Dal decreto Enti locali novità per la stabilizzazione dei precari, la Fp Cgil detta le mosse

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Dal decreto Enti locali novità per la stabilizzazione dei precari, la Fp Cgil detta le mosse

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venerdì 12 Giugno 2015 - 22:35

L'approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto Enti locali apre alla possibilità di una stabilizzazione dei precari comunali non strettamente vincolata a quelle 11 ore settimanali tanto contestate. Per la Fp Cgil che puntava su questa strategia fin dall'inizio, adesso non c'è più tempo da perdere. Ecco il cronoprogramma del sindacato.

Una chance in più per i precari di Palazzo Zanca. Una chance che apre la strada ad una stabilizzazione meno misera rispetto a quelle 11 ore che l’amministrazione Accorinti aveva inserito nella prima bozza del Piano del Fabbisogno del Personale che ha acceso duri scontri tra le organizzazioni sindacali. Da un lato chi avrebbe accettato anche il compromesso delle 11 ore pur di uscire dal precariato, dall’altro chi ha subito detto no perché sarebbe stato solo un modo per rendere poveri centinaia di lavoratori. A dare battaglia è stata soprattutto la Fp Cgil (VEDI QUI) che ha messo sul tavolo una sua proposta e aveva chiesto al Segretario generale Antonio Le Donne di spalmare nell’arco del triennio la stabilizzazione in modo da poter garantire maggiori ore grazie alla maggiore capacità assunzionale disponibile. Le Donne aveva colto le richieste di una parte del sindacato, elaborando una nuova proposta subordinata all’approvazione del Decreto Enti Locali da parte del Consiglio dei Ministri. E adesso che il decreto passato ci sono delle novità in vista per i precari di Palazzo Zanca.

“Abbiamo fatto bene a non cedere alle pressioni, alle provocazioni e al terrorismo messo in campo da alcune organizzazioni sindacali che avevano già chiuso l'accordo con l'amministrazione Accorinti per la stabilizzazione dei precari a 11 ore settimanali. Adesso non ci sono più scuse o alibi” dice la segretaria Clara Crocè accogliendo il decreto che, tra le tante cose, prevede “l'utilizzo dei residui ancora disponibili delle quote percentuali delle facoltà assunzionali riferite al triennio precedente". E ancora lo stesso decreto indica anche la strada per la mobilità dei dipendenti delle ex Province, stabilendo che “per le Regioni a statuto speciale e per le province autonome di Trento e Bolzano le disposizioni relative alla ricollocazione del personale in mobilità delle ex province non trovano applicazione fino alla entrata in vigore della legge regionali di attuazione della legge statale 7 aprile 2014”.

Per la Fp Cgil adesso è necessario adottare al più presto possibile la delibera di proroga dei contratti e approvare il piano di stabilizzazione che possa portare all'assunzione dei precari con il maggiore numero delle ore possibile entro il mese di giugno. “Diversamente siamo pronti a una dare vita a una dura mobilitazione del personale precario nel caso in cui l'Amministrazione Comunale e i dirigenti dovessero perdere ulteriore tempo” commenta Clara Crocè che indica un cronoprogramma da seguire che prevede innanzitutto l’adozione da parte della giunta municipale e successiva approvazione da parte della competente Commissione del Ministero dell’interno della delibera di approvazione della programmazione triennale del piano del fabbisogno finanziario per le assunzioni entro giugno 2015. Poi indica di prevedere nel piano del fabbisogno finanziario l’utilizzo dello spazio assunzionale relativo agli anni 2016 e 2017. Il terzo step è l’adozione della delibera di proroga di tutti i contratti dei precari fino al 2016 entro il mese di giugno 2015. E ancora l’approvazione dei bandi di concorso per il reclutamento dei precari e le relative graduatorie entro il mese di ottobre 2015 e l’assunzione di una quota del personale contrattista entro il 31 dicembre 2015 lasciando la rimanente parte negli anni 2016 e 2017.

F.St.

8 commenti

  1. Meglio sarebbe mandarli a casa, al limite stabilizzazione ad 1 ora al mese.
    George

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  2. Meglio sarebbe mandarli a casa, al limite stabilizzazione ad 1 ora al mese.
    George

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  3. non si fa quello che dici tu GEORGE.
    non conti un xxxxxxxxxx che di firma.

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  4. non si fa quello che dici tu GEORGE.
    non conti un xxxxxxxxxx che di firma.

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  5. Stai serena, tanto andrete a casa.
    Intanto, cercati un vero lavoro.
    Essere mantenuti non lo è.
    George

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  6. Stai serena, tanto andrete a casa.
    Intanto, cercati un vero lavoro.
    Essere mantenuti non lo è.
    George

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  7. Caro George, forse il tuo desiderio di mandarci a casa e dovuto al fatto che giri per i corridoi del Palazzo, chiedendo a destra e a manca un posto per TE. Guarda che il nostro è un vero lavoro e lo sappiamo fare anche bene, inoltre dopo 26 anni nella PA come precari, e un diritto sacro santo quello di essere stabilizzati a TI.

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  8. Caro George, forse il tuo desiderio di mandarci a casa e dovuto al fatto che giri per i corridoi del Palazzo, chiedendo a destra e a manca un posto per TE. Guarda che il nostro è un vero lavoro e lo sappiamo fare anche bene, inoltre dopo 26 anni nella PA come precari, e un diritto sacro santo quello di essere stabilizzati a TI.

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