Tre avvisi di accertamento da 18 milioni di euro. Alle contestazioni di Palazzo Zanca l'Università di Messina risponde con un ricorso
MESSINA – Tre avvisi di accertamento da 18 milioni di euro. Tra Comune di Messina e Università continua il contenzioso Imu. “Una violazione degli obblighi legati all’Imu per gli anni 2020, 2021 e 2022 da parte di UniMe? Non è così. L’ateneo ritiene di avere adempiuto al versamento e agli obblighi dovuti. Per tale ragione, l’Università ha presentato i propri ricorsi per il tramite dell’Avvocatura distrettuale dello Stato di Messina, considerando illegittime le contestazioni”, ha fatto sapere l’Università. E ora l’udienza è fissata per l’11 aprile dopo che gli uffici amministrativi tributari comunali hanno respinto l’istanza di annullamento in autotutela.
Saranno i giudici tributari a dover sbrogliare la matassa, tra il mancato obbligo di pagare l’Imu da parte degli istituti formazione e l’omessa dichiarazione che contesta il Comune. Da parte sua, nel mese di dicembre contattato da Tempostretto, l’assessore con delega ai Tributi Roberto Cicala non ha voluto commentare la risposta dell’Università.
