In programma una campagna di comunicazione, incontri e corsi, appuntamenti per ascolto e psicoterapia e gruppi di “auto aiuto”. Lunedì appuntamento nella sede della Caritas Diocesana
Entra nel vivo la terza annualità del progetto “Game over” contro i rischi del gioco d’azzardo patologico, progetto con il quale la Caritas Diocesana di Messina Lipari S. Lucia del Mela è diventata partner del coordinamento messinese del movimento nazionale “Mettiamoci in gioco”, insieme con Associazione Lelat, Cnca Regionale, Cisl, Associazione Giovani Cisl, Cooperativa sociale “S. Maria della Strada”, Cesv, Caritas, Centro di Solidarietà “Faro”, Associazione “Vinciamo il Gioco”, Associazione “Trecentosessantagradi Onlus”, Coop. Soc. Lelat2000, ASP Dipartimento Dipendenze Patologiche, Associazione “Zaleuco”, Siulp, Aies, Fondazione Antiusura “Padre Pino Puglisi”, Cgil, Presidio Libera a Messina, Lam, Osservatorio Minori “Lucia Natoli”, Auser Provinciale Messina, Centro Islamico Messinese, Studio Horus. Tanti nomi e tante anime per dire insieme “no” alla dipendenza da slot machine e tavoli verdi, roulette e scommesse on line, ma, soprattutto, per dire “sì” all’affiancamento e al sostegno di coloro che dell’azzardo sono diventate vittime, sia sul piano psicologico che su quello economico.
La presentazione alla stampa e alla città del programma di iniziative che prenderà il via in questi giorni per proseguire lungo tutto il 2016 si terrà lunedì 21 alle ore 10:30 nella sede della Caritas Diocesana. Interverranno: la coordinatrice del gruppo “Mettiamoci in gioco”, Daniela Milano, il direttore della Caritas Diocesana, don Giuseppe Brancato, la responsabile diocesana centri d’ascolto Chiara Pistorino, il responsabile diocesano Osservatorio delle povertà e delle risorse Enrico Pistorino, Annamaria Garufi della Lelat, Mimmo Incorvaia della Faro.
Significative le novità in programma: “firmata” dal Gruppo messinese “Mettiamoci in gioco” e cofinanziata con i fondi 8×1000 a disposizione della Caritas Diocesana, partirà infatti da qui a poco una specifica campagna di comunicazione, composta da manifesti che campeggeranno in un centinaio di postazioni scelte per la durata di un intero mese. In parallelo alla campagna di comunicazione, proseguiranno le attività di ascolto, presa in carico e sostegno in particolare diretto ai giocatori con un appuntamento settimanale curato da un professionista che si svolgerà nella sede della Caritas Diocesana, via Emilia 19. E mentre proseguiranno i percorsi personalizzati di cura presso gli studi specialistici coinvolti, si avvieranno, in collaborazione con la Lelat, due gruppi di auto aiuto, dedicati rispettivamente ai giocatori e alle loro famiglie. La Caritas Diocesana con la collaborazione della Comunità Faro avvierà inoltre percorsi formativi e di prevenzione presso tre istituti superiori della città e della provincia (Messina, Milazzo e Santa Teresa di Riva).
