Coronavirus. Libere in camera: il progetto che trasforma poeticamente la realtà

Coronavirus. Libere in camera: il progetto che trasforma poeticamente la realtà

Emanuela Giorgianni

Coronavirus. Libere in camera: il progetto che trasforma poeticamente la realtà

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mercoledì 29 Aprile 2020 - 07:23

#coronavirus Parte il progetto della Compagnia Oltremura rivolto a tutte le donne, per trasformare creativamente l’ambiente in cui vivono.

“Che roba! Roba dell’altro mondo!
Tutto il mondo, oggi, è roba dell’altro mondo!
E pensare che fino a ieri le cose avevano un capo e una coda!
E se mi avessero scambiata stanotte? Vediamo un po’: stamattina, quando mi sono svegliata, ero proprio la stessa? Mi sembra di ricordare che un po’ diversa mi sentivo, sotto sotto. Ma se non sono la stessa, allora domando e dico: Chi sarò mai allora?
Ah, questa sì che è una domanda da centoventidue milioni!”
(Alice nel paese delle meraviglie, L. Carroll)

Libere in camera è un piccolo atto poetico, una ricerca condivisa attraverso la produzione di fotografie e testi, un “esercizio di creazione collettiva”, mentre tutti restiamo a casa.

La compagnia Oltremura

La Compagnia Oltremura, formata dalle attrici detenute dell’Istituto Penitenziario Pagliarelli di Palermo, diretta da Claudia Calcagnile, considerato il blocco dell’attività in carcere e quindi l’impossibilità di portare in scena lo spettacolo previsto per questo maggio al Teatro Biondo, ha deciso di provare a dare continuità al progetto lanciando una open call dal titolo “Libere in camera”, sul tema della trasformazione.

Libere in camera

La call è destinata alle donne che vogliono contribuire alla ricerca del Progetto Oltremura. Fino al 19 aprile, basta scattare una foto con una didascalia o scrivere un testo breve senza foto in relazione al tema proposto e condividerlo su social con gli hashtag #libereincamera #oltremuralab e taggando gli account Facebook OltreMura_Lab e Instagram oltremura_lab, oppure inviando i materiali su oltremuramosaico@gmail.com

Alla direzione artistica del progetto insieme alla Calcagnile, anche il fotografo palermitano Francesco Paolo Catalano.
Molti i contenuti già condivisi fino ad oggi: tra i quali un testo di Pamela Villoresi, direttrice del Teatro Biondo, che ha partecipato alla puntata della rubrica #foyerinsalotto dedicata al Progetto Oltremura, ancora disponibile sui canali social del Biondo.

La modalità

La modalità di questa call social è una riproduzione virtuale della pratica laboratoriale cui la Compagnia è abituata: la creazione di uno spettacolo in carcere avviene grazie al contributo di tutti, la drammaturgia nasce in itinere. Il frutto di questa open call potrebbe essere una galleria multimediale di donne che hanno trasformato il loro ambiente domestico da quarantena in un luogo di immaginazione, immerse in questa realtà “altra” come nuove protagoniste.


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