I gruppi di opposizione Pd, M5s e Controcorrente all'attacco del presidente della Regione Siciliana: "Ha riportato in vita il cuffarismo"
PALERMO – Sono 23 i deputati di Pd, M5s e Controcorrente pronti a a presentare la mozione di sfiducia contro il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. I gruppi di opposizione hanno lanciato da San Martino delle Scale un messaggio al governatore, accusato di essere “fuggito dalle sue responsabilità”. E di “aver riportato indietro la Sicilia con tre anni di scandali, mala gestione e spreco di risorse”.
L’attacco a Schifani: “Mandiamolo a casa”
I tre gruppi, però, si sino rivolti anche a tutti gli altri parlamentari regionali: “Mandiamo un messaggio chiaro: è il momento di mandare a casa il governo Schifani, che ha riportato in vita il cuffarismo come metodo di governo in tutta la macchina regionale, a partire dalla sanità. Siamo a un punto di svolta cruciale: chi sostiene la mozione sceglie di liberare questa terra; chi non la sosterrà, evidentemente, sceglierà di non farlo. È il momento della responsabilità e della costruzione di un futuro diverso per la nostra regione”.

Probabilmente hanno ragione, ma anche le giunte che hanno preceduto questa non è che scherzassero in fatto di inciucio.
CATENO LUCA: Costituiremo nelle prossime settimane il governo di liberazione. Non servono elezioni anticipate se il sistema che amministra è malato. Bisogna riformare. È necessario che uomini e donne di buona volontà scendano in campo. Il governo di liberazione è aperto a tutti. Ricomincerò il viaggio per la Sicilia e verrò a cercarvi.
FRANCO FABIANO: Viaggia quanto vuoi…non sarai MAI Presidente della Regione!
Se hanno coraggio firmano, altrimenti state zitti e lavorate.
…………………TRE anni cosi pochi…troppo buoni ma da 60 e passa anni sono sempre Là cambiano i commensali dai nonni padri figli politici ma sempre la stessa solfa ci pensate , “canciiunu bannera” ma su sempri iddi…e Nui comu pecuruni non facemu un serio esame di coscienza….per non parlare a buddacilandia, e poi dico agli “ignavi” che non vanno a votare, non lamentatevi …..ma almeno una volta andateci anche la scheda “bianca” ha un valore .