Terza appuntamento della rubrica che si propone di fornire consigli utili nella scelta della pellicola da -gustare-. Questa settimana un'opera prima del 2005 ricca di spunti di riflessione
Il terzo film di questa collana che vi stiamo regalando settimana dopo settimana è sempre una produzione italiana. Partecipante al festival di Locarno 2005 è stato distribuito un anno dopo e solo in otto copie in tutta Italia. Il regista si chiama Libero De Rienzo ma siamo abituati a vederlo più nelle vesti di interprete, almeno per ora, visto che lo splendido lavoro eseguito con la sua prima pellicola dovrebbe aprirgli, si spera, molte altre porte. Il titolo è “Sangue –La morte non esiste-“.
Torino. Stella e Iuri sono due fratelli dal passato difficile, entrambi reagiscono al dolore per la perdita della madre e ad un rapporto complicato col padre in maniera differente. Stella è stata appena ammessa all’accademia di danza di New York ma non sa come dirlo a Iuri, ragazzo border-line che offre il suo braccio alle zanzare, non vive più in famiglia e sbarca il lunario spacciando hashish. Le difficoltà nascono perché Stella sa benissimo di rappresentare l’ancora che tiene Iuri attraccato al mondo reale e interrompere questo rapporto, a tratti incestuoso, significherebbe provocare un dolore fin troppo grande al fratello. I conti verranno regolati durante un rave party che, grazie anche alla comparsa di Bruno, un ragazzo visibilmente alterato dalle droghe assunte durante la serata, avrà anche un epilogo comico.
L’esordio alla regia di Libero De Rienzo non potrebbe essere più felice, pur cascando nel tranello di voler dire tante cose in un unico film, troviamo un ragazzo dall’intuito per la ripresa da tenere seriamente in considerazione, infatti dopo aver visto “Sangue” sarà innegabile che la regia abbia uno stile ben definito, alle volte forse strizza troppo l’occhio al cinema d’essai tentando di bruciare le tappe e, ai più schizzinosi potrebbe anche risultare una regia presuntuosa ma, se si lasciano da parte i pregiudizi ci si accorge che questo film è un’ottima opera prima densa di sentimenti e personalità. Una delle potenzialità evidenti di De Rienzo è certamente quella di far recitare davvero bene i propri attori, in “Sangue” infatti l’interpretazioni dei tre attori protagonisti è perfetta, a partire da Emanuela Barilozzi (Stella) che porta sempre quell’espressione affascinante sul viso a metà tra la gioia per il futuro e la tristezza per il passato e questo stare in bilico sulle sue emozioni mette addosso una piacevolissima ansia. Dieci e lode anche a Elio Germano (nel 2005 ancora sconosciuto ai più) che riesce a riportare sullo schermo tutta l’angoscia e la solitudine di un personaggio difficile da interpretare come lo è Iuri. E una citazione finale meritano Luca Lionello che da una sferzata comica al film che lascia spiazzati e allo stesso De Rienzo che interpreta un guru spagnoleggiante in uno splendido duetto con Germano. Film assolutamente da non perdere anche per l’accompagnamento musicale di una band di livello quale è “I giardini di Mirò”.
Il film, vietato ai minori di 14 anni, si può trovare su www.ibs.com al prezzo di 14,99 euro.
Buona visione.
Titolo: Sangue –La morte non esiste-
Regia: Libero De Rienzo
Sceneggiatura: Libero De Rienzo
Fotografia: Francesco Di Giacomo
Montaggio: Libero De Rienzo
Musiche: I giardini di Mirò
Cast: Emanuela Barilozzi (Stella)
Elio Germano (Iuri)
Luca Lionello (Bruno)
Libero De Rienzo (Adrian)
