Carenze di personale e contratti in scadenza, in assemblea i vigili urbani

Carenze di personale e contratti in scadenza, in assemblea i vigili urbani

Francesca Stornante

Carenze di personale e contratti in scadenza, in assemblea i vigili urbani

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giovedì 28 Marzo 2013 - 13:18

Nel salone delle bandiere di Palazzo Zanca oggi assemblea dei vigili urbani. La polizia municipale soffre troppi problemi che si trascinano da tempo, precise le richieste rivolte al Commissario Croce.

La Polizia Muncipale messinese è al collasso. Le pesanti carenze di personale, l’impossibilità di avere a disposizione un monte ore che garantisca massima copertura sulle strade, l’incertezza che aleggia sul futuro dei famosi venti vigili con i contratti in scadenza il 31 maggio, l'integrazione oraria per i 48 contrattisti e l'organizzazione dei servizi, sono tutti i punti caldi che Palazzo Zanca dovrebbe affrontare al più presto. Oggi assemblea nel salone delle bandiere per i vigili urbani e i sindacati di polizia municipale che da giorni hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale. Hanno denunciato l’indifferenza con cui in questi mesi sono state liquidate le rivendicazioni della Municipale, hanno chiesto al commissario Croce di prendere in mano e affrontare seriamente i problemi che da mesi segnalano. Quattro i punti da affrontare: mancato confronto sul Piano di Risanamento e delle condizioni economiche e di cassa che, si teme, possano presto portare a nuovi disagi e ritardi nel regolare pagamento degli stipendi, definizione Contratti decentrati, carenze dotazione organica Vigili Urbani, proroga dei 20 contratti in scadenza il 31.05.2013 e gravi disagi organizzativi, situazione dei contrattisti transitati alla Polizia Municipale ed il reintegro urgente dell’orario a 36 ore per questi ultimi. Una richiesta la rivolgono anche alla Regione. “L’emergenza viabilità a Messina non è finita, chiediamo una nuova ordinanza che dia anche alla municipale la possibilità di rendere la città a misura di cittadini”. Hanno chiesto naturalmente un incontro al commissario Croce che già ieri aveva annunciato il suo impegno per risolvere prima di tutto il problema dei venti vigili con contratti in scadenza. Oggi però il commissario non ha ricevuto i rappresentanti sindacali e ha rimandato l’incontro al prossimo mercoledì. Resta dunque lo stato di agitazione. (Francesca Stornante)

2 commenti

  1. buongiorno!io sono una loro collega di legge, pur avendo come credo TANTI l’esigenza di poter percepire il trattamento economico PREVISTO delle 36 ore mi e’ stato impedito, visto che i soli a poter transitare, sono stati coloro i quali rientravano nella categoria C : escluse CATEGORIE A,B e D.(QUINDI FINIAMOLA CON LA STORIELLA CHE TUTTI POTEVANO!!!)Complimenti ottimo principio di equita’!! Oggi si spinge a destra e manca per la famosa integrazione promessa verbalmente per un servizio che i nostri colleghi di legge ben svolgono da circa 2 anni, allo stesso modo CREDO PERO’ abbiano lavorato con impegno nei precedenti 18 anni… per questo motivo credo sia opportuno per una questione di giustezza riconoscere anche agli altri la possibilita’ di vivere o “facciamo loro a 36 ore e noi a 18/24 ??? le cose ad personam non durano..e la realta’ di questi mesi lo ha dimostrato. TUTTI CON LA STESSA LEGGE ALLE STESSE ORE.

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  2. COMUNICATO STAMPA R.S.U. A.M.A.M.

    Verbale di assemblea

    Il 18-03-2013 la R.S.U. della FILCTEM-C.G.I.L. della FEMCA-C.I.S.L. ha riunito i lavoratori della A.M.A.M. in assemblea per affrontare, con determinazione, il nodo del riassetto organizzativo dell’azienda. Corretto inquadramento delle attuali figure professionali, progressioni verticali interne e assunzioni sono le urgenze che i lavoratori e il sindacato rivendicano, attraverso l’espletamento dei riti ad evidenza pubblica laddove la legge lo ritiene obbligatorio.

    La carenza di personale all’A.M.A.M. è diventata insostenibile per la gestione in sicurezza e piena efficienza del servizio essenziale di distribuzione dell’acqua alla città.

    Gli ultimi casi che hanno visto protagonisti addetti dell’A.M.A.M. relazionarsi con l’utenza, dei quali ampia diffusione è stata data sulle cronache dei giornali, dimostrano una volta di più il grado di esasperazione con la quale i lavoratori devono affrontare ogni giornata lavorativa, misurandosi con le proteste e, spesso, le minacce di una utenza che ogni giorno di più lamenta disservizi e criticità. E pur tra mille difficoltà, le maestranze dell’A.M.A.M. non si sono mai sottratte dal mantenere un elevato rigore etico, sia nello svolgimento delle loro mansioni, sia nel rapporto con i cittadini.

    Da anni le rappresentanze sindacali hanno chiesto, ai vari CDA che si sono alternati, di farsi carico – insieme alla direzione aziendale – della riorganizzazione dei servizi e dei carichi di lavoro, invocando le necessarie procedure di evidenza pubblica per il reperimento del personale di forza lavoro. Il tutto è stato sempre richiesto nel pieno rispetto delle normative vigenti, che negli ultimi anni sono diventate sempre più stringenti in materia impiego nella P.A. ma che comunque hanno sempre consentito di poter assumere del personale, cosa che non è mai avvenuta, facendo riflettere sui condizionamenti politici che, con ogni probabilità, gli stessi CDA hanno subito.

    Nel tempo, i vertici aziendali si sono trincerati sempre dietro l’ambiguità dello stato giuridico dell’azienda, ma ci chiediamo e ci chiedono i lavoratori e l’opinione pubblica: se non conoscono e non conoscevano lo stato giuridico dell’Azienda, come hanno fatto ad amministrare la stessa fin’ora?

    ANNI DI RICHIESTE, ANNI DI SILENZIO!

    I LAVORATORI DELL’A.M.A.M. SONO STANCHI!

    Essi, chiamati a garantire ogni giorno il servizio idrico per la città, con determinazione chiedono:

    1. che finalmente sia dato inizio al completamento graduale della pianta organica, reclutando il personale mancante secondo le necessarie procedure ad evidenza pubblica;
    2. che sia dato impulso alle crescite professionali interne;
    3. che venga completato il quadro dirigenziale, oggi quasi del tutto scoperto e che vede presente solo del Direttore Generale.

    In attesa di risposte, la R.S.U. A.M.A.M., portavoce delle istanze dei lavoratori, su mandato unanime dell’assemblea si riserva di intraprendere forme eclatanti di protesta, anche rivolte ad accertare le diverse responsabilità che hanno condotto nel tempo l’azienda a questo disastroso stato dell’arte.

    R.S.U. – R.L.S. A.M.A.M.

    FILCTEM-C.G.I.L. FEMCA-C.I.S.L.

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