Previsionale 2017: bilancio “fantasma”. E il piano di riequilibrio...

Previsionale 2017: bilancio “fantasma”. E il piano di riequilibrio…

Danila La Torre

Previsionale 2017: bilancio “fantasma”. E il piano di riequilibrio…

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giovedì 02 Febbraio 2017 - 23:37

Il Collegio dei revisori dei conti non ha ancora ricevuto il documento contabile approvato dalla giunta lo scorso 30 dicembre. Dagli Uffici di Palazzo Zanca, trapelano poi pessime notizie sulla manovra finanziaria decennale

«Con questo atto la città di Messina entra nel gruppo delle città virtuose. Approvare gli strumenti di programmazione nei tempi corretti garantisce una efficiente gestione degli enti locali e consente una migliore erogazione dei servizi ai cittadini». Era il 30 dicembre scorso quando la giunta Accorinti annunciava l’approvazione del bilancio di previsione 2017 facendosi immortalare in una foto ricordo in cui sindaco ed assessori (in prima fila c’era anche Luca Eller) “sfoggiavano” sorrisi smaglianti (vedi qui).

Ebbene, un mese dopo quell’annuncio – seguito da innumerevoli dichiarazioni di autocelebrazione – di quel documento contabile non c’è traccia. Non lo ha ancora visto neanche il Collegio dei revisori dei conti, che deve esaminarne i dati per verificare la regolarità contabile e predisporre la relazione tecnica da trasmettere al Consiglio Comunale.

Federico Basile e Giuseppe Zingales hanno ricevuto soltanto la delibera pubblicata sul sito istituzionale del Comune, senza gli allegati obbligatori e senza i documenti necessari per la comparazione dei dati. Dopo cinque settimane e tanta propaganda sull’argomento, il bilancio di previsione 2017 è ad oggi un bilancio fantasma.

L’Organo di revisione ha sollecitato più volte la Ragioneria ad inviare tutta la documentazione contabile, ma le richieste sono cadute nel vuoto. Prima che il previsionale 2017 arrivi in Aula, e il Comune possa essere annoverato tra gli enti realmente virtuosi, passeranno ancora settimane, se non addirittura mesi.

Dagli Uffici di Palazzo Zanca, trapela poi un’altra pessima notizia, che riguarda il piano di riequilibrio. Per il secondo anno consecutivo non sono state rispettate le previsioni contenute nella manovra decennale. Il piano di riequilibrio sarebbe cioè ancora una volta squilibrato e disallineato. Le entrate sono state inferiori a quelle ipotizzate. Dopo l’addio di Eller, la patata bollente passerà adesso nelle mani del neo assessore Giuseppe Cannizzaro, che dovrebbe insediarsi nelle prossime ore.

Come noto, il piano di riequilibrio è ancora all’esame della sottocommissione ministeriale e dovrà poi passare al vaglio della Corte dei Conti. Da Roma si attendono notizie ufficiali per capire quale sarà il destino del Comune. L’ente messinese, infatti, non è mai uscito dallo stato di pre-dissesto ed il millantato risanamento finanziario è una narrazione molto suggestiva ma non corrispondente alla realtà. Se dal Ministero prima o dalla magistratura contabile poi dovesse arrivare la bocciatura della manovra decennale, Palazzo Zanca si ritroverebbe in default in un men che non si dica.

Peraltro, in questo momento ci sono decine di creditori alla finestra di Palazzo Zanca, ansiosi di sapere quando potranno incassare le somme loro dovute e congelate da ben quattro anni. Era l’inizio del 2013, infatti, quando per la prima volta il Consiglio Comunale di allora, durante la reggenza del Commissario Luigi Croce, diede via libera al piano di riequilibrio. Da allora sono trascorsi quattro anni e si sono succedute numerose versioni del piano. L’ultima lo scorso 30 settembre. E su questa è atteso il giudizio della commissione.

Da tre anni a questa parte, il Comune si vede “costretto” ad operare come se la manovra fosse vigente anche se non lo è, cercando di rispettare le misure in essa contenute per dare copertura all’enorme mole di debiti che la giunta Accorinti ha avuto in “eredità” dalle precedenti amministrazioni. Non c’era riuscito lo scorso anno, fu infatti necessario l’intervento “chirurgico “di Eller, che riuscì comunque a scongiurare i tagli ai servizi sociali; e – come abbiamo visto prima – non c’è riuscito neanche quest’ano.

I conti di Palazzo Zanca erano e restano “ballerini”. E la propaganda non è sufficiente a trasformare una zucca in carrozza, ovvero un ente disastrato in un ente risanato.

Danila La Torre

16 commenti

  1. Maria Antonietta Barresi 3 Febbraio 2017 05:55

    Ulteriore dimostrazione dell’inefficienza e dell’incapacità di questa Amministrazione.
    Che ne pensa quella sparuta rapperesentanza di personaggi “non vedenti” che ha messo in scena la farsa della “fiducia contro la sfiducia” davanti a Palazzo Zanca! Vergognoso e patetico.

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  2. Maria Antonietta Barresi 3 Febbraio 2017 05:55

    Ulteriore dimostrazione dell’inefficienza e dell’incapacità di questa Amministrazione.
    Che ne pensa quella sparuta rapperesentanza di personaggi “non vedenti” che ha messo in scena la farsa della “fiducia contro la sfiducia” davanti a Palazzo Zanca! Vergognoso e patetico.

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  3. va bene, ma ora con una bella manifestazione di piazza e un corteo con tanti tanti striscioni metteranno tutti i conti in ordine

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  4. va bene, ma ora con una bella manifestazione di piazza e un corteo con tanti tanti striscioni metteranno tutti i conti in ordine

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  5. buddace:Si aggira per i fondali con la bocca sempre aperta, sempre in cerca di cibo e in grado di inghiottire tutto. E’ proprio per queste caratteristiche che si attribuisce al cittadino Messinese l’appellativo di “buddace” poiché identificato come persona credulona, che parla in maniera arrogante senza accompagnare i fatti alle parole.

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  6. buddace:Si aggira per i fondali con la bocca sempre aperta, sempre in cerca di cibo e in grado di inghiottire tutto. E’ proprio per queste caratteristiche che si attribuisce al cittadino Messinese l’appellativo di “buddace” poiché identificato come persona credulona, che parla in maniera arrogante senza accompagnare i fatti alle parole.

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  7. Il PLURIENNALE 2017-2019 è lo scoglio abbandonato da ELLER, non ripeto il lungo elenco dei documenti contabili da allegare, ricordo solo il RIACCERTAMENTO dei RESIDUI e il calcolo del conseguente FONDO CREDITI di DUBBIA ESIGIBILITÀ. A dire il vero tutti i sindaci sono in difficoltà, compreso il “campione” del PD sindaco di Milano, in ritardo rispetto alla tradizione di quel grande Comune, l’unica a deliberarlo in anticipo, rispetto al 31 marzo, è la tanta vituperata VIRGINIA RAGGI. Non sono facili da digerire per le BUROCRAZIE COMUNALI la contabilità armonizzata e i nuovi principi contabili, oramai pienamente a regime, basta leggere la relazione del commissario di Roma, Paolo Tronca, sui ritardi culturali della BUROCRAZIA di quella città.

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  8. Il PLURIENNALE 2017-2019 è lo scoglio abbandonato da ELLER, non ripeto il lungo elenco dei documenti contabili da allegare, ricordo solo il RIACCERTAMENTO dei RESIDUI e il calcolo del conseguente FONDO CREDITI di DUBBIA ESIGIBILITÀ. A dire il vero tutti i sindaci sono in difficoltà, compreso il “campione” del PD sindaco di Milano, in ritardo rispetto alla tradizione di quel grande Comune, l’unica a deliberarlo in anticipo, rispetto al 31 marzo, è la tanta vituperata VIRGINIA RAGGI. Non sono facili da digerire per le BUROCRAZIE COMUNALI la contabilità armonizzata e i nuovi principi contabili, oramai pienamente a regime, basta leggere la relazione del commissario di Roma, Paolo Tronca, sui ritardi culturali della BUROCRAZIA di quella città.

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  9. Probabilmente dovremo attendere ancora qualche tempo prima che la realtà della situazione si palesi compiutamente. Dispiace che soprattutto i sindacati non abbiano compreso il cambiamento in atto nel mondo e che l’amministrazione non abbia affrontato con concretezza e pragmatismo i problemi di base che generano squilibri economici, la situazione andava chiarita subito, le dilazioni temporali che sono state concesse non hanno purtroppo prodotto piani di riequilibrio realmente applicabili e condivisi. Si è solo perso tempo e si sono creati ulteriori buchi a partire dalle partecipate, dal continuo incremento degli interessi sui debiti, da assunzioni! Un patto di fine legislatura è difficile immaginarlo sulle sabbie mobili dell’insufficienza.

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  10. Probabilmente dovremo attendere ancora qualche tempo prima che la realtà della situazione si palesi compiutamente. Dispiace che soprattutto i sindacati non abbiano compreso il cambiamento in atto nel mondo e che l’amministrazione non abbia affrontato con concretezza e pragmatismo i problemi di base che generano squilibri economici, la situazione andava chiarita subito, le dilazioni temporali che sono state concesse non hanno purtroppo prodotto piani di riequilibrio realmente applicabili e condivisi. Si è solo perso tempo e si sono creati ulteriori buchi a partire dalle partecipate, dal continuo incremento degli interessi sui debiti, da assunzioni! Un patto di fine legislatura è difficile immaginarlo sulle sabbie mobili dell’insufficienza.

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  11. DALL’ARTICOLO DELLA D.SA DANILA LA TORRE (VERA LAUREATA NON COME UNA CERTA MINISTRA), SI RILEVA CHE MESSINA NE’ PIU’ E NE’ MENO E’ COME ROMA. PERO’ DI PERICOLO E’ VICINA ALLE RIVE DELLO STRETTO, OVVERO SI POTREBBE BUTTARE NEI GUAI FINO AL COLLO ED AFFOGARE. L’ARTICOLO E’ PERFETTO, SCRITTO BENE CON I CARISMI DI UNA CRUDA E DOLOROSA VERITA’. MESSINA STA AFFONDANDO, COME GIA’ NEGLI ANNI ’70 SI DICEVA. L’UNICA CERTEZZA DELL’ARTICOLO E’ LA PAROLA FANTASMA. MA A QUESTO C’E’ UN RIMEDIO CHIAMATE MORTADELLA PRODI, IL SIGNORE SI CHE SE NE INTENDE PARAFRASANDO UNA FAMOSISSIMA PUBBLICITA’ DELLO STORICO CAROSELLO. BANDO ALLE MIE PAROLE, CHI RADDRIZZERA’ QUESTA BARACCA? NESSUNO PER QUESTO NESSUNO VOTERA’ CONTRO ACCORINTI PRIMA DELLA FINE DEL SUO MANDATO

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  12. DALL’ARTICOLO DELLA D.SA DANILA LA TORRE (VERA LAUREATA NON COME UNA CERTA MINISTRA), SI RILEVA CHE MESSINA NE’ PIU’ E NE’ MENO E’ COME ROMA. PERO’ DI PERICOLO E’ VICINA ALLE RIVE DELLO STRETTO, OVVERO SI POTREBBE BUTTARE NEI GUAI FINO AL COLLO ED AFFOGARE. L’ARTICOLO E’ PERFETTO, SCRITTO BENE CON I CARISMI DI UNA CRUDA E DOLOROSA VERITA’. MESSINA STA AFFONDANDO, COME GIA’ NEGLI ANNI ’70 SI DICEVA. L’UNICA CERTEZZA DELL’ARTICOLO E’ LA PAROLA FANTASMA. MA A QUESTO C’E’ UN RIMEDIO CHIAMATE MORTADELLA PRODI, IL SIGNORE SI CHE SE NE INTENDE PARAFRASANDO UNA FAMOSISSIMA PUBBLICITA’ DELLO STORICO CAROSELLO. BANDO ALLE MIE PAROLE, CHI RADDRIZZERA’ QUESTA BARACCA? NESSUNO PER QUESTO NESSUNO VOTERA’ CONTRO ACCORINTI PRIMA DELLA FINE DEL SUO MANDATO

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  13. SIG. MARIEDIT SALA A MILANO LO CHIAMIAMO SALA MORTURARIA, COME STA RIDUCENDO MILANO, LEI HA SOLO DETTO LA VERITA’. SALA STA FACENDO COME OBAMA PROPAGANDA POLITICA DI TUTTO E DI PIU’. DI CIO’ CHE SI GRIDAVA NELLE BARRICATE STUDENTESCHE O PEGGIO TRA I TERRORISTI. LEI SIG. MARIEDIT CITANDO SALA E LA “BELLA” RAGGI HA COMPLETATO UN QUADRO DISASTROSO DEI SINDACI CD PROGRESSISTI. A MILANO ABBIAMO TUTTO PULIZIA, SANITA’, TRASPORTI E ACQUA FRESCHISSIMA E FORTE, MA CI MANCA LA VERA “DIRIGENZA” E “DILIGENZA” DEL BUON PADRE DI FAMIGLIA DI ANTICHI SINDACI. SINDACI DEL PASSATO PARLO MALE DI ANIASI SINDACO (PSI) O “ANASI” HA INIZIATO A DISTRUGGERE MILANO. COMANDANTE DI PARTIGIANI VAL D’OSSOLA TRADITORE DEI SUOI CAPI I FRATELLI DI DIO DANDOLI AI NAZISTI

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  14. SIG. MARIEDIT SALA A MILANO LO CHIAMIAMO SALA MORTURARIA, COME STA RIDUCENDO MILANO, LEI HA SOLO DETTO LA VERITA’. SALA STA FACENDO COME OBAMA PROPAGANDA POLITICA DI TUTTO E DI PIU’. DI CIO’ CHE SI GRIDAVA NELLE BARRICATE STUDENTESCHE O PEGGIO TRA I TERRORISTI. LEI SIG. MARIEDIT CITANDO SALA E LA “BELLA” RAGGI HA COMPLETATO UN QUADRO DISASTROSO DEI SINDACI CD PROGRESSISTI. A MILANO ABBIAMO TUTTO PULIZIA, SANITA’, TRASPORTI E ACQUA FRESCHISSIMA E FORTE, MA CI MANCA LA VERA “DIRIGENZA” E “DILIGENZA” DEL BUON PADRE DI FAMIGLIA DI ANTICHI SINDACI. SINDACI DEL PASSATO PARLO MALE DI ANIASI SINDACO (PSI) O “ANASI” HA INIZIATO A DISTRUGGERE MILANO. COMANDANTE DI PARTIGIANI VAL D’OSSOLA TRADITORE DEI SUOI CAPI I FRATELLI DI DIO DANDOLI AI NAZISTI

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  15. SoloPerTeMessina 3 Febbraio 2017 17:25

    Nessuno dice che il fallimento del comune è dietro l’angol?
    E’ già partito e sta per arrivare: che l’ortolano si prepari !

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  16. SoloPerTeMessina 3 Febbraio 2017 17:25

    Nessuno dice che il fallimento del comune è dietro l’angol?
    E’ già partito e sta per arrivare: che l’ortolano si prepari !

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