Sovrintendenza sotto sfratto dal 10 settembre. Picciolo: "Si proceda con il trasloco al Margherita"

Sovrintendenza sotto sfratto dal 10 settembre. Picciolo: “Si proceda con il trasloco al Margherita”

Rosaria Brancato

Sovrintendenza sotto sfratto dal 10 settembre. Picciolo: “Si proceda con il trasloco al Margherita”

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domenica 27 Settembre 2015 - 22:07

Dopo lo sfratto della Sovrintendenza ai beni culturali, che dovrà lasciare i locali del Buon Pastore, il capogruppo regionale dei Pdr Picciolo sollecita l'assessore Purpura a consentire il trasferimento all'ex ospedale Margherita, dando inizio alla realizzazione del Polo culturale.

“Lo sfratto esecutivo dato agli uffici della Soprintendenza dalla sede di via Bocetta può diventare un'occasione importante per la creazione di polo culturale”. Dal 10 settembre infatti, in seguito all’esecuzione della sentenza del Tribunale del giugno scorso la Sovrintendenza ai Beni culturali è sotto sfratto (vedi articolo allegato) ma, come evidenziato dal capogruppo all’Ars del Pdr Beppe Picciolo questa può essere l’occasione per realizzare finalmente il polo culturale all’ex ospedale Margherita e nel contempo risparmiare fior di quattrini finora destinati al canone dei locali dell’Istituto suore Nostra Signora del Buon Pastore nel viale Boccetta. In realtà l’ipotesi del trasferimento della Sovrintendenza al Margherita, dopo 6 anni sembra quasi diventata una chimera, con tempi biblici ed ostacoli burocratici incomprensibili. la possibile nuova sede in una chimera.

La sentenza del 3 giugno che dispone il “rilascio dell’immobile entro il 10 settembre, fissando l’udienza al 20 aprile 2016 per la prosecuzione del giudizio” ha portato il Sovrintendente Rocco Scimone, in estate, a scrivere con urgenza all’assessorato regionale ai Beni culturali, ricordando come da tempo esista una valida alternativa, peraltro nell’ambito di un progetto che affonda le radici nel 2009: parte del plesso dell’ex Regina Margherita. Anche il direttore generale dell’Asp 5 Gaetano Sirna ha dato ampia possibilità all’utilizzo di due padiglioni per il polo culturale, ma l’ultima parola, quella concreta e definitiva al trasloco spetta alla Regione, con il via libera di due assessorati, quello alla sanità (proprietario dell’area) e quello ai beni culturali.

“L’auspicio è che venga raccolta la disponibilità data da Sirna a concedere gratuitamente, mantenendone la proprietà, all'Assessorato regionale ai Beni culturali i locali dell'ex ospedale Regina Margherita- spiega Picciolo- In questo modo si potrebbero rendere attigui il Museo regionale di Messina e la nuova Soprintendenza alle Belle Arti. Inoltre dal risparmio che la Regione avrà venendo meno l'attuale canone di affitto pagati al Buon Pastore, pari a 600mila euro l'anno, si potrà investire per riqualificare l'immobile dell'ex ospedale e renderlo adeguato ad un vero e proprio polo culturale. Il sovrintendente Rocco Scimone condivide questo percorso e pertanto solleciteremo l'assessore Antonio Purpura, con una mozione in tal senso sottoscritta dai deputati Pdr e dagli amici deputati di Sd. Siamo certi che l'esponente di governo, dopo i successi ottenuti per la realizzazione della biblioteca universitaria farà altrettanto valorizzando una splendida area oggi degradata”.

Era stato Scimone, con una nota del 5 agosto (vedi articolo allegato) trasmessa alla Regione a sottolineare come sin dal settembre del 2014 l’allora assessore regionale ai beni culturali, la messinese Giusy Furnari, avesse avviato l’iter procedurale per il trasferimento della Sovrintendenza al Margherita in virtù sia della necessità di contenere la spesa che di realizzare quella Cittadella della cultura auspicata dal 2009 e resa possibile da un progetto in fase avanzata e dal vincolo culturale apposto negli anni precedenti grazie ad un ordine del giorno presentato dall’attuale presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone all’allora assessore regionale Armao.

Ma dal 5 agosto, data della lettera di Scimone, non è arrivata nessuna risposta ufficiale, nonostante lo sfratto in teoria sia esecutivo dal 10 settembre.

Il dirigente generale del Dipartimento Beni culturali Gaetano Pennino, nel ricevere la nota del 5 agosto dal sovrintendente in realtà la trasmette subito, il 12 agosto, agli assessorati di competenza, sottolineando anche lui l’urgenza del trasferimento, la rilevanza del sito individuato e il risparmio per la Regione.

L’idea della Cittadella della cultura al Margherita risale al 2009 quando, appurato il fatto che la schizofrenia della Regione aveva archiviato nel silenzio il progetto del Polo di Riabilitazione del Mezzogiorno, la direttrice della Biblioteca Sandra Conti presentò la proposta, che fu condivisa anche dal prefetto di allora, Alecci che scrisse subito all’assessore regionale affinchè si attivasse. In realtà l’anno successivo l’assessore Massimo Russo annunciò di voler vendere all’asta il nosocomio, piano “sventato” dalle proteste di Ardizzone che propose l’apposizione del vincolo culturale alla struttura. Il decreto di vincolo arrivò nel 2012 a firma dell’assessore Armao. Il progetto per la Cittadella tornò a rivivere nel settembre 2014 grazie all’assessore Giusy Furnari ma un anno dopo siamo ancora al punto di partenza, con l’aggravante dello sfratto per la Sovrintendenza.

Adesso Picciolo e il Pdr, insieme ai deputati di Sicilia Democratica, con i quali tra un mese formerà Sicilia Futura, solleciterà l’assessore Purpura a quello che sarà molto più di un trasloco, perché potrebbe essere la prima pietra di quella Cittadella della cultura che Messina attende da anni.

Rosaria Brancato

16 commenti

  1. Ahia,ahia, come si vede che il padrone di Messina é cambiato!
    Questa si che è libertà di pensiero e di giudizio!
    Ma dove erano nei mesi scorsi quando si dovevano stanziare i fondi per rendere consono il Margherita, invece di rendere ineluttabile la sede odierna, della CURIA, dove reperti importantissimi vengono stoccati in locali umidi ed inadatti???
    Ma che non facciano ridere e si dimettano, invece di dimostrare di essere idonei ad ogni stagione!

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  2. Ahia,ahia, come si vede che il padrone di Messina é cambiato!
    Questa si che è libertà di pensiero e di giudizio!
    Ma dove erano nei mesi scorsi quando si dovevano stanziare i fondi per rendere consono il Margherita, invece di rendere ineluttabile la sede odierna, della CURIA, dove reperti importantissimi vengono stoccati in locali umidi ed inadatti???
    Ma che non facciano ridere e si dimettano, invece di dimostrare di essere idonei ad ogni stagione!

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  3. non solo : pensiamo anche alla complessa problematica della Biblioteca Regionale, con i suoi uffici dislocati in locali in affitto (appartenenti alla Curia) e (Ufficio Periodici) ad un privato. Ove si verificasse anche il suo trasferimento ad uno dei due padiglioni dell’ Ex .P.O Margherita (previa regolare ristrutturazione architettonica e tecnologica), si avrebbe un POLO CULTURALE in piena regola (fornito anche di parcheggi e vicino al capolinea del Tram). Ne trarrebbero vantaggio, sia gli utenti che il personale. Infatti, il maggiore spazio a disposizione permetterebbe di rendere disponibile per le persone interessate, in breve tempo, tutto il materiale che, in atto, è attualmente inscatolato e conservato nei depositi.

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  4. non solo : pensiamo anche alla complessa problematica della Biblioteca Regionale, con i suoi uffici dislocati in locali in affitto (appartenenti alla Curia) e (Ufficio Periodici) ad un privato. Ove si verificasse anche il suo trasferimento ad uno dei due padiglioni dell’ Ex .P.O Margherita (previa regolare ristrutturazione architettonica e tecnologica), si avrebbe un POLO CULTURALE in piena regola (fornito anche di parcheggi e vicino al capolinea del Tram). Ne trarrebbero vantaggio, sia gli utenti che il personale. Infatti, il maggiore spazio a disposizione permetterebbe di rendere disponibile per le persone interessate, in breve tempo, tutto il materiale che, in atto, è attualmente inscatolato e conservato nei depositi.

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  5. LA BIBLIOTECA REGIONALE e le sue sedi periferiche. Ecco, dopo quello del Piemonte (in via di … risoluzione) un altro problema irrisolto nella nostra città. Oh, per discuterne, se ne discute, questo è poco ma sicuro : ma di nuovo, nulla. Restano in piedi solo le intenzioni (tutte favorevoli e belle da sentire). Mancanza di soldi, oppure assenza di una vera e propria cabina di regia, che agisca verso una soluzione definitiva in tempi certi ? Ricordo che il prof. Martines, a lezione, parlava dell’allora Biblioteca Universitaria, che lui stesso frequentava da studente. Ne parlava come una cosa viva, utile, feconda di idee, di cultura e di incontri. Lo credo bene, visto dov’era situata. Roba dell’altro secolo e fino al secondo dopoguerra.

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  6. LA BIBLIOTECA REGIONALE e le sue sedi periferiche. Ecco, dopo quello del Piemonte (in via di … risoluzione) un altro problema irrisolto nella nostra città. Oh, per discuterne, se ne discute, questo è poco ma sicuro : ma di nuovo, nulla. Restano in piedi solo le intenzioni (tutte favorevoli e belle da sentire). Mancanza di soldi, oppure assenza di una vera e propria cabina di regia, che agisca verso una soluzione definitiva in tempi certi ? Ricordo che il prof. Martines, a lezione, parlava dell’allora Biblioteca Universitaria, che lui stesso frequentava da studente. Ne parlava come una cosa viva, utile, feconda di idee, di cultura e di incontri. Lo credo bene, visto dov’era situata. Roba dell’altro secolo e fino al secondo dopoguerra.

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  7. Quale sarebbe, in definitiva, il razionale del trasferimento della Biblioteca Regionale e relative sedi periferiche (es. Ufficio Periodici di S. Agata) nei locali (ristrutturati ed a norma e ammodernati dal punto di vista teconolgico) ? I vantaggi sarebbero la risoluzione dei seguenti problemi : 1) Onere finanziario derivante dagli affitti a terzi ; 2) razionalizzazione delle risorse con la creaziona a Nord della città di un funzionale e completo polo culturale, servito, oltretutto da Tram e Bus. ; 4) parcheggi riservati al personale dipendente, separati dal resto di quelli pubblici ; 5) sicurezza e custodia dei beni in dotazione. Francamente, fossi al posto del competente Assessore Regionale, io questa occasione la coglierei al volo.

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  8. Quale sarebbe, in definitiva, il razionale del trasferimento della Biblioteca Regionale e relative sedi periferiche (es. Ufficio Periodici di S. Agata) nei locali (ristrutturati ed a norma e ammodernati dal punto di vista teconolgico) ? I vantaggi sarebbero la risoluzione dei seguenti problemi : 1) Onere finanziario derivante dagli affitti a terzi ; 2) razionalizzazione delle risorse con la creaziona a Nord della città di un funzionale e completo polo culturale, servito, oltretutto da Tram e Bus. ; 4) parcheggi riservati al personale dipendente, separati dal resto di quelli pubblici ; 5) sicurezza e custodia dei beni in dotazione. Francamente, fossi al posto del competente Assessore Regionale, io questa occasione la coglierei al volo.

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  9. Una volta poi che il Polo Culturale fosse al completo e comprendesse, cioè Biblioteca Regionale e Soprintendenza, operativi pienamente nei locali dell’ ex P.O. MARGHERITA ed adiacenti al Museo Regionale, sono prevedibili molte ghiotte occasioni di lavoro che, sicuramente, motiverebbero ancora di piu’ il personale esistente. Infatti, in queste condizioni, ci sarebbe da aspettarsi un’evidente aumento dell’utenza, che a sua volta, in un vero e proprio circolo … questa volta VIRTUOSO, porterebbe ad una sua ulteriore prestigiosa rivalutazione, con un sempre maggiore contributo al progresso sociale della città. Ad es., questo Polo Culturale cosi’ potenziato, sarebbe una tappa OBBLIGATA per i croceristi che regolarmente arrivano a Messina.

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  10. Una volta poi che il Polo Culturale fosse al completo e comprendesse, cioè Biblioteca Regionale e Soprintendenza, operativi pienamente nei locali dell’ ex P.O. MARGHERITA ed adiacenti al Museo Regionale, sono prevedibili molte ghiotte occasioni di lavoro che, sicuramente, motiverebbero ancora di piu’ il personale esistente. Infatti, in queste condizioni, ci sarebbe da aspettarsi un’evidente aumento dell’utenza, che a sua volta, in un vero e proprio circolo … questa volta VIRTUOSO, porterebbe ad una sua ulteriore prestigiosa rivalutazione, con un sempre maggiore contributo al progresso sociale della città. Ad es., questo Polo Culturale cosi’ potenziato, sarebbe una tappa OBBLIGATA per i croceristi che regolarmente arrivano a Messina.

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  11. Consideriamo anche che un Polo Culturale veramente ai massimi livelli, costituirebbe di per sè anche un’occasione di lavoro futura per i giovani della nostra città che in atto sono iscritti ai corsi di Laurea in Beni Ambientali e Culturali ed affini. Per non parlare poi di quelli, con titoli inferiori, adibiti ad altre mansioni. Insomma, di Messina si dovra’ poter dire : POST FATA … RESURGO. E’ questo che mi aspetto dal prossimo futuro. E lo voglio ORA !

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  12. Consideriamo anche che un Polo Culturale veramente ai massimi livelli, costituirebbe di per sè anche un’occasione di lavoro futura per i giovani della nostra città che in atto sono iscritti ai corsi di Laurea in Beni Ambientali e Culturali ed affini. Per non parlare poi di quelli, con titoli inferiori, adibiti ad altre mansioni. Insomma, di Messina si dovra’ poter dire : POST FATA … RESURGO. E’ questo che mi aspetto dal prossimo futuro. E lo voglio ORA !

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  13. Un’altra pacata riflessione : il trasferimento dell’Ufficio Periodici di S. Agata, dalla attuale sede (IN SCADENZA DI AFFITTO) , nei locali dell’ ex P.O. Margherita (di PROPRIETA’ della Regione e con destinazione vincolata), rappresenterebbe un’indubbio vantaggio per l’utenza, in quanto, letteralmente, a pochi passi, dal capolinea (MUSEO) del TRAM e dal parcheggio Annunziata. Ci aspetta, pertanto, da parte dei politici messinesi (Sen. D’Alia. On. Ardizzone, On. Picciolo, per fare qualche nome) , un’ulteriore incisiva, proficua, determinante e, questa volta, risolutiva azione in tal senso. Non nascondiamocelo : spetta a loro, infatti, far sì che il Polo Culturale, abbia a realizzarsi compiutamente e celermente (ACTA NON VERBA).

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  14. Un’altra pacata riflessione : il trasferimento dell’Ufficio Periodici di S. Agata, dalla attuale sede (IN SCADENZA DI AFFITTO) , nei locali dell’ ex P.O. Margherita (di PROPRIETA’ della Regione e con destinazione vincolata), rappresenterebbe un’indubbio vantaggio per l’utenza, in quanto, letteralmente, a pochi passi, dal capolinea (MUSEO) del TRAM e dal parcheggio Annunziata. Ci aspetta, pertanto, da parte dei politici messinesi (Sen. D’Alia. On. Ardizzone, On. Picciolo, per fare qualche nome) , un’ulteriore incisiva, proficua, determinante e, questa volta, risolutiva azione in tal senso. Non nascondiamocelo : spetta a loro, infatti, far sì che il Polo Culturale, abbia a realizzarsi compiutamente e celermente (ACTA NON VERBA).

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  15. Ricordiamoci anche che, poter inserire, in futuro, il suddetto Polo Culturale, come attrattiva per i flussi croceristici che toccano il porto di Messina, darebbe una ragione in piu’ per visitare il nostro territorio e conoscerlo meglio.. Certamente andrebbe ripensata la corretta gestione di questa risorsa (risolvendo eventuali problemi relativi ad : orari, logistica e personale), ma non si tratterebbe certo di una cosa impossibile, o peggio, illegale. All’opposto, sarebbe realisticamente fattibile, (creando e sfruttando le opportune sinergie tra gli enti interessati) senza troppi oneri economici e fornendo, anzi, sicure prospettive di guadagno per la nostra asfittica economia cittadina, nell’indotto.

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  16. Ricordiamoci anche che, poter inserire, in futuro, il suddetto Polo Culturale, come attrattiva per i flussi croceristici che toccano il porto di Messina, darebbe una ragione in piu’ per visitare il nostro territorio e conoscerlo meglio.. Certamente andrebbe ripensata la corretta gestione di questa risorsa (risolvendo eventuali problemi relativi ad : orari, logistica e personale), ma non si tratterebbe certo di una cosa impossibile, o peggio, illegale. All’opposto, sarebbe realisticamente fattibile, (creando e sfruttando le opportune sinergie tra gli enti interessati) senza troppi oneri economici e fornendo, anzi, sicure prospettive di guadagno per la nostra asfittica economia cittadina, nell’indotto.

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