Coronavirus, 400 miliardi per i prestiti e stop ai pagamenti al fisco. Ecco il decreto imprese

Coronavirus, 400 miliardi per i prestiti e stop ai pagamenti al fisco. Ecco il decreto imprese

Redazione

Coronavirus, 400 miliardi per i prestiti e stop ai pagamenti al fisco. Ecco il decreto imprese

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martedì 07 Aprile 2020 - 10:19

Intesa raggiunta nella maggioranza. Nel pacchetto liquidità misure in grado di mobilitare risorse per 750 miliardi. Il ruolo della Cdp e le sospensione delle tasse e dei contribuiti per due mesi

Intesa raggiunta nella maggioranza, dopo un lungo braccio di ferro, sul pacchetto di liquidità alle imprese che sarà in grado di mobilitare risorse per 750 miliardi di euro, oltre 400 in più – 200 miliardi per il mercato interno e 200 miliardi per l’export – rispetto ai 350 miliardi già previsti nel decreto cura Italia.

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto credito che contiene, tra l’altro, anche misure per la sospensione delle tasse e dei contributi per aprile e maggio, gli sgravi per le mascherine e i dispositivi di protezione, lo stop ai termini delle agevolazioni prima casa e il rafforzamento del golden power per difendere gli asset nazionali. “Una potenza di fuoco”, l’ha definita il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, al termine del “resto raccoglieremo i frutti di questi nostri sacrifici” e “quando sarà tutto superato ci sarà una nuova primavera per l’Italia”.

Potenziato il Fondo di garanzia centrale per i prestiti alle pmi e Sace potrà concedere a grandi e medie imprese garanzie fino al 31 dicembre su prestiti fino a 200 miliardi di euro, di cui almeno 30 miliardi per le pmi ma rimarrà in Cassa depositi e prestiti. Mentre la direzione e il coordinamento passeranno al Mef. La garanzia Sace, ha assicurato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, “sarà operativa in pochi giorni” grazie a una task force con il sistema bancario già in campo, e nel decreto di aprile ci saranno “30 miliardi a sostegno di queste garanzie”.

E proprio sul ruolo della società controllata da Cdp, specializzata nel sostegno alle imprese per la crescita nel mercato globale, si è consumato lo scontro nella maggioranza con il Pd che spingeva per riportare Sace sotto l’ombrello del Mef e i Cinque Stelle decisi a non svuotare la Cassa depositi e prestiti di competenze. E a non depotenziare il ruolo della Farnesina, considerando che Sace si occupa proprio di export. Alla fine il compromesso è stato raggiunto: Sace resterà sotto il controllo di Cassa ma potrà concedere garanzie e il coordinamento dell’operazione sarà in capo al Tesoro. Allo stesso tempo sarà rafforzato il ruolo del ministero degli Esteri grazie al nuovo ruolo di Sace che assicurerà 50 miliardi di garanzie agli esportatori. Queste alcune delle principali misure contenute nel decreto.

DA SACE GARANZIE SU PRESTITI, A COPERTURA FONDO MEF 

Sace potrà concedere fino al 31 dicembre 2020 garanzie a favore delle banche e di altre istituzioni finanziarie nazionali e internazionali per finanziamenti alle imprese, di durata non superiore a sei anni, per un importo complessivo massimo di 200 miliardi di euro, di cui almeno 30 miliardi destinati a supporto di piccole e medie imprese. A copertura di tali garanzie viene istituto un fondo al Mef con una dotazione iniziale di 1 miliardo per il 2020.

SACE RESTA SOTTO CDP MA COORDINAMENTO 

AL Mef Sace resterà sotto il controllo di Cdp ma il coordinamento e la direzione saranno in capo al ministero dell’Economia.

GARANZA SU PRESTITI FINO AL 100% PER PMI, 90% GRANDI IMPRESE  

Previste garanzie fino al 90% per tutte le imprese, potranno arrivare al 25% del fatturato o al doppio del costo del personale. Per le pmi la garanzia pubblica sui prestiti è fino al 100% ed è estesa anche alle mid cap e ai professionisti. Prestiti automatici con garanzia al 100% fino a 25 mila euro senza vincoli e alcuna valutazione del merito di credito. Per i prestiti fino a 800.000 euro la garanzia è al 100% (di cui 90% Stato e 10% confidi) mentre scende al 90% per i finanziamenti fino a 5 milioni di euro.

STOP AI DIVIDENDI PER LE IMPRESE  

Tra le condizioni per accedere ai prestiti con garanzia Sace quella di non poter erogare dividendi.

SGRAVI PER SPESE MASCHERINE E DISINFETTANTI 

Il credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro viene esteso anche all’acquisto di dispositivi di protezione individuale (quali, ad esempio, mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari), all’acquisto e all’installazione di altri dispositivi di sicurezza per proteggere i lavoratori o per garantire la distanza di sicurezza interpersonale (quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi).

SOSPESI TERMINI AGEVOLAZIONI PRIMA CASA 

Sospesi fino al 31 dicembre 2020 i termini per le agevolazioni fiscali prima casa che torneranno a decorrere dal prossimo anno. La sospensione riguarda in particolare il termine di 18 mesi dall’acquisto della prima casa, entro il quale il contribuente deve trasferire la residenza nel comune in cui è ubicata l’abitazione e il termine di un anno entro il quale il contribuente che ha ceduto l’immobile acquistato con i benefici prima casa deve procedere all’acquisto di altro immobile da destinare a propria abitazione principale, richiesto per non decadere dal beneficio originaria in caso di cessioni avvenute entro 5 anni dall’acquisto. Inoltre viene sospeso il termine di un anno entro il quale il contribuente che abbia acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale deve vendere l’abitazione ancora in suo possesso e il termine per il riacquisto della prima casa previsto ai fini della fruizione del credito d’imposta.

STOP VERSAMENTI TASSE E CONTRIBUTI PER DUE MESI  

Stop dei versamenti Iva, delle ritenute e dei contributi assistenziali e previdenziali e dei premi di assicurazione obbligatoria sul lavoro dipendente per i mesi di aprile e maggio 2020. La nuova sospensione vale per i soggetti con ricavi o compensi fino a 50 milioni di euro relativi all’annualità precedente solo nel caso in cui si verifichi un calo dei ricavi o compensi non inferiore al 33% nel mese di marzo rispetto a marzo 2019 o nel mese di aprile rispetto ad aprile 2019 rispettivamente per la sospensione dei versamenti dei mesi di aprile e maggio. Per i contribuenti che hanno avuto nell’annualità precedente un ammontare dei ricavi o compensi superiore a 50 milioni di euro la percentuale di calo dei ricavi è invece del 50%. Stop previsto anche per i soggetti che hanno intrapreso l’attività economica dopo il 31 marzo 2019.

QUASI 10 MLD DI VERSAMENTI SOSPESI

​Lo stop dei versamenti fiscali e dei contributi per imprese e professionisti, e delle ritenute dei lavoratori autonomi, per aprile e maggio, arriva a toccare quasi 10 miliardi. Si stima un ammontare di ritenute sospese pari a circa 4,307 miliardi di euro e un ammontare di Iva pari a circa 4,481 miliardi di euro per i due mesi. La stima delle ritenute di acconto non applicate e versate, per i lavoratori autonomi con ammontare di ricavi o compensi non superiore a 400.000 euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso, risulta pari a 462 milioni di euro con riferimento ai ricavi e compensi di aprile 2020 (versamenti a maggio) e pari a 467 milioni di euro con riferimento ai ricavi e compensi di maggio 2020 (versamenti a giugno).

DICHIARAZIONE DEI REDDITI A DISTANZA 

I Caf e i professionisti abilitati potranno gestire “a distanza”, l’attività di assistenza fiscale o di assistenza per la predisposizione del 730 con modalità telematiche acquisendo la delega sottoscritta dal contribuente.

SLITTA AL 30 APRILE INVIO CUD 

Solo per l’anno 2020 slitta al 30 aprile il termine entro il quale i sostituti d’imposta devono consegnare agli interessati le certificazioni uniche relative ai redditi di lavoro dipendente e assimilati e ai redditi di lavoro autonomo. Non si applicano, pertanto, le sanzioni previste nel caso in cui le certificazioni siano trasmesse in via telematica all’Agenzia delle entrate oltre il termine del 31 marzo 2020, purchè l’invio avvenga entro il 30 aprile 2020.

PIU’ FONDI A OSPEDALI COVID PER EMERGENZA 

Più fondi agli ospedali Covid per gestire l’aumento dei costi legato all’emergenza. Le Regioni, in deroga alle norme di spending review, potranno riconoscere una specifica funzione di queste strutture e prevedere maggiorazioni tariffarie legate agli aumenti dei costi del personale e dell’assistenza alberghiera, cui si aggiunge la gestione di pasti individualizzati, monitoraggio e controllo costante di tipo medico e infermieristico, la sanificazione, il maggiore consumo dei dispositivi di protezione, la formazione del personale.

ESENTASSE CESSIONE GRATUITA FARMACI A USO COMPASSIONEVOLE 

La cessione di farmaci nell’ambito di programmi a uso compassionevole sarà esentasse Lo prevede la bozza del nuovo decreto legge anti-Coronavirus sul tavolo del Consiglio dei ministri. In mancanza di farmaci specifici, ai pazienti con Covid-19 vengono somministrati farmaci autorizzati per altre indicazioni terapeutiche nell’ambito di studi clinici oppure farmaci ancora in fase di sperimentazione e che rientrano nei programmi cosiddetti di uso compassionevole.

ACCONTI FISCO SU DATI 2020 

Quest’anno sarà possibile calcolare gli acconti non sulla base dell’anno precedente (il 2019) ma sulla base delle stime del 2020, tenendo quindi conto già dei danni causati dall’emergenza Coronavirus. La norma prevede che non si applichino sanzioni e interessi qualora gli importi degli acconti non siano inferiori all’ottanta per cento del dovuto calcolato per l’anno 2020. Niente sanzioni e interessi anche per chi effettua in ritardo i versamenti che scadevano il 16 marzo, prorogati al 20 marzo, purchè li esegua entro il 16 aprile 2020.

SOSPESI FINO AL 15 MAGGIO PROCEDIMENTI PA PENDENTI 

Sospesi fino al 15 maggio i termini dei procedimenti amministrativi pendenti alla data del 23 febbraio scorso o avviati successivamente.

CERTIFICATI VALIDI FINO AL 30 SETTEMBRE 

Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 31 luglio 2020, conservano la loro validità fino al 30 settembre 2020.

SFRATTI SOSPESI FINO AL 30 GIUGNO 

L’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche a uso non abitativo, è sospesa fino al 30 giugno 2020.

GIUSTIZIA, STOP UDIENZE FINO ALL’11 MAGGIO 

Proroga del rinvio di udienze e sospensione dei termini su tutto il territorio nazionale fino al prossimo 11 maggio. sono esclusi tutti i procedimenti urgenti che si svolgono, in molti casi, da remoto grazie al ricorso alle tecnologie telematiche. (AGI)

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Un commento

  1. uahuahuahuahhhhhh….. praticamente in pasto alle banche e nuovi debiti

    visione sinistra dell’economia… già bastau la finta cassa integrazione prima di Pasqua ..altro debito per gli operai!!

    pinocchietti

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