Tonino Genovese, Cisl: Messina la si salva solo insieme e con la condivisione

Tonino Genovese, Cisl: Messina la si salva solo insieme e con la condivisione

Rosaria Brancato

Tonino Genovese, Cisl: Messina la si salva solo insieme e con la condivisione

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mercoledì 24 Ottobre 2018 - 11:45

"Faremo la diretta facebook di tutti gli incontri perchè non ci fa paura la verità. Presenteremo proposte e soluzioni con l'obiettivo di salvare Messina tutelando occupazione e servizi. Noi abbiamo molto da dire, non abbandoniamo i tavoli"

Non abbiamo paura ad alzare la palla e ad affrontare la questione, perché la cosa peggiore che si può fare adesso è non giocare. Se affronti il campo puoi vincere o puoi perdere, ma se non ci provi sei sconfitto in partenza. E’ questa la scelta che la Cisl ha deciso di fare, esserci e fare di tutto per salvare Messina. Iniziamo con il fare il nostro dovere e il nostro ruolo, chi cerca alibi si deresponsabilizza”.

Il segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese ha spiegato così, in occasione del Consiglio generale che si è svolto nell’auditorium del Conservatorio Corelli la decisione del sindacato di partecipare attivamente alla stesura del Salva Messina, attraverso la concertazione e la presentazione di proposte.

Altri lo chiamano Ammazza Messina, niente di più falso. Noi la vogliamo salvare. Noi non abbandoniamo i tavoli senza ascoltare, noi proponiamo soluzioni, non ci spaventa il confronto, ci interessano i risultati per Messina e per i lavoratori. Per questo ci impegniamo a 20, 30 ore di concertazione, a qualsiasi orario, alle 5 del mattino, a mezzanotte, di sabato e di domenica. E lo faremo in diretta facebook, perché non abbiamo niente da nascondere. Anzi, siamo noi a volere che gli incontri con il sindaco e l’amministrazione siano in diretta, perché la verità non fa paura a nessuno”.

Da venerdì a domenica ci saranno gli incontri con l’amministrazione per entrare nei dettagli del Salva Messina e la Cisl ha acconsentito alla diretta facebook, che ribalterà anche nella pagina del sindacato affinchè la posizione sia chiara e non ci sia spazio per interpretazioni diverse o strumentalizzazioni.

Genovese ha lanciato frecciate ai colleghi della Cgil e della Uil che hanno seguito la strada della mobilitazione sindacale il 31 abbandonando il tavolo di concertazione e contestando la posizione della Cils.

Noi stiamo facendo di tutto per salvare la città e i livelli occupazionali, stiamo presentando proposte e le prime sono state condivise dal sindaco. La Cgil e la Uil hanno preferito scambiarsi insulti con il sindaco ma non hanno mai presentato proposte e soluzioni alternative. La situazione è gravissima, è chiaro che la Cisl non condivide tutto, la le dichiarazioni rese da Cgil e Uil sui tagli non stanno né in cielo né in terra. La nostra responsabilità, come sindacati è puntare al bene della città ed alla tutela del lavoro e della qualità dei servizi. Non basta dire no se non hai altro da dire. Noi abbiamo molto da dire”.

A questo proposito il segretario della Cisl ha ringraziato Mimmo Milazzo, segretario regionale, che da due anni ha avviato una formazione dei quadri sindacali sulle novità dei rapporti Stato-Enti Locali e sul Gruppo pubblico locale per quel che riguarda i bilanci armonizzati ed i servizi. Due anni di aggiornamenti e formazione che sono serviti per sedersi al tavolo con De Luca “la competenza serve, perché se sai e dici una parola in più rispetto al tuo interlocutore sei in grado di tutelare meglio i lavoratori”.

Ha poi invitato i presenti a non temere i cambiamenti perché troppe volte si pensa abbiano solo risvolti negativi quando invece rappresentano opportunità di crescita ed ha portato l’esempio della decisione della Cisl nazionale, da gennaio scorso, di far contribuire al pagamento chi si reca ai patronati e non è iscritto. A metà ottobre questa decisione che si pensava negativa ha comportato un incasso, ad esempio a Messina di 23 mila euro, ed un aumento nelle iscrizioni.

La cosa più difficile è il cambiamento culturale. La difficoltà della situazione impone il dovere sindacale di sedersi al tavolo per salvare l’occupazione ed i servizi

Alla domanda sul perché abbia deciso di firmare il Salva Messina andando in direzione diversa rispetto ai colleghi Cgil e Uil Tonino Genovese ci risponde: “Mi sono detto, devo prendermi la responsabilità civile e sociale di guardare all’interesse della mia città o far prevalere, dopo le diatribe che abbiamo avuto con De Luca, il mio risentimento personale? Non ho dimenticato quello che è successo, ma ho derubricato tutto perché ho deciso che con le nostre proposte saremo noi a condizionare, in senso positivo, l’azione del sindaco, tutelando così tutti i posti di lavoro ed i servizi alla comunità”.

Presenti alla riunione anche il segretario nazionale confederale Ignazio Ganga ed il segretario generale della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo.

Quest’ultimo ha portato ad esempio la situazione vissuta a Catania: «Non possiamo rischiare che un’altra città metropolitana siciliana vada in default. Certo, è una particolarità che non ci sia unità di intenti tra i sindacati ma bisogna fare delle scelte e noi abbiamo condiviso con la struttura di Messina di stare ai tavoli negoziali e discutere sulle difficoltà che sta affrontando la città. In questo momento bisogna orientare la buona amministrazione e un sindacato confederale non può non sedersi ai tavoli negoziali e non discutere con l’amministrazione nell’interesse della comunità, dei lavoratori e delle lavoratrici».

Il Consiglio Generale ha posto l’accento anche sul sistema dei Servizi Cisl a sostegno dei cittadini. Ci ha pensato il segretario nazionale confederale Ignazio Ganga, nelle sue conclusioni, a spiegare l’obiettivo della Cisl. «Vogliamo rinforzare la sussidiarietà – ha detto – soprattutto in questo momento delicato del Paese bisogna potenziare il rapporto con i cittadini, che siano iscritti alla Cisl oppure no. Con ritmi sempre più frenetici si deve cercare di alleggerire il fardello della complessità della vita attuale e dare ai servizi che siano certezze. È una fase particolare, dove aumentano le precarietà, dove la globalizzazione marginalizza e divide e quindi la Cisl vuole irrobustire il rapporto con le persone, rilanciando il Patto con i cittadini per facilitarne la vita».

Rosaria Brancato

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