Sindacati a confronto con Mantineo, obiettivo: costruire insieme il futuro dei servizi sociali

Sindacati a confronto con Mantineo, obiettivo: costruire insieme il futuro dei servizi sociali

F.St.

Sindacati a confronto con Mantineo, obiettivo: costruire insieme il futuro dei servizi sociali

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mercoledì 05 Febbraio 2014 - 01:41

Lungo incontro a Palazzo Zanca tra l'esponente della giunta Accorinti e i segretari di Cgil, Cisl e Uil. Tutti hanno messo sul piatto idee e proposte, Tonino Genovese della Cisl ha presentato all'assessore lo studio fatto sul settore e richiesto subito un protocollo d'intesa per rivoluzionare il Dipartimento servizi sociali.

L’amministrazione Accorinti progetta il futuro dei servizi sociali messinesi e chiama a raccolta tutte le forze che in questa fase delicata possono dare un contributo concreto alla creazione di un sistema nuovo, più efficiente, a misura di utente. Per questo ieri pomeriggio lungo incontro tra l’assessore alle Politiche Sociali Nino Mantineo e i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil. Un vertice che è servito a mettere sul piatto idee e proposte, per confrontare strategie, per proseguire sulla strada della collaborazione, anche in virtù del fatto che si tratta di un settore che dà occupazione a centinaia di messinesi.

La Cisl si è presentata all’incontro con dati e numeri del dossier sui servizi sociali presentato due giorni fa, un documento che ha posto la lente d’ingrandimento sulla gestione degli ultimi anni e che vuole soprattutto offrire una lettura reale dell’esistente che possa essere la base da cui partire per costruire qualcosa di nuovo. Chiara e precisa dunque la richiesta avanzata dal segretario Tonino Genovese: stipulare al più presto un protocollo d’intesa che fissi tempi, modi, forme e sistemi di gestione a regime dei servizi sociali attraverso il riordino del Dipartimento dei servizi sociali.

“E’ stata una riunione interlocutoria” ha spiegato Genovese che al Tavolo ha evidenziato come nella fase di riorganizzazione dei Servizi sociali sia necessario immaginare all’interno del Dipartimento la creazione di diversi gruppi e staff di lavoro (Pianificazione, Controllo, Verifica, Valutazione, Formazione del Personale, Formazione degli Operatori). “Serve – ha detto Genovese – una analisi dettagliata dei servizi attivi e delle criticità e degli obiettivi rilevati in ogni area di intervento insieme alla rilevazione dei bisogni sul territorio”.

Quindi, il sindacato, ritiene necessario attivare un tavolo di concertazione allargata con la partecipazione di tutti i soggetti pubblici e privati che insistono sul territorio (Comune, ASP, Ministero della Giustizia, Associazioni di Volontariato, Cooperative Sociali, Fondazioni, Ipab, Enti Terzi, ecc.) e la creazione degli Albi delle Cooperative Sociali (attraverso un sistema dell’accreditamento sulla base di criteri e modalità appositamente regolamentate) e degli Operatori operanti nel settore (finalizzato alla garanzia occupazionale e alla riqualificazione e riconversione dei profili e delle professionalità). Per la Cisl è necessario promuovere un welfare delle famiglie, capace di intervenire a supporto nelle diverse fasi della vita, con particolare riferimento all’infanzia, alla genitorialità, alle difficoltà socio-economiche, alla disabilità; un welfare che riconosce e valorizza il ruolo attivo dei soggetti del Terzo settore e dei soggetti privati, promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini, delle associazioni sociali e di tutela degli utenti nella programmazione regionale e territoriale che si deve fondare con una azione politica in direzione della coesione sociale, all’inclusione delle fasce deboli, alla tutela e garanzia dei diritti di cittadinanza.

Infine, Genovese ha posto l’accento sulla necessità della creazione di un nuovo sistema di gestione dell’intero sistema dei servizi sociali volto a tutelare servizi qualitativi e quantitativi e occupazione stabile e la realizzazione della Carta dei Servizi, che per la Cisl non deve essere, com’è attualmente, una semplice guida ai servizi, ma come patto fra pubblica amministrazione, erogatore dei servizi e i cittadini, per garantire agli utenti determinati livelli di qualità dei servizi e, addirittura, prevedere sanzioni l’eventuale venir meno di questi livelli quali-quantitativi di erogazione dei servizi, per la cui erogazione il produttore si è impegnato.

Un commento

  1. ho di fronte il programma di cmdb… c’è scritto che i servizi sociali dovranno essere gestiti con il sistema dei vaucher…

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