Presenti anche il presidente della I Circoscrizione Vincenzo Messina che ha consegnato al sacerdote una busta con i fondi raccolti tra dipendenti e consiglieri. Grande risposta anche dall’Ars.

E’ stata una notte silenziosa, illuminata solo dal passo incessante di centinaia di candele, fiaccole che hanno danzato unite urlando in coro “non ci fermiamo, avete distrutto tutto, ma non ci fermiamo”. A distanza di quattro giorni dall’incendio doloso che ha distrutto l’intero cortiletto dell’oratorio della Chiesa di Galati Marina, la solidarietà e la forza sono sfociate in una lunga fiaccolata per le vie del paese.

In testa a tutti, col suo consueto avanzare determinato, c’era Padre Orazio Siani. E’ lui il punto di riferimento dell’intera comunità, a cui indirettamente è stato rivolto il vile atto intimidatorio. Si celava un avvertimento pesante dietro quelle fiamme, e nulla è stato risparmiato, neanche il tendone rosso, neanche i giochi per bambini. Forse un modo per dire “stai facendo troppo, fermati” a quel sacerdote che, in soli sei mesi, è riuscito a creare un luogo in cui giovani e bambini possono trovare un’alternativa alla vita di strada, al disagio adolescenziale.

Attorno a quel tendone rosso ruotavano le speranze di 220 ragazzi, tutti quelli che stasera hanno tenuto in mano una fiaccola. Bambini, tantissimi bambini. Nei loro volti c’era tutto, qualcuno di loro ha raccontato “non abbiamo paura, è come ha detto padre Siani, ricostruiremo ogni cosa”. C’erano Alberto, Paolo, Giuseppe, c’era un intero paese stretto attorno al suo sacerdote. C’erano i messaggi di solidarietà di associazioni e politici, di semplici cittadini che hanno sentito l’esigenza di stare vicino a Galati Marina anche solo scrivendo un post sulla bacheca di Padre Orazio. Si sono rimboccati tutti le maniche per fare qualcosa, per dimostrare che non ci si ferma di fronte ad un atto vile e senza volto.

Il Presidente della I Circoscrizione, Vincenzo Messina, ha consegnato una busta con dentro una piccola raccolta fondi fatta tra i dipendenti e i consiglieri della sua circoscrizione. “E’ solo un segno – ha spiegato – per dire che ci siamo sempre stati, che ci siamo e che adesso ci saremo ancor di più. I cittadini hanno già aiutato a ripulire, a togliere quei pezzi bruciati dal cortiletto. Adesso dobbiamo ricostruire insieme”. L’Amam, attraverso il suo presidente Alessandro Anastasi, si è già messo a disposizione per aiutare a ricostruire. E massima solidarietà anche da parte della Regione Sicilia e del Comune di Messina. Tra le tante fiaccole, questa sera brillavano anche quella del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, e dell'assessore comunale Filippo Cucinotta.

Veronica Crocitti