Come in era Buzzanca: gli scarsi trasferimenti a Messinambiente che diventano debito “strutturale"

Come in era Buzzanca: gli scarsi trasferimenti a Messinambiente che diventano debito “strutturale”

Danila La Torre

Come in era Buzzanca: gli scarsi trasferimenti a Messinambiente che diventano debito “strutturale”

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mercoledì 22 Aprile 2015 - 22:09

Le discrasie contabili che hanno caratterizzato i vecchi bilanci comunali non sono state sanate ed ancora oggi esiste un gap evidente tra quanto Messinambiente costa realmente ogni mese e quanto il Comune trasferisce alla sua società. A denunciare l’anomalia è il commissario liquidatore Ciacci

Un nuovo commissario liquidatore, che nei comunicati si autodefinisce amministratore; una sfilza di nuovi consulenti esterni arrivati da oltre lo Stretto; un’opera di maquillage all’immagine per sottolineare la distanza con quelli che c’erano prima, da cui hanno ereditato enormi problemi; e qualche frutto raccolto anche grazie alla semina dei vecchi amministratori (vedi porta a porta). Tanto basta alla giunta Accorinti per ripetere continuamente alla città di aver cambiato volto a Messinambiente e di aver avviato un percorso virtuoso.

Ciò che l’amministrazione Accorinti però non dice è che nulla è cambiato nei rapporti economici tra il Comune e la sua partecipata. Le discrasie contabili che hanno caratterizzato i bilanci dell’era Buzzanca – che come noto sono oggetto di inchiesta da parte della magistratura, anche in relazione ai rapporti tra l’ente e le sue partecipate – non sono mai state sanate dall’amministrazione Accorinti. Esisteva in passato ed esiste ancora oggi un gap evidente tra quanto Messinambiente costa realmente ogni mese e quanto il Comune trasferisce alla sua società. Da via Dogali vorrebbero almeno 2,8 milioni di euro al mese, mentre Palazzo Zanca trasferisce 2,3 milioni di euro.

A segnalare l’anomalia, dannosa sia per il funzionamento di Messinambiente che per le casse comunali, non è qualche consigliere di opposizione, ma lo stesso commissario liquidatore di Messinambiente, Alessio Ciacci.

«Uno dei problemi principali è la discrasia esistente tra i costi e i ricavi, cioè quanto messo a disposizione da parte del Comune di Messina. Questa discrasia genera uno “sbilancio” economico che varia dai 300mila euro ai 400mila euro mensili di deficit ed impatta direttamente sui costi di gestione della società. Lo squilibrio è tale che non è direttamente riassorbibile tramite normali operazioni di risparmio dei costi aziendali che sono costituiti per circa il 66% da spese di personale, che incide per circa il 70 % sui ricavi e quindi l’unica possibilità di portare equilibrio economico è aumentare i ricavi, cioè le risorse che giungono a Messinambiente oppure ridurre i costi, con le ripercussioni sociali che comporta la riduzione dei costi del personale». Così scrive testualmente Ciacci nella relazione semestrale (marzo-novembre 2014) consegnata all’amministrazione. Si tratta di un documento ufficiale in cui il commissario voluto da questa amministrazione spiega a chiare lettere che i trasferimenti del Comune non sono sufficienti a coprire le spese di gestione della società, con perdite mensili di 300/400mila euro al mese, destinate a tramutarsi alla fine dell’anno in un debito fuori bilancio per il Comune di oltre 4 milioni di euro. Un debito fuori bilancio certamente non imprevedibile ma “strutturale”: in era Accorinti esattamente come in era Buzzanca.

Ed è sempre il commissario liquidatore di Messinambiente a sottolineare, nella sua relazione, che la situazione è cristallizzata e non c’è stata alcuna svolta rispetto a quel passato tante volte criticato dagli attuali amministratori di palazzo Zanca, che hanno spesso rinnegato a parole il modo di gestire la cosa pubblica da parte dei loro predecessori ma, evidentemente, non con le azioni amministrative.

«I corrispettivi riconosciuti dal Comune di Messina – scrive Ciacci – non essendo frutto di un corretto dimensionamento … sono eccessivamente distanti dal poter coprire i costi dei servizi richiesti che, fra l’altro sono aumentati negli anni sia per modifiche territoriali (espansione di centri residenziali soprattutto nella zona nord e centro) sia per i maggiori servizi richiesti (verde, caditoie, ecc…). Tutto ciò ha causato negli anni e continua tuttora a causare un danno economico continuo e crescente alla società, che quindi ha eroso il capitale sociale e per obbligo di legge è stata posta in liquidazione».

L’unica differenza rispetto al passato è che – formalmente dal 1 ottobre 2013, nei fatti solo da qualche mese – non c’è più l’intermediazione dell’Ato3. Il 1 ottobre 2013, la Regione ha, infatti, cancellato gli Ato per spianare la strada alle Srr e, dunque, adesso la piena titolarità della gestione dei rifiuti e del rapporto diretto con il gestore del servizio è tornato nelle mani del Comune. Ma come scrive ancora Ciacci, «Palazzo Zanca ha continuato ad avvalersi dell'Ato3, dei suoi costi e delle sue logiche per determinare le perizie di finanziamento del servizio in modo unilaterale, senza cioè accordarsi con Messinambiente. Così facendo ha di nuovo determinato un danno alla società».

In realtà, il danno economico denunciato dal commissario liquidatore non è solo per Messinambiente, ma anche per il Comune, in quanto unico titolare delle quote della società che si occupa di raccolta rifiuti in città.

Secondo Ciacci, risulta «assolutamente necessario ridisegnare i servizi richiesti…Fino a quel momento la società continuerà irrimediabilmente a portare in negativo il bilancio, continuando a produrre perdita tale da erodere completamente il capitale sociale più le riserve e presentare un deficit di 30 milioni, invece di generare utili o almeno chiudere l’esercizio a zero (costi = ricavi)».

Dal prossimo 30 giugno – secondo le intenzioni della giunta, messe nere su bianco in una recente delibera – la società di via Dogali scomparirà, facendo “emigrare” personale e servizi all’Amam, in attesa della costituzione della Multiservizi. Resterà sul groppone del Comune il fardello dei debiti: molti dei quali prodotti in passato (32 milioni di euro quelli iscritti nel piano di riequilibrio), altri in corso di formazione. Proprio sotto il naso degli attuali amministratori.

Danila La Torre

26 commenti

  1. e c’era bisogno di un “liquidatore”, pagato a peso d’oro,con tanto di altri “consulenti” esterni, se l’unico problema è che ci vogliono più soldi da parte del comune? E lui allora che è venuto a fare? Siamo alle barzellette!!!!!!

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  2. e c’era bisogno di un “liquidatore”, pagato a peso d’oro,con tanto di altri “consulenti” esterni, se l’unico problema è che ci vogliono più soldi da parte del comune? E lui allora che è venuto a fare? Siamo alle barzellette!!!!!!

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  3. SIAMO SU SCHERZI A PARTE??????????? NO!FACCIAMO SUL SERIO, SIAMO RITORNATI QUELLICHECERANOPRIMA

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  4. SIAMO SU SCHERZI A PARTE??????????? NO!FACCIAMO SUL SERIO, SIAMO RITORNATI QUELLICHECERANOPRIMA

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  5. Il liquidatore sta riorganizzando servizi e conti della partecipata. Ha risparmiato la dove era possibile farlo come già detto e scritto da TS. Non può fare di più immagino, per via della illicenziabilita’ del personale in esubero.
    Tirate le somme e fatto quanto doveva, ha ribadito quanto già detto diversi mesi fa, ovvero che per la gestione dei rifiuti i soldi stanziati dal comune non bastano. Lo sta facendo in assoluta ed ammirabile indipendenza, perché non è subordinato politicamente a nessuno come invece è spesso stato insinuato.
    I polentoni come spesso indicati con disprezzo da qualche ignorante sono tra i pichi a stare “rivoluzionando” la gestione dei vecchi baracconi tanto cari ai messinesi.Senza riguardi per nessuno.

    Salvatore

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  6. Il liquidatore sta riorganizzando servizi e conti della partecipata. Ha risparmiato la dove era possibile farlo come già detto e scritto da TS. Non può fare di più immagino, per via della illicenziabilita’ del personale in esubero.
    Tirate le somme e fatto quanto doveva, ha ribadito quanto già detto diversi mesi fa, ovvero che per la gestione dei rifiuti i soldi stanziati dal comune non bastano. Lo sta facendo in assoluta ed ammirabile indipendenza, perché non è subordinato politicamente a nessuno come invece è spesso stato insinuato.
    I polentoni come spesso indicati con disprezzo da qualche ignorante sono tra i pichi a stare “rivoluzionando” la gestione dei vecchi baracconi tanto cari ai messinesi.Senza riguardi per nessuno.

    Salvatore

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  7. Qualcuno…. si intuisce, è consulente alla difesa di Ciucci.a quanto ammonta la busta paga???

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  9. Se avesse argomenti competenza e coraggio si sarebbe rivolto onestamente a me chiedendo spiegazioni.
    La verità è che anche adesso mentre le rispondo sbaglio, perché do credito alle sue piccole mediocri insinuazioni.
    Le piace liquidare tutto con i soliti commenti questa volta si da “buddace”.
    Questo le da la garanzia di non dovere andate oltre e di non rispondere se non meschinamente.

    Buona giornata Burrascanu.

    Salvatore

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  10. Se avesse argomenti competenza e coraggio si sarebbe rivolto onestamente a me chiedendo spiegazioni.
    La verità è che anche adesso mentre le rispondo sbaglio, perché do credito alle sue piccole mediocri insinuazioni.
    Le piace liquidare tutto con i soliti commenti questa volta si da “buddace”.
    Questo le da la garanzia di non dovere andate oltre e di non rispondere se non meschinamente.

    Buona giornata Burrascanu.

    Salvatore

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  11. Nessuno c’era prima e nessuno c’è oggi, sono tutti una massa di incompetenti e Ciacci non si capisce se è vivo oppure è stato posto in quella posizione. Tutte le foto sono uguali con stessa postura e stessa espressione. Ma esiste davvero o è solo una figura di cartone in mezzo ad altri inconpetenti?

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  12. Nessuno c’era prima e nessuno c’è oggi, sono tutti una massa di incompetenti e Ciacci non si capisce se è vivo oppure è stato posto in quella posizione. Tutte le foto sono uguali con stessa postura e stessa espressione. Ma esiste davvero o è solo una figura di cartone in mezzo ad altri inconpetenti?

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  13. Avete stancato, le elezioni sono ancora lontane…rilassatevi!

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  14. Avete stancato, le elezioni sono ancora lontane…rilassatevi!

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  15. CODA DI PAGLIA? Veramente non pensavo a vossia ma ad altro buddace dei giorni scorsi. evidentemente lei si è sentito bruciare la coda.Ma guarda la coincidenza non ci pensavo proprio.saluti da michele u babbu

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  16. CODA DI PAGLIA? Veramente non pensavo a vossia ma ad altro buddace dei giorni scorsi. evidentemente lei si è sentito bruciare la coda.Ma guarda la coincidenza non ci pensavo proprio.saluti da michele u babbu

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  17. abbbocato al mercatino non ha venduto i finocchi e si dimentica pure il cordialmente? stia sereno perchè poi viene male nei selfie

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  18. abbbocato al mercatino non ha venduto i finocchi e si dimentica pure il cordialmente? stia sereno perchè poi viene male nei selfie

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  19. No. Uso della ragione.
    Il suo post la contraddice cronologicamente e tematicamente.
    Non è la prima volta che mi da dal prezzolato.
    Se poi scrive testi “ad minchiam” saltando da un post all’altro senza mantenere alcuna relazione logica, allora peggio mi sento.
    Le sue continue insinuazioni, sono una pessima abitudine ed un cattivissimo esempio.

    Cordialmente

    Salvatore

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  20. No. Uso della ragione.
    Il suo post la contraddice cronologicamente e tematicamente.
    Non è la prima volta che mi da dal prezzolato.
    Se poi scrive testi “ad minchiam” saltando da un post all’altro senza mantenere alcuna relazione logica, allora peggio mi sento.
    Le sue continue insinuazioni, sono una pessima abitudine ed un cattivissimo esempio.

    Cordialmente

    Salvatore

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  21. Potrei fare il liquidatore anche io senza nessuna esperienza, tanto mi metterei attorno degli esperti ben pagati che mi dicono cosa fare.Nel frattempo incasserei centinaia di migliaia di euri e mi pagherebbero tutto e anche di più. Voglio sostituire Ciacci subito, tanto con lui o senza è la stessa cosa. Nella cacca eravamo prima e nella cacca siamo adesso, però con molti soldi in meno.

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  22. Potrei fare il liquidatore anche io senza nessuna esperienza, tanto mi metterei attorno degli esperti ben pagati che mi dicono cosa fare.Nel frattempo incasserei centinaia di migliaia di euri e mi pagherebbero tutto e anche di più. Voglio sostituire Ciacci subito, tanto con lui o senza è la stessa cosa. Nella cacca eravamo prima e nella cacca siamo adesso, però con molti soldi in meno.

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  23. Il 70% per LE SPESE DEL PERSONALE!!!!!!!!!!! e col 30% che dovrebbe coprire tutti gli altri costi (carburanti, mezzi, cassonetti ecc) dove dobbiamo andare. Sarei curioso di sapere anche l’indice medio di assenze dal lavoro. Le precedenti amministrazioni, con una selvaggia politica clientelare, hanno fatto assunzioni esuberanti le reali necessità ed ora ne paghiamo le conseguenze.

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  24. Il 70% per LE SPESE DEL PERSONALE!!!!!!!!!!! e col 30% che dovrebbe coprire tutti gli altri costi (carburanti, mezzi, cassonetti ecc) dove dobbiamo andare. Sarei curioso di sapere anche l’indice medio di assenze dal lavoro. Le precedenti amministrazioni, con una selvaggia politica clientelare, hanno fatto assunzioni esuberanti le reali necessità ed ora ne paghiamo le conseguenze.

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  25. HA ragione Stignino.chiudemo ca.salutoni da michele……..

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  26. HA ragione Stignino.chiudemo ca.salutoni da michele……..

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