolto nei giorni scorsi un accorato appello, Terranova non nasconde la propria amarezza: “Il dialogo con la politica andrà avanti sia a livello regionale che locale – assicura Terranova – nonostante, in quest’ultimo caso, nessuna risposta sia giunta sino ad oggi dal sindaco Accorinti e dalla sua amministrazione.

Un dialogo importante invece si è instaurato con il Commissario Straordinario della Provincia di Messina Filippo Romano – spiega Terranova – il quale ha preso a cuore la situazione dell’Helen Keller”.

Guidati da Fabrizio Zingales, presidente provinciale Uic, visitiamo l’accogliente struttura all’interno della quale è possibile cogliere l’essenza stessa del centro, testimoniata dalla presenza di numerose suppellettili in ceramica e terracotta realizzate dai suoi fruitori.

Il corso di autonomia personale è un intervento riabilitativo strettamente individuale – ci spiega Zingales – attraverso il quale si consente alla persona non vedente o ipovedente di apprendere quelle tecniche che gli consentiranno di poter interagire al meglio nel proprio quotidiano.

Un percorso propedeutico, rispetto al conseguimento di un bastone bianco o all’assegnazione di un cane guida, che si propone di stimolare quelle risorse sensoriali attraverso le quali riacquisire sicurezza ed autonomia, anche in ambienti sconosciuti ed esterni.

Si tratta di tecniche di orientamento universali – aggiunge Zingales – che i soggetti in formazione potranno impiegare in qualsiasi contesto ambientale ed urbano, grazie alla capacità di saper gestire ed elaborare informazioni acustiche e tattili”.

Un’autonomia che si sostanzia anche nell’abbattimento delle barriere tecnologiche che si frappongono tra i soggetti non vedenti e l’informatica. “L’informatizzazione, attraverso supporti tecnologici e dispositivi specialistici mirati – prosegue il presidente Uic di Messina – è in grado di fornire una cultura informatica di base dotata di una duplice valenza sociale e lavorativa”.

Responsabile della scuola per cani guida è il maestro Moreno che, con un pizzico di orgoglio, ci presenta i quattro zampe che da qualche mese hanno concluso il percorso di formazione: “Un cane addestrato rappresenta ancora oggi il più importante ausilio per la mobilità dei non vedenti.

La fase più delicata dell’addestramento è rappresentata dalla procedura di affiancamento tra il non vedente e il suo compagno di libertà: due percorsi inizialmente separati che alla fine dovranno amalgamarsi tra loro”.

(Emma De Maria)

Un commento

  1. puzza di bruciato 30 Settembre 2013 08:06

    Secondo me crocy si sta circondando di cattivi consiglieri.. non
    farà molta strada….

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007