Reset tira fuori il progetto per l'Atm: "Hanno usato il nostro lavoro, ma per noi porte chiuse"

Reset tira fuori il progetto per l’Atm: “Hanno usato il nostro lavoro, ma per noi porte chiuse”

Francesca Stornante

Reset tira fuori il progetto per l’Atm: “Hanno usato il nostro lavoro, ma per noi porte chiuse”

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sabato 05 Luglio 2014 - 23:10

Reset aveva consegnato nelle mani un piano per rilanciare l'Atm, ma ad un certo punto è arrivato il divorzio dall'amminstrazione Accorinti. Tinaglia e il gruppo di lavoro hanno illustrato quel progetto che in un primo momento era stato anche discusso e condiviso per poi non trovare seguito.

Sciolta l’alleanza, Reset mette i puntini sulle “i”. E’ durato poco l’idillio tra il movimento che aveva candidato sindaco Alessandro Tinaglia e l’amministrazione comunale di Renato Accorinti. Fallito il “Patto per la città”, adesso Reset tira fuori il lavoro di questi mesi per dimostrare che erano stati fatti dei progetti, che in qualche momento le idee sono state discusse insieme e condivise, ma che ad un certo punto non si è più trovata l’intesa. Così Tinaglia mostra le carte e ha illustrato il progetto che Reset aveva messo a punto per rilanciare l’Atm. “Lo abbiamo presentato all’amministrazione e all’Atm, è stato oggetto di numerosi incontri, lo abbiamo messo nelle loro mani e lo hanno usato per definire il piano decennale (vedi articolo correlato) che ridefinisce costi e spesa dell’azienda trasporti. Quei numeri sono i nostri, sono frutto di uno studio dettagliato che noi abbiamo portato avanti. Oggi lo abbiamo tirato fuori non solo per dimostrare di chi era il lavoro ma soprattutto per mettere in guardia la città e il consiglio comunale del fatto che ormai anche quel progetto è superato e che le previsioni di costi e ricavi non possono più essere quelli enunciati in tabella (in realtà due tabelle, una di Reset e una del Dipartimento Viabilità, esattamente uguali) perché si doveva iniziare a lavorare in quella prospettiva già dai primi di giugno, mentre ad oggi non ci sono neanche i bus necessari per rivedere il servizio secondo quel progetto”. Tinaglia spiega ch “Free_Messina”, così è stato ribattezzato, è un progetto di cui la città avrebbe potuto fruire già dal prossimo settembre poiché era stato predisposto, di concerto con l’amministrazione ed i vertici dell’Atm, l’acquisto di 30 bus usati che insieme ai meno vetusti del “parco macchine” attuale avrebbero garantito il numero necessario di 60 bus, ma i fondi che l’amministrazione avrebbe dovuto utilizzare non sono però arrivati.

Ma vediamo nel dettaglio questo progetto realizzato dal gruppo di lavoro costituito da Giacomo Guglielmo, Antonino Arnao, Luigi Ieni, Renato Pagliaro, Alessandro Tinaglia e redatto con il contributo tecnico e la collaborazione dei sindacati Orsa, Cgil, Cisl, Uil, Ugl. Primo passo: riorganizzazione dei percorsi dei bus della città attraverso un sistema di 23 linee – 19 bus e 4 minibus tipo “Pollicino” capaci di ridurre fino ad un quarto i tempi di attesa degli utenti, soprattutto in periferia e nei villaggi, portare la frequenza delle nuove linee da un minino di 9 minuti (tranvia) fino ad un massimo di 38 minuti, elevare i km/anno dei bus dai 2,65 milioni del 2013 ai 3,15 milioni del 2014 fino ai 4,6 milioni dal 2015 in poi e di conseguenza garantire un rimborso regionale superiore (pari a quasi 11,7 milioni euro/anno a partire dal 2015), un aumento delle entrate dei biglietti (para a 6 milioni di euro/anno a partire dal 2015), oltre che un significativo miglioramento del servizio.

Per fare ciò, spiega Reset, sarà necessario mettere in servizio, al netto delle riserve, 46 bus, 4 minibus tipo "pollicino" e 7 vetture di tram, con inevitabili costi da sostenere. Fondatali per il gruppo di lavoro avviare una serie di iniziative, a cominciare da una campagna di comunicazione per informare i cittadini delle nuove linee e dei nuovi percorsi. “A tale campagna immaginiamo di associare un periodo di due mesi nei quali tram e bus saranno gratuiti per tutti. Ciò allo scopo di rendere gli utenti parte attiva dell'esperimento e limitare gli inevitabili disagi derivanti dal cambio delle linee e dallo spostamento delle fermate”.

Il progetto ha un orizzonte temporale pari a quello del Piano decennale di riequilibrio con i seguenti risultati: risanamento dell'Atm e suo rilancio, servizio finalmente efficiente ed efficace, riduzione del costo del Contratto di Servizio tra Atm e Comune con economie pari ad € 55.468.000 già inseriti dalla Giunta Municipale all’interno del Piano decennale di Riequilibrio.

Reset analizza anche i “punti di debolezza” della proposta e chiarisce come lo stress cui verranno sottoposti i mezzi in dotazione ad Atm, compresi quelli che arriveranno da Torino, vista la loro vetustà, sarà enorme. Basti pensare, a titolo esemplificativo, che gli oltre 4,6 milioni di km previsti dal Free_Messina andranno percorsi con 60 bus (50 bus in esercizio più le riserve). Ciò significa una media di poco più di 75.000 km/anno per bus, quando normalmente un bus nuovo, e non è evidentemente il nostro caso, percorre in media tra 50.0000 e 60.000 km/anno. “Per tale ragione, al fine di rinnovare progressivamente il parco degli automezzi dell’azienda abbiamo previsto una serie di investimenti nel 2014, nel 2018 e nel 2021 in modo da poter garantire la riuscita di quanto previsto in progetto. E’ evidente che gli importi degli investimenti previsti andrebbero aumentati ma i numeri proposti sono frutto di un ragionamento globale direttamente collegato al Piano decennale di riequilibrio”.

Altro elemento da valutare con attenzione per Reset è quello relativo al numero di autisti. Il progetto prevede che a regime, a partire da Settembre 2014, vengano impiegati 175 autisti e 28 tranvieri, il totale è pari a 203 autisti e ad oggi ci risulta che in Atm ne siano disponibili al massimo 195 (bus e tram). Sarà dunque necessario rimettere mano alla pianta organica e “formare” il numero di autisti necessario anche in relazione all’età del personale ed ai prossimi pensionamenti.

Free_Messina era nato dunque con l’obiettivo di tramutare la “partecipata” più chiacchierata da punto di debolezza della macchina amministrativa in opportunità capace di dare un contributo determinante per salvare la città dal fallimento, ma oggi per Tinaglia e Reset è naufragata anche questa ultima possibilità. “Come è ormai noto si è scelto di ripartire da zero attraverso un “prestigioso” accordo con l’azienda trasporti di Torino. Un passaggio che segna di fatto il fallimento dell’amministrazione nella gestione di Atm. Non discutiamo le capacità e la competenza del nuovo direttore generale Giovanni Foti , nonostante non crediamo che l’idea di mettere in linea 13 tram sia molto sensata, ma chiunque, per quanto bravo avrà bisogno di altro tempo per studiare, approfondire ed attuare le eventuali soluzioni. Vogliamo sperare che almeno questa volta “l’esterofilismo” dell’amministrazione dia risultati migliori di quanto visto fino ad ora e che il Free_Messina non sia un'altra occasione perduta per la Città che francamente di tempo non è che ne abbia tanto”. Reset non le manda dunque a dire e contesta a muso duro l’amministrazione e le sue scelte. Di certo c’è che, leggendo tabelle e documenti, i numeri messi nei progetti del Comune e quelli di Reset sono praticamente uguali. Reset ha detto la sua verità. A questo punto forse anche da Palazzo Zanca potrebbe arrivare qualche chiarimento.

Francesca Stornante

8 commenti

  1. I tecnici municipali dovrebbero dire candidamente: “abbiamo copiato”. Cosa cambierebbe? Nulla.
    Il premio di rendimento lo percepirebbero lo stesso.

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  2. I tecnici municipali dovrebbero dire candidamente: “abbiamo copiato”. Cosa cambierebbe? Nulla.
    Il premio di rendimento lo percepirebbero lo stesso.

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  3. Nicolò D'Agostino 6 Luglio 2014 12:37

    Ma daaai, avete preso 4 voti… +++++++++ che è meglio.

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  4. Nicolò D'Agostino 6 Luglio 2014 12:37

    Ma daaai, avete preso 4 voti… +++++++++ che è meglio.

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  5. L’ultimo autobus l’ho preso a 16 anni,passava ogni mezz’ora o ogni ora e mezza a seconda dei cicli lunari,aspettavi alla fermata ed invecchiavi assieme ad altri condannati.Leggo di un piano che riduce del 25% l’attesa media,aumenta i km percorsi dei mezzi a vantaggio dei fruitori e dei rimborsi regionali,punta a ripianare i debiti ed all’autosostentamento,e noi lettori,invece di entrare nel merito ,affermiamo che l’assenza del consenso(4 voti) equivalga all’assenza di idee pratiche….Nicolò,evidentemente appoggi un piano migliore,ce lo spieghi?

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  6. L’ultimo autobus l’ho preso a 16 anni,passava ogni mezz’ora o ogni ora e mezza a seconda dei cicli lunari,aspettavi alla fermata ed invecchiavi assieme ad altri condannati.Leggo di un piano che riduce del 25% l’attesa media,aumenta i km percorsi dei mezzi a vantaggio dei fruitori e dei rimborsi regionali,punta a ripianare i debiti ed all’autosostentamento,e noi lettori,invece di entrare nel merito ,affermiamo che l’assenza del consenso(4 voti) equivalga all’assenza di idee pratiche….Nicolò,evidentemente appoggi un piano migliore,ce lo spieghi?

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  7. mah… il piano riassunto nell’articolo mi sembra avere dei punti “bui”. ma ovviamente andrebbe letto tutto con attenzione per potere fare delle valutazioni serene.
    immagino che se l’amministrazione ha accantonato il progetto lo ha giudicato non realizzabile, ma ciò non vuol dire che la giunta abbia fatto bene.

    sulla questione della paternità delle idee sarei un pochino cauto. nel momento in cui offro collaborazione, non devo aspettarmi nulla in cambio.

    io trovo che collaborare con questa amministrazione sia profondamente sbagliato, perché è evidente – dopo un anno – che si tratta di persone che hanno una idea abbastanza originale nel valorizzare le professionalità e il lavoro delle persone. credono che la maggioranza delle persone devono collaborare aiutare lavorare a titolo gratuito e poi alcuni “eletti” meritano invece stipendi e gratificazioni di vario genere…

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  8. mah… il piano riassunto nell’articolo mi sembra avere dei punti “bui”. ma ovviamente andrebbe letto tutto con attenzione per potere fare delle valutazioni serene.
    immagino che se l’amministrazione ha accantonato il progetto lo ha giudicato non realizzabile, ma ciò non vuol dire che la giunta abbia fatto bene.

    sulla questione della paternità delle idee sarei un pochino cauto. nel momento in cui offro collaborazione, non devo aspettarmi nulla in cambio.

    io trovo che collaborare con questa amministrazione sia profondamente sbagliato, perché è evidente – dopo un anno – che si tratta di persone che hanno una idea abbastanza originale nel valorizzare le professionalità e il lavoro delle persone. credono che la maggioranza delle persone devono collaborare aiutare lavorare a titolo gratuito e poi alcuni “eletti” meritano invece stipendi e gratificazioni di vario genere…

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