Chiude il rifugio don Blasco, i volontari protestano. Minutoli: “Aperti al confronto”

Chiude il rifugio don Blasco, i volontari protestano. Minutoli: “Aperti al confronto”

Marco Ipsale

Chiude il rifugio don Blasco, i volontari protestano. Minutoli: “Aperti al confronto”

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mercoledì 18 Dicembre 2019 - 15:30

I volontari accusano il Comune, l'assessore risponde e invita al confronto

“I cani del Don Blasco di Messina sono a serio rischio”. L’allarme è dei volontari, dopo che il Comune ha indetto un bando per i 50 ospiti del rifugio, al quale possono partecipare tutti i canili d’Italia.

I VOLONTARI VANNO GIU’ DURO

E chi se ne occupa ci va giù duro: “Un bando al ribasso, quindi se li aggiudicherà chi offre meno, partendo da una base di 30mila euro, che il Comune sborserà per togliersi dalle p… dei cani che noi da dieci anni gli manteniamo gratis. Avrà validità cinque mesi, poi non si sa che fine faranno. Saranno prelevati come bestie da macello e deportati nel luogo che li avrà vinti. E noi abbiamo le mani legate perché questa porcheria è legale. Questo è il rispetto che il nostro Comune ha per i propri animali, la gratitudine che spetta a noi poveri volontari c… che da anni buttiamo sangue e soldi per rendere degna la vita di quei cani verso i quali non abbiamo alcuna responsabilità e nessun obbligo e per i quali non abbiamo mai ricevuto 1 kg di croccantini dal Comune legittimo proprietario. Il giorno dell’aggiudicazione potremo solo incatenarci al portone del rifugio e ostacolare l’inevitabile”.

PERCHE’ VA CHIUSO?

Ma perché il rifugio don Blasco va chiuso? “Perché lo prescrive il decreto dell’assessorato regionale alla salute numero 2164 del 2017 – spiega l’assessore Massimo Minutoli – che intima ai Comuni e alle Asp di sgomberare i luoghi in cui non ci sono le giuste condizioni sanitarie, dobbiamo far rispettare la legge. Quel rifugio è un tugurio, con topi e umidità. Se c’è l’interesse al benessere degli animali, quello non è il luogo giusto”.

UNA SOLUZIONE ALTERNATIVA

Ma i volontari chiedevano una soluzione alternativa: “Il Comune potrebbe donare un terreno alla nostra associazione e lasciarci i cani – dicono -, spendendo la metà di quanto previsto dal bando e non provocando traumi per i cani. Diversi sono anziani, non hanno mai visto altre persone, alcuni sono terrorizzati e facciamo fatica ad avvicinarli persino noi, ma li conosciamo bene. Invece nel bando sarebbero aggiudicati per lotti, tramite numero crescente di microchip. Sarebbero selezionati come numeri, fregandosene delle loro esigenze”.

LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE MINUTOLI…

Anche per questo, però, l’assessore ha una risposta. “I cani non possono essere messi in un terreno qualunque, senza adeguate protezioni. Servirebbe un posto idoneo dal punto di vista urbanistico, autorizzato dall’Asp, non è così semplice. Abbiamo provato più volte a trovare una soluzione condivisa, saremmo felici se i cani venissero adottati a Messina o se si trovasse una struttura adeguata per accudirli”.

… CHE SI DICE APERTO A TROVARE UNA SOLUZIONE ALTERNATIVA

Il tempo per trovare un’altra soluzione, però, è poco, perché il bando scade il 27 dicembre. “Ma si può sempre integrare, modificare o anche bloccare o rinviare – conclude Minutoli -. Siamo disponibili ad ascoltare tutti e, eventualmente, a cambiare il percorso. Però ci aspettiamo proposte, non insulti gratuiti. Il bando è stato fatto dal dirigente in base alle norme, il nostro indirizzo politico era quello di sistemare i cani nel modo migliore per il loro benessere, che è garantito da alcune condizioni”.

(Marco Ipsale)

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Un commento

  1. Ma l’iter a suo tempo avviato per il Canile Municipale in località FARO SUPERIORE , che fine ha fatto ??

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