Consiglio metropolitano, ok rendiconto e debiti fuori bilancio

Consiglio metropolitano, ok rendiconto e debiti fuori bilancio

mario meliado

Consiglio metropolitano, ok rendiconto e debiti fuori bilancio

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giovedì 08 Luglio 2021 - 19:06

Ricorrenti convergenze tra maggioranza e opposizione su parecchi punti in discussione. In chiusura, mozione solidale con gli operatori della psichiatria

Poco prima delle 16,30 si apre con 12 presenti – in seconda convocazione – la seduta del Consiglio metropolitano a Palazzo Alvaro, presieduta dal sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà.
La seduta s’apre tuttavia con comunicazioni del consigliere delegato e sindaco di Gioiosa Jonica Salvatore Fuda sul tema dei rifiuti.

Busillis-rifiuti

La difficoltà, spiega Fuda, è «smaltire gli scarti di lavorazione degli impianti, stamattina incontro coi sindaci della Piana di Gioia Tauro: stiamo facendo fronte al nostro fabbisogno di 480 tonnellate / giorno sui 3 impianti, che stanno lavorando tutt’e tre, conferendo 90-120 tonnellate/giorno alla discarica di Lamezia Terme. Puglia, Sicilia e Mantova saranno le destinazioni degli scarti mandati fuori regione, con 3mila (delle 10mila) tonnellate di disponibilità che spetteranno alla Città metropolitana».

Ma le criticità non mancano. «Notizia di oggi – aggiunge il consigliere delegato – è la riduzione dei conferimenti a Vazzano, nel Vibonese, uno dei quattro impianti su cui lavora la MetroCity. Conferiremo comunque 150 tonnellate/giorno in Puglia fino a settembre, grazie a un’intesa col Governatore pugliese Michele Emiliano: un’intesa che “fa respirare” tutta la Calabria. Così come il lavorio è continuo per dar respiro all’inceneritore di Gioia Tauro: abbiamo chiuso un’intesa con l’Ato di Cosenza, ne andranno chiuse almeno altre due con quelli di Crotone e Catanzaro, in vista del riefficientamento del forno gioiese. Aspettiamo il decreto per poter mandare a gara la gestione degli impianti appunto di Gioia e di Siderno, in precedenza danneggiato da un incendio, e poi i lavori per il termovalorizzatore gioiese».
Quanto all’impianto di Melicuccà, «il lavoro è intenso e lo si fa insieme alla Regione: s’è ora deciso di procedere a una road map concertata con la Regione, per capire se/quando il sito potrà entrare in funzione – espone il consigliere Fuda –. Giusto stamattina la Regione ha avviato i lavori con Arpacal per redigere la perimetrazione dell’area di rispetto della sorgente Vina, di stretta competenza regionale. E poi saranno Arpacal, Ispra e il Ministero per la Transizione ecologica a dirci se i parametri necessari potranno essere rispettati, nella piena tutela della salute pubblica. Di certo nessuno avvierà l’impianto, senza previa certezza che l’approvvigionamento idrico di quella falda non risulterà compromesso in alcun modo. Rispetto a quanto affermato dal Tar calabrese, la bonifica della “vecchia” discarica di Melicuccà, continueremo a lavorare in ogni caso».
Ma la visione, ammonisce il consigliere delegato, deve andare molto oltre un singolo impianto. «Redazione del Piano d’àmbito ed efficientamento degli altri impianti sono l’unico modo, insieme a Melicuccà, per uscire dall’impasse – così Salvatore Fuda –. E abbiamo pensato d’investire anche il Consiglio di questi temi, facendo precedere le decisioni degli Ato su tariffe, modello di gestione e così via da Assemblee coi sindaci, prim’ancòra di arrivare in Consiglio».
Non è previsto un dibattito vero e proprio. Resta possibile un intervento da 5’ per gruppo consiliare. Il primo è di Giuseppe Zampogna (Fi), che evidenzia che non sono stati rispettati i 20 giorni di preavviso rispetto alla seduta consiliare. A seguire, Nino Minicuci in videoconferenza, che sottolinea il «lavoro prezioso» del consigliere delegato Fuda e che con la Regione e il presidente Nino Spirlì «si sta facendo il massimo». Chiede poi di conoscere i prezzi a tonnellata del trasferimento di rifiuti in Puglia e a Mantova «non per polemica, ma per capire se riusciamo a strappare un prezzo migliore altrove».

Ok al rendiconto

Approvati all’unanimità i verbali delle sedute d’Aula del 12 e 27 aprile scorsi, si passa al punto numero 3: l’atteso rendiconto di gestione 2020, presenti i revisori dei conti e il dirigente Enzo Cuzzola.
Relaziona sul tema il consigliere delegato e sindaco di Palmi Peppe Ranuccio. «Ridotto l’esborso per i debiti fuori bilancio: erano 3,6 milioni nel 2018, incrementati a 4,6 milioni nel 2019, nel  2020 invece sono “soli” 2,6 milioni. Questo è indicativo di come che la gestione sia sempre più sana ed equilibrata, specie quanto agli acquisti per forniture di beni e servizi. In più, la Città metropolitana paga i fornitori ben sotto i 60 giorni previsti dalla legge, con una media di 44-45 giorni per il pagamento. Abbiamo poi davanti un risultato d’amministrazione da 125 milioni di euro, da cui si giunge a un avanzo libero da 4 milioni circa. Questi 4 milioni ci consentiranno d’investire nelle esigenze primarie: messa in sicurezza per scuole e impiantistica sportiva, coste e viabilità, intanto. Resta la nostra capacità di programmare interventi in ogni settore anche puntando su risorse finanziarie esterne».

I dubbi della minoranza

Il consigliere e sindaco di Calanna Domenico Romeo precisa d’aver chiesto lumi sui tempi nei giorni scorsi a mera garanzia del rispetto delle regole. «Ci vediamo assegnati solo 13 giorni, anziché i 20 previsti, per esaminare gli incartamenti, ma siamo qui. Il mio giudizio, rispetto ai risultati sui territori, per il momento non può essere positivo. Anche quanto alla viabilità, i lavori sono stati affidati ma nei Comuni nei quali mi trovo più spesso a operare la viabilità in atto lascia molto a desiderare». Nuovamente Minicuci prende la parola e rimarca di non aver partecipato alla gestione 2020 come parecchi altri (come già evidenziato dallo stesso consigliere delegato). Quella di Ranuccio, ai suoi occhi, è però «una relazione striminzita: e quando parliamo di debiti fuori bilancio, non può bastare parlare di “una riduzione”. Del resto – ha aggiunto il consigliere metropolitano e comunale reggino –  diminuisce la spesa per liti giudiziarie, ma aumenta quella per l’acquisizione di beni e servizi senza impegno di spesa, che qualche preoccupazione potrebbe farla sorgere. I residui attivi, poi, in gran parte risultano di dubbia esigibilità. Vaga anche la posta sui 12 milioni da rischio di contenzioso giudiziario. E poi, tra le poste: sulla difesa del suolo va fatto un ragionamento molto chiaro sulle somme che non incassiamo rispetto ai lavori sui letti delle fiumare. Era stato fatto un lavoro importante con l’aerofotogrammetria ma pure nel settore agricoltura, e questo potrebbe portare a incassi significativi: il consigliere metropolitano della Lega Minicuci è disponibile a dare una mano – ribadisce, in tono impersonale –, per massimizzare gli introiti».
Il Fondo crediti di dubbia esigibilità, precisa il dirigente Cuzzola, svaluta le riscossioni di Tefa «risalenti negli anni, per gli Enti locali, e che spesso non riusciamo a riscuotere. Ma noi abbiamo una svalutazione del 100%, e con 30 milioni circa di crediti Tefa e 30 milioni di crediti di dubbia esigibilità riusciamo comunque a sfoggiare fondamentali economici sani. Ma negli anni abbiamo messo in campo un’azione molto incisiva di riscossione. E così, da 200-300 mila euro di Tefa l’anno, siamo passati a 1 milione 300mila euro di Tefa già riscossi a metà anno, nel Debiti & tariffe 2021. Quanto al contenzioso – aggiunge Cuzzola –, negli ultimi anni è più puntuale e rapida la sua gestione».
Alla fine, Minicuci però s’astiene (voto d’«astensione positiva», la ribattezza curiosamente lui) per le mancate risposte su alcuni dei punti sollevati; Romeo e Zampogna votano contro. I 9 “sì” garantiscono però l’approvazione.

Debiti & tariffe

Ma a proposito di debiti fuori bilancio – nello specifico, per sentenze esecutive –, il quarto punto è incentrato sul riconoscimento di alcuni di questi. Contrari solo Romeo e Zampogna, stavolta anche Minicuci dice “sì”.
Quanto alle tariffe sul campo “Mirella Carbone”, spiega il consigliere delegato Carmelo Versace che il bando per l’assegnazione dell’impianto è andato deserto. Nella delibera proposta sono allegate le tariffe, fondamentalmente per settore giovanile e over 70, che serviranno da base per mettere ulteriormente a bando l’impianto. Un sito importante anche per la co-presenza del Planetario, fa presente Versace. Interviene il collega Filippo Quartuccio, ribadendo la necessità che tale spazio diventi sempre più frequentato da associazioni sportive anche per la presenza di un centro d’alta valenza scientifica come il Planetario “Pythagoras”. «Ben venga la presenza di tanti giovani: potrà creare situazioni di crescita per quello spazio e per lo stesso Planetario», è l’auspicio di Quartuccio.  
Zampogna chiede delucidazioni sulle tariffe, auspicando che siano ridotte al minimo considerata la fase post-pandemica. Stavolta, comunque, il “disco verde” è a voti unanimi.

Adesioni

Quanto all’adesione d’aderire alla rete Eurocities (la rete delle città europee più importanti), relaziona il consigliere delegato Peppe Marino. E precisa che già la decisione sull’adesione era arrivata in Aula; stavolta l’iter d’adesione all’importante organismo comunitario si perfeziona, dopo che i vertici dell’organismo hanno ammesso Reggio e per la necessità dell’Ente di stanziare la quota 2021. «Da oggi – aggiunge Marino –, la nostra piena partecipazione a Eurocities ci dà la possibilità d’incrementare la nostra attività anche in termini d’organizzazione d’eventi di levatura continentale».
Nessuna particolare obiezione sollevata; così come sulla proposta d’adesione dell’Ente allo Svimez come “socio sostenitore”. Un punto su cui relaziona Carmelo Versace, partendo dalla delibera numero 9 sull’istituzione della “Cabina di regia”. «L’idea di sostenere lo Svimez va in questa stessa direzione», spiega.

Strade dissestate e intese

Ci si occupa pure di un’interrogazione del capogruppo forzista Peppe Zampogna sullo stato di dissesto delle strade provinciali. E ribadisce il sindaco di Scido che, pur essendo previsti interventi importanti, fin qui sui territori non s’è visto nulla di tutto ciò e le strade sono del tutto impercorribili in gran parte.
Evidenzia a questo punto Falcomatà che, anche all’interno dei circa 4 milioni di euro d’avanzo libero, si potranno trovare somme per incrementare di numero gli interventi sulle strade provinciali. Quindi la replica del consigliere delegato Versace, che chiarisce d’apprezzare il metodo con cui Zampogna si confronta su questi temi e d’avergli già chiarito che esiste un ramificato programma d’interventi.
Rispetto alle due intese con l’Università “Mediterranea” a relazionare è Fuda. Licenziata la prima (forestazione urbana, col dipartimento di Agraria) all’unanimità, così come pure la seconda (gestione della processionaria, col dipartimento Pau). Sulla seconda spiega Salvatore Fuda che, specie per i pini e altri alberi piantumati in zone urbane particolarmente frequentati, l’accordo aiuterà a contrastare un fenomeno che molte città si ritrovano a lottare.

Lavoratori della psichiatria

Conclusi i punti all’esame, è arrivata all’Ufficio di Presidenza una mozione sui lavoratori della psichiatria, come annunciato a inizio lavori. A relazionare sul tema è il consigliere delegato Nino Zimbalatti. «L’odg impegna sindaco e Assemblea a tutelare la disabilità psichica, che – spiega – in questi giorni sta soffrendo più del normale, cercando un dialogo col ministro della Salute Roberto Speranza. Perché i problemi sono due, riguardano i pazienti ma pure gli operatori, specie a  causa del mancato accreditamento da parte della Regione. E questo  è un ordine del giorno non volto a dividere, ma a unire».
Un invito immediatamente raccolto dalle forze di minoranza. Eppure, rileva Zampogna, servirebbero «risposte ben più tempestive da parte della Regione; ma mi sembra che più volte si defili, su questi temi, anche il commissario governativo Guido Longo». Peppe Marino quanto alla maggioranza osserva che siamo di fronte a temi «che la politica non può assolutamente ignorare. Qui dobbiamo iniziare una battaglia vera, per far uscire i servizi residenziali psichiatrici dall’oblio . Sono in ballo circa 170 operatori, che lavorano ogni giorno accanto ai malati psichiatrici e senza percepire uno stipendio da 5 mesi. Ed è in ballo soprattutto il futuro di circa 200 utenti in cura presso le dieci strutture operanti sul territorio metropolitano. Urge, intanto, il riconoscimento dei servizi resi fin qui, che si sblocchino le procedure d’accreditamento ma, soprattutto, lo sblocco dei ricoveri: nonostante la domanda sia alta, sono ormai tre anni che in queste strutture non viene accolto più nessuno. Con la conseguenza che questi utenti sono costretti a rivolgersi altrove, fuori dal territorio reggino».

E sul tema ribadisce la vicinanza della Metrocity lo stesso vicesindaco metropolitano Armando Neri: «Qui ci sono delle fragilità, delle debolezze che s’intersecano: quelle dei lavoratori e quelle dei pazienti. Fondamentale che chi ha le competenze necessarie, dal commissario governativo all’Asp di Reggio Calabria, si muova immediatamente per dare risposte concrete a operatori e malati». Siamo davanti a «persone che hanno bisogno d’aiuto e di vicinanza: importante che, su questi temi – evidenzia il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà – politica e Istituzioni trovino unità. Mentre noi ci confrontiamo su questo tema, sotto una rappresentanza dei lavoratori sta svolgendo l’ennesima manifestazione volta a richiamarne l’attenzione rispetto a questa difficile situazione. E noi ribadiamo la vicinanza pure nella loro pretesa d’adeguate risposte, anche da parte del ministro Speranza».
Il capogruppo azzurro Zampogna chiede (e ottiene) un’integrazione all’ordine del giorno, mettendo in luce che «basterebbe un decreto del dirigente regionale competente per riconoscere le spettanze e sbloccare i ricoveri, decretando inoltre l’accreditamento in via temporanea fino alla fine dell’anno, in attesa del provvedimento definitivo».
È l’ultimo atto della sessione dei lavori.

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