66° anniversario fondazione della Repubblica con protesta dei lavoratori ex Servirail

66° anniversario fondazione della Repubblica con protesta dei lavoratori ex Servirail

Marco Ipsale

66° anniversario fondazione della Repubblica con protesta dei lavoratori ex Servirail

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sabato 02 Giugno 2012 - 08:33

La celebrazione ha avuto momenti di tensione quando, dal campanile del Duomo, gli ex Servirail hanno intonato forti proteste nei confronti della classe politica presente, invitando i cittadini ad abbandonare la piazza

Si è svolta in piazza Unione Europea, dinanzi al monumento ai caduti, la cerimonia del 66° anniversario della Fondazione della Repubblica, alla presenza delle autorità cittadine, delle rappresentanze militari e delle Associazioni combattentistiche e d’arma.
La celebrazione ha avuto momenti di tensione quando, dal campanile del Duomo, i lavoratori Servirail hanno intonato forti proteste nei confronti della classe politica presente, invitando i cittadini ad abbandonare la piazza. Il malcontento è rientrato, anche grazie all’intervento del sindacalista della Fit Cisl, Michele Messina, che ha invitato i manifestanti alla sobrietà anche in vista della ricorrenza della Madonna della Lettera e in rispetto alla Chiesa che si sta attivando in loro favore. Ieri, infatti, gli ex dipendenti ferroviari avevano incontrato anche l’arcivescovo Calogero La Piana, che aveva alzato la voce chiedendo alle istituzioni atti concreti. Il dialogo si è concluso con un sorriso, alla “battuta” di speranza di uno dei manifestanti: “Preghiamo che la Madonna ci aiuti, portando anche a noi una lettera… quella dell’assunzione!”. Una piccola nota lieta in mezzo a tanto sconforto: un noto ristoratore messinese offrirà il pranzo per festeggiare la prima comunione della figlia di un dipendente Servirail in difficoltà economiche per la vicenda.
Calmate le acque, si è svolta una sfilata della Banda Brigata Aosta, che da piazza Unione Europea, dopo avere percorso via Garibaldi lato monte, ha raggiunto piazza Cairoli, dove ha tenuto un concerto musicale. La Banda Musicale della Brigata Meccanizzata “Aosta” fu ricostituita nel maggio 1977, con la denominazione di Musica d’Ordinanza. Era composta da 28 elementi, un Mazziere ed un Capomusica; nel 1988 assunse la denominazione di Banda della Brigata “Aosta”, con sede presso il Reparto Comando e Trasmissioni della Brigata. Il Complesso bandistico, con l’attuale organico di 40 elementi, opera nell’area di responsabilità del 2° FOD (Comando Forze Difesa) e partecipa a cerimonie militari e civili oltre che a manifestazioni internazionali. Il suo repertorio spazia dalle marce ed inni tipici della Forza Armata, a brani di musica leggera, operistica, sinfonica ed anche musica sacra.
La data della “Festa Nazionale”, anniversario della Fondazione della Repubblica, risale al 2 giugno 1946 quando, a seguito del Referendum Istituzionale, l’Italia diveniva una Repubblica con 12milioni 718mila voti a favore a fronte di 10milioni 718mila voti contrari. In quella tornata elettorale si votò anche per eleggere i 556 deputati dell’Assemblea Costituente che avrebbero redatto la nuova Carta Costituzionale.
Le celebrazioni sono comunque ridotte in tutta Italia, in ossequio al momento drammatico che stanno vivendo le popolazioni emiliane colpite dai terremoti del 20 e del 28 maggio.

3 commenti

  1. Può darsi che venga accusato di non essere un patriota (e questo non mi tangerebbe affatto) ma chissà quanti milioni di euro l’anno si risparmierebbero abolendo queste inutili commemorazioni.
    Invece di tartassare la gente per reperire fondi, quei soldi potrebbero servire, ad esempio, per aiutare le popolazioni colpite dalle sciagure naturali(che non mancano di certo, qui in Italia).
    La Presidenza della Repubblica ogni anno sperpera centinaia di milioni di euro per organizzare commemorazioni a destra e a sinistra.
    Povera Italia!

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  2. chi ha perduto il lavoro protesta mentre i politicanti e mangiafranchi se la ridono sulla passerella della commemorazione.Invece di finanziare le missioni militari all’estero perchè non finanziamo in italia chi il lavoro lo ha perduto e non lo trova?Invece di pagare pensioni a ex deputati e nello stesso tempo compensi perchè presidenti di provincie o comuni,perchè non destiniamo una delle due ai senza lavoro?Invece di pagare i dirigenti del teatro v.emanuele,che gia percepiscono alre pensioni o stipendi,perchè non destiniamo le loro prebende agli orchestrali? abbuffini,finitela perchè siete oramai ad un passo della vostra tomba e lasciate campare i giovani.

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  3. Burrascanu, purtroppo le nostre lamentele hanno l’effetto dell’acqua che scorre sotto i ponti, filano lisce. Solo con la destituzione dei poteri forti, della Magistratura corrotta, dei politici abbuffini, e quant’altro mina ogni giorno la vita di ognuno di noi, si potrà avere una boccata di ossigeno.
    Al telegiornale di oggi si sentivano i commenti di chi reputava inutili queste costosissime manifestazioni e chi invece le repuatava utili alla memoria. Poveri illusi!Quando la popolazione ne avrà fin sopra i capelli (spero presto) ci sarà una rivoluzione che, probabilmente, farà dei morti sul campo. Altro che Grecia!
    Purtroppo cambiare con le votazioni i volti di chi ci amministra non porterà nessun giovamento a chi non più giovane non ha più un lavoro. L’unica alternativa è chiudere i conti con questa società, come hanno fatto tantissimi disgraziati.

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