“Cento strade per un Natale antiracket”. Una passeggiata di legalità

“Cento strade per un Natale antiracket”. Una passeggiata di legalità

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lunedì 10 Dicembre 2012 - 11:02

Presente per la prima volta in Sicilia il commissario nazionale antiracket, Elisabetta Belgiorno, accompagnata dal presidente di Fai, Tano Grasso, dai responsabili Fai, dal prefetto e dai vertici delle Forze dell’ordine

“Cento strade per un Natale antiracket”. E’ il titolo dato all’iniziativa che si è svolta stamani a Messina. Per la prima volta in Sicilia, il commissario nazionale antiracket, Elisabetta Belgiorno, è stata accompagnata dai responsabili di Messina e Provincia della Fai, la federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane, dal presidente di Fai, Tano Grasso, dal prefetto Stefano Trotta e dai vertici provinciali delle Forze dell’ordine.

“Sono contento della presenza del commissario Belgiorno e del presidente Tano Grasso – ha dichiarato il prefetto, Stefano Trotta -. In questo modo si dà concretezza alle indicazioni che vengono date ai soggetti a rischio per questi esecranti delitti, come il racket e l’usura”.

Una passeggiata, partita da piazza Cairoli, tra commercianti ed imprenditori della città per testimoniare loro la vicinanza di istituzioni e movimento antiracket, in un periodo, quello natalizio, in cui si intensificano le attività estorsive.

“Cento strade per un Natale antiracket” si svolge anche in Campania, Puglia, Calabria e in altre località della Sicilia, come Gela, dove il commissario Belgiorno si sposterà nel pomeriggio. L’evento si è già svolto in alcuni centri della nostra Provincia, a Patti e Sant’Agata Militello ed è ancora previsto anche a Milazzo, Barcellona e Brolo. Prossimi appuntamenti in provincia, mercoledì a Capo d’Orlando, giovedì a Giardini Naxos e sabato a Sinagra.

Un commento

  1. Mi….ia e non lo sapevo che con una passiata del commissario spariva il racket miiiii finalmente liberi dalle estorsioni dall’usura e dalla criminalità organizzata…. ora lo stato ci è vicino cavolo, e io stupido che pensavo che tutto questo lo facessero le pattuglie dei carabinieri della polizia e g.f. sempre sotto organico e con scarsi mezzi, a commissario un poco di più piccioli per le forze dell’ordine forse avrebbe fatto moolto di più ci saremmo anche accontetati di una cartolina, bastava dare più mezzi e uomini al territorio.

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