Coronavirus. De Luca a Musumeci: “Revochi l'ordinanza che permette i Tir in città”

Coronavirus. De Luca a Musumeci: “Revochi l’ordinanza che permette i Tir in città”

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Coronavirus. De Luca a Musumeci: “Revochi l’ordinanza che permette i Tir in città”

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sabato 14 Marzo 2020 - 19:08

Il sindaco: "Per effettuare i controlli previsti dalle sue imposizioni bisogna concentrare tutto sul porto di Tremestieri altro che usare la Rada di San Francesco"

MESSINA – “Il presidente della Regione Musumeci modifichi immediatamente la sua ultima ordinanza in merito alle modalità di traghettamento sullo Stretto di Messina”. A chiederlo è il sindaco Cateno De Luca. “Per effettuare l’attività ed i controlli previsti dalle sue disposizioni – aggiunge il primo cittadino di Messina – bisogna concentrare tutto sul porto di Tremestieri altro che usare la Rada di San Francesco.

Ho provveduto a inviare una nota al presidente Musumeci, al prefetto, al Presidente Mega (che in mattinata aveva fatto la stessa richiesta), alla Capitaneria di porto e alla Protezione civile. Nell’ordinanza numero 5 del 13 marzo del Presidente della Regione siciliana per contenere il contagio da Covid 19, nell’allegato 2 si inserisce tra gli altri provvedimenti un protocollo per messa in sicurezza della continuità del traghettamento dello Stretto di Messina.

Tale protocollo – evidenzia il sindaco – è stato redatto dai vettori che operano nello Stretto di Messina senza alcuna consultazione e condivisione con gli Enti territoriali competenti ed è stato recepito ed adottato da Codesta Presidenza in modo pedissequo ed acritico, senza curarsi di interpellare questa Amministrazione.

L’attuazione del protocollo arrecherebbe dunque gravi conseguenze sia sul piano della congestione veicolare, sia sotto l’aspetto del contenimento del rischio di contagio attesa l’inevitabile conseguenza derivante dall’attraversamento dei Tir nel centro città”.

Viene altresì ricordato che il 10 marzo 2020, in prefettura a Messina si è tenuto un Comitato per l’ordine e la sicurezza, durante il quale si è discusso circa la possibilità di attuare il protocollo per messa in sicurezza della continuità del traghettamento dello Stretto di Messina che era stato trasmesso informalmente dalla Caronte & Tourist con espresso parere negativo circa la sua attuazione per le conseguenze che l’applicazione dello stesso avrebbe determinato all’interno del territorio comunale e soprattutto per l’impossibilità di gestire, in un momento di particolare criticità, un ulteriore problema legato all’attraversamento dei Tir all’interno del centro urbano.

“L’Amministrazione comunale – dice ancora il primo cittadino – con un numero esiguo di agenti di Polizia municipale idonei al servizio operativo territoriale, è impegnata a gestire la concomitante chiusura della carreggiata del viadotto Ritiro con obbligo di uscita di tutto il flusso veicolare dallo svincolo di Giostra con re-immissione in autostrada sempre dal detto svincolo, che comporta la necessità di garantire un presidio costante da parte della Polizia municipale”.

Riserve sul citato protocollo sono state espresse anche dal comandante della Capitaneria di porto di Messina, Gianfranco Rebuffat e dal presidente dell’autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Paolo Mega

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