Comune senza bilanci: cresce l’allarme per le scadenze da rispettare

Comune senza bilanci: cresce l’allarme per le scadenze da rispettare

Danila La Torre

Comune senza bilanci: cresce l’allarme per le scadenze da rispettare

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mercoledì 31 Agosto 2016 - 22:31

Il vice presidente vicario del Consiglio comunale Interdonato chiede lumi in vista della rimodulazione del piano di riequilibrio, il capogruppo di “Felice per Messina” Santalco si dice preoccupato per l’attuale situazione di incertezza e per i ritardi che stanno condizionando l’iter dei documenti contabili

Al Comune di Messina anche il mese di settembre inizia senza bilanci e con una crescente preoccupazione per le sorti finanziarie di Palazzo Zanca.

Il consuntivo 2015 è al vaglio del Collegio dei revisori dei conti, il cui lavoro di verifica contabile si è impantanato per causa di forza maggiore, visto che Federico Basile e Giuseppe Zingales non hanno ricevuto tutta la documentazione prevista per legge: all’appello mancano la nota informativa e i bilanci di Messinanmbiente e Amam; quattro Dipartimenti devono poi ancora aggiornare l’elenco dei debiti fuori bilancio. Per non paralizzare del tutto l’iter, l’Organo di revisione sta effettuando i riscontri con i documenti che ha a disposizione ma è evidente che non potrà completare il proprio lavoro ed emettere parere se prima non avrà visionato ed analizzato tutte le carte. In questa situazione è impossibile prevedere quando il rendiconto 2015 potrà approdare in commissione prima ed in Consiglio comunale poi per la definitiva adozione.

Tutto tace sul fronte del bilancio di previsione 2016, che dovrà essere approvato entro il 30 settembre. A Palazzo Zanca, tutti attendono il rientro a Messina dell’assessore Luca Eller Vainicher dopo qualche settimana di permanenza a Sesto Fiorentino, da dove comunque smentisce le nuove voci che lo vorrebbero in rotta con il sindaco e gli assessori. Prima di partire per la Toscana, l’assessore aveva dato i compiti “per casa” a funzionari e dirigenti e lunedì, quando tornerà in riva allo Stretto, potrà fare il punto della situazione.

Alle porte c’è un’altra scadenza importante, che assomiglia tanto all’ultima chance per l’ente di scongiurare il default: entro il 30 settembre dovrà essere approvata anche la rimodulazione del piano di riequilibrio. Per rispettare i termini imposti dalla legge, già prorogati dal Ministero dal 30 luglio al 30 settembre, l’esecutivo guidato dal sindaco Accorinti dovrà approvare la relativa delibera al massimo entro il 10 settembre per poi passare la palla ai revisori dei conti e ai consiglieri comunali.

In vista della rimodulazione della manovra decennale, su cui l’ultima parola spetterà al Consiglio comunale, il vice presidente vicario Nino Interdonato ha scritto all’assessore Eller, al ragioniere generale Cama e per conoscenza al sindaco e la segretario/direttore generale Le Donne al fine di conoscere i dati sul «monitoraggio aggiornato al I semestre 2016 circa lo stato di attuazione del deliberato Piano di riequilibrio», in modo da poter «avere contezza delle misure poste in essere dall’amministrazione per il rispetto dello stesso ed al fine di poterne valutare gli effetti della rimodulazione». In pratica, il consigliere di Sicilia Futura vuole sapere dall’amministrazione quali risultati sono stati prodotti nei primi due anni di “vigenza” del piano di riequilibrio 2014-2023.

Secondo quanto dichiarato da Eller nelle scorse settimane, il piano ha prodotto sino ad oggi un buco che oscilla tra i 50 e i 100 milioni di euro, a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi fissati dalle misure di risanamento inserite nella manovra finanziaria. Nei prossimi giorni sarà necessario definire con chiarezza l’entità del disequilibrio. Il dato finale sarà fondamentale per la redazione del bilancio di previsione 2016, perché come ha più volte sottolineato l’assessore Eller bilancio 2016 e piano di riequilibrio devono essere perfettamente sovrapponibili.

La situazione di incertezza e l’eccessiva dilatazione dei tempi di approvazione dei documenti contabili preoccupa, e non poco, il capogruppo di “Felice per Messina”, Peppuccio Santalco: «Come si potranno approvare entro il 30 settembre previsionale 2016 e rimodulazione del Piano di riequilibrio?», si chiede allarmato, consapevole del tour de force che il Comune dovrà intraprendere da oggi per rispettare tutte le scadenze.

In questi giorni, a Palazzo Zanca si respirava l’atmosfera tranquilla e rilassata tipica del mese di agosto, che induce ad un comportamento “vacanziero” anche quando le vacanze sono finite da un pezzo. Ma adesso è arrivato settembre, che mette tutti inesorabilmente davanti alle proprie responsabilità e ai propri doveri .

Danila La Torre

2 commenti

  1. Si salvi chi può!

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  2. Si salvi chi può!

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