Irene Ricciardello, primo sindaco donna di Brolo: “Sono commossa, inizia una nuova fase”

Irene Ricciardello, primo sindaco donna di Brolo: “Sono commossa, inizia una nuova fase”

Giovanni Passalacqua

Irene Ricciardello, primo sindaco donna di Brolo: “Sono commossa, inizia una nuova fase”

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martedì 27 Maggio 2014 - 16:15

“La gente mi ha dato la responsabilità di invertire la rotta”. Al termine di una campagna elettorale infuocata, l'assessore Scaffidi Lallaro e il sindaco uscente Messina commentano in coro: “Sotterrare l'ascia di guerra”.

Irene Ricciardello è il primo sindaco donna di Brolo. Al termine di una competizione che ha visto 5 candidati in corsa, la Ricciardello, quarantacinquenne geometra, cognata del deputato regionale Nino Germanà (NCD), ha ottenuto 996 preferenze, il 31,95% del totale. Il principale sfidante, Mimmo Magistro, sostenuto dal deputato Pippo Laccoto (PD), si è fermato a quota 797, mentre a sorpresa l'ingegnere nucleare Ettore Salpietro è arrivato terzo con 505 voti. “Sono profondamente emozionata” – commenta la Ricciardello – la condizione in cui verte Brolo da troppo tempo è drammatica, e mi commuove essere stata investita dalla mia gente della responsabilità di invertire la rotta. Adesso comincia una nuova fase, quella della correttezza, della trasparenza, del lavoro insieme. Tutte cose che i brolesi avevano dimenticato”. Non manca il ringraziamento alla lista “RicostruiAmo Brolo”, a sostegno del neosindaco, che ha conquistato il 34,28% delle preferenze. “La nostra lista ha ottenuto grandi risultati. Non avevamo dubbi sul fatto che la città avrebbe risposto positivamente alla nostra proposta, territoriale e democratica. I miei colleghi e gli amici di RicostruiAmo Brolo sono persone oneste, cittadini stanchi di vedere il proprio paese umiliato ma motivati a cambiare le cose e capaci: hanno speso le loro risorse per questa esperienza che con il loro entusiasmo e sostegno abbiamo vissuto tutti con enorme impegno. E non ci sono parole per esprimere la mia gratitudine nei loro riguardi".

Brolo è stata teatro di una campagna elettorale particolarmente accesa. Il sindaco uscente, Salvo Messina, si è dimesso nel dicembre scorso a causa di un avviso di garanzia, emesso a suo carico dalla procura di Patti, per peculato. Ma non ha fatto mancare la sua voce, infiammando il dibattito con un comizio di piazza il 9 maggio scorso: nell'occasione, Messina non ha risparmiato i candidati – tranne lo scienziato Salpietro, vero nome nuovo delle comunali brolesi -, né le loro liste, accusando in particolare la Ricciardello di essere stata co-responsabile degli atti approvati dalla ex amministrazione, prima di voltargli le spalle. Tuttavia, nella giornata di ieri, lo stesso Messina ha aperto alla pacificazione, dichiarando che “troppo sangue è stato versato a Brolo, ed è giunto il momento di sotterrare l'ascia di guerra”. La nuova coesione è stata suggellata dall'assessore designato Gaetano Scaffidi Lallaro: “Ci aspetta un lavoro difficile; niente più nervosismi o attacchi, e le antipatie da adesso devono sparire”. Unica voce fuori dal coro Ettore Salpietro: “Brolo non vuole cambiare…”. Lo scienziato è stato al centro di una polemica (indiretta) tra Messina, autore di un vero e proprio endorsement in suo favore, e il padre del neosindaco, Nino Ricciardello, che lo ha più volte invitato a prendere le distanze.

Giovanni Passalacqua

2 commenti

  1. cognata di germanà…..

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  2. cognata di germanà…..

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