Coronavirus, l'appello dal Nord: "Fateci tornare dai nostri cari, da cittadini liberi"

Coronavirus, l’appello dal Nord: “Fateci tornare dai nostri cari, da cittadini liberi”

Redazione

Coronavirus, l’appello dal Nord: “Fateci tornare dai nostri cari, da cittadini liberi”

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mercoledì 20 Maggio 2020 - 08:41

"Costretta a lasciare la mia terra per lavoro ora non riesco a tornare per stare vicina a mia madre che sta male"

La lettera firmata di una messinese trasferita al Nord per lavoro e che vorrebbe tornare a casa per stare vicina alla sua famiglia ma non può.

Costretta a lasciare la mia terra

Io sono una delle tante persone costretta a lasciare la sua terra per trasferirsi al Nord dove mio marito ha vinto un concorso al Ministero della Giustizia, e ringrazio Dio ogni giorno per questo. In un mese abbiamo lasciato la nostra casa (con tanto di mutuo), il nostro lavoro, i nostri amici e soprattutto le nostre famiglie in vista di un futuro migliore… non per noi ormai abituati a certi meccanismi , all’amico dell’amico, ma soprattutto per la nostra bambina di otto anni.

Quei diritti violati in pandemia

Ho studiato Diritto Costituzionale ai tempi dell’Università e mi accingo a ripeterlo ogni qual volta partecipo ad un concorso, ripetendo pedissequamente gli art. del dettato costituzionale …senza mai prima di ora soffermarmi sul significato delle parole.

La libertà personale

Art. 13 La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.

La libertà di circolazione

Art. 16 Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.

Tante domande di mia figlia

..Mai mi sarei sognata di vivere in uno di questi casi particolari …che dopo anni di dure conquiste hanno limitato in maniera adesso, direi eccessiva, la nostra libertà. Da Mamma quale sono, ancor prima che il Presidente Conte annunciasse il famoso lockdown, causa Covid 19, avevo pensato di preservare mia figlia rimanendo a casa, usufruendo del giardino di casa per il suo svago quotidiano. Sono passati due mesi e non ho ancora risposte alle tante domande che la mia bimba di otto anni mi pone sull’estate, sul mare, su come si potrà giocare.

Mia madre si sta lasciando andare

Da fine aprile mi trovo ad affrontare un’altra problematica ..mia mamma sta poco bene ..è stata ricoverata in una clinica dove, ovviamente, non sono state consentite visite ai parenti. Al danno si è unita la beffa…una signora di quasi 80 anni lasciata sola in una clinica è stata dimessa con numerose ferite ed ecchimosi causate dal modo errato di come veniva sollevata e presa , in condizioni di pulizia da rabbrividire, che non ha visto nessuno dei suoi familiari e si stava lasciando andare alla tristezza… Mi è venuto di pensare a chissà quanti nonnini sono morti così …il Covid ha fatto tante vittime anche se non direttamente…

Aspettando i decreti….

Adesso stavo aspettando con ansia il DPCM del 18 maggio per capire quando potevo tornare a casa in Sicilia da cittadina libera, senza isolamento e tampone (ulteriore violazione e coercizione) ma …capisco che mi tocca aspettare il 3 giugno…soprattutto perché io potrei rientrare, sia perché ho ancora la residenza in Sicilia, sia per la situazione di necessità di mia madre, sia perché come avvocato non sono sottoposta a quarantena …ma mio marito? Ormai veneto acquisito superato lo stretto di Messina.. da Caronte si vedrebbe costretto in isolamento, quarantena e tampone e dover usufruire pure delle sue ferie per quest’abuso…

Divisa tra dovere e amore

A fatica mi dico di resistere, organizzo per il 3 GIUGNO giorno della FATIDICA APERTURA persino delle frontiere …divisa tra il dovere e l’amore di figlia che mi vorrebbe a casa mia a prendermi cura di mia madre … e il dovere e l’amore di madre che vuole evitare a sua figlia altre due settimane di isolamento in Sicilia e l’ABUSO e la VIOLENZA del tampone, perché di violenza si tratta agli occhi di una bimba che ha già fatto fatica a comprendere la situazione…

Regole solo per la povera gente?

Ma Adesso allibita leggo l’ORDINANZA della regione Sicilia del 17 Maggio(fatta a tarda notte e si vede) valida fino al 7 giugno che prevede ancora fino a quella data isolamento e tampone …per chi …mi chiedo? Per chi? …per la povera gente …perché leggendo tutti i casi di sorveglianza speciale sono tante le persone che vi sono rientrate…eludendo ed aggirando la norma … E vi dirò di più anche io vi rientrerei in qualità di Avvocato…ma mia figlia …???

Fateci tornare a casa

Credo che adesso la situazione sia veramente sfuggita di mano ..nel mare magnum dei dpcm, ordinanze e circolari …forse si sono persi di vista tutti i nostri diritti…le nostre libertà …i nostri valori… ognuno ha fatto di una regola una propaganda politica…come sempre a svantaggio dei più deboli e dei più fragili…E potrei continuare a scrivere …pagine e pagine di mille pensieri…ma mia figlia mi chiama ..e Lei ha la precedenza su tutto… Fateci tornare a casa dai nostri cari…da cittadini liberi…

Beatrice

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4 commenti

  1. ma é tanto difficile far capire, ad una persona istruita, che fare il tampone sarebbe utile a scongiurare un potenziale pericolo per la sua cara madre ? Le sue libertà finiscono dove iniziano quelle alltrui. La nostra comunità é stata privata della libertà a causa di quei siciliani del nord che rientrati in Sicilia hanno contagiato e sono stati causa di morti incolpevoli . é difficile capire che siamo in una situazione straordinaria ? o i morti sono entità virtuali ? Come potete dormire sapendo di essere potenziale causa di un disastro ? EGOISTI

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  2. Da messinese che vive da anni al nord, e madre anziana sola a Messina, mi sembra assurdo chiamare “abuso e violenza” la pratica del tampone. Io spero che me lo facciano non appena arrivo all’aeroporto di Catania. Se dovessero esserci problemi, oltre giustamente ad impedirmi di muovermi ulteriormente, io stesso non mi azzarderei a visitare mia madre.
    Comprendo la situazione di salute della madre e la frustrazione di una figlia per non poterla aiutare, ma la “libertà”, che viene sempre interpretata molto soggettivamente, e qui mi viene da pensare ai “certi meccanismi” menzionati dalla signora, deve talvolta cedere il passo a misure urgenti, non previste e orientate, al di là di possibili esagerazioni, al bene comune (questo sconosciuto, soprattutto al sud….). Se alla bambina vengono spiegate bene le cose, non credo che vedrà “abusi” o “violenze” in certe situazioni.

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  3. Se non vuole fare i 14 giorni di isolamento e il tampone è liberissima di non farlo, basta soltanto che rimanga dov’è, in quanto alla libera circolazione in momenti di estrema gravità quelle regole costituzionali non possono essere valide.

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  4. le nostre libertà spesso si infrangono, a ragione, con quelle degli altri ed il diritto alla salute di tutti.

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