Coronavirus, la proposta: ridurre la Tari a negozi e attività chiusi per lockdown

Coronavirus, la proposta: ridurre la Tari a negozi e attività chiusi per lockdown

Francesca Stornante

Coronavirus, la proposta: ridurre la Tari a negozi e attività chiusi per lockdown

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venerdì 08 Maggio 2020 - 12:00

Un gruppo di consiglieri comunali chiede al sindaco De Luca di abbassare la tassa rifiuti ad attività e negozi rimasti chiusi per l'emergenza Coronavirus

Ridurre la Tari a tutte le aziende che hanno dovuto chiudere in questi mesi per l’emergenza Coronavirus. Programmare un abbassamento della tassa rifiuti per chi riaprirà ma dovrà limitare le proprie attività per rispettare distanziamento sociale ed evitare assembramenti. Posticipare di qualche mese le rate di pagamento. E’ la proposta di un gruppo di consiglieri comunali per alleggerire dai tributi locali i messinesi in questa emergenza Coronavirus. Una misura che punta ad aiutare aziende e imprese commerciali duramente messe alla prova dopo due mesi di chiusura e una ripresa che ancora è piena di incertezze.

Un gruppo eterogeneo, composto da consiglieri di diversi schieramenti dell’aula, ha scritto al sindaco De Luca, all’assessore Musolino e al presidente di MessinaServizi. A lanciare l’idea Bonfiglio, La Fauci, La Tona, Serra, Interdonato, Pergolizzi, Rizzo, Rotolo, Di Leo, Parisi, Pagano, Cipolla, Giannetto, Bramanti, Scavello, Caruso, Gioveni e Sorbello.

Ridurre la tassa rifiuti

I consiglieri partono da un presupposto: in questo periodo di lockdown le attività commerciali e le aziende che non hanno potuto svolgere la loro attività, non hanno neanche prodotto rifiuti. E questo potrebbe aver determinato un risparmio nei costi di gestione da parte di MessinaServizi. La chiusura totale ha provocato importanti ripercussioni economiche, in un contesto già fortemente in difficoltà anche prima della crisi COVID. Adesso, in vista della graduale riapertura prevista in questa fase 2, considerata anche la difficoltà per tante aziende di poter accedere ai contributi previsti dal Governo, per i consiglieri servono azioni mirate anche sul territorio. Quindi, compatibilmente con l’equilibrio di bilancio dell’azienda, chiedono ridurre l’importo della TARI per l’anno in corso per quelle attività obbligate alla chiusura temporanea.

In particolare i consiglieri propongono che dall’importo complessivo previsto per ciascuna attività imprenditoriale siano decurtati per intero gli importi relativi alle mensilità di totale chiusura e di posporre il pagamento della I rata a ottobre. Per le aziende che riaprendo dovranno attuare misure di distanziamento sociale, limitando e contraendo gli accessi (vedi settore ristorazione, servizi alla persona ed altri) che la tariffa venga opportunamente ridotta.

Chiedono all’amministrazione di verificare il prima possibile queste ipotesi in modo da portare tutto in aula per la valutazione del Consiglio comunale nel più breve tempo possibile.

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