Coronavirus Messina, De Luca: "State a casa". E pensa al coprifuoco

Coronavirus Messina, De Luca: “State a casa”. E pensa al coprifuoco

Rosaria Brancato

Coronavirus Messina, De Luca: “State a casa”. E pensa al coprifuoco

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martedì 10 Marzo 2020 - 21:00

#coronavirus L'assessore Minutoli ha spiegato che oggi si sono registrati in città altri 2 casi (entrambi in isolamento a casa) per i quali il tampone è risultato positivo ma si attende conferma dallo Spallanzani. In totale quindi oggi dovrebbero essere 8 casi in tutto il territorio del messinese (la metà dei quali in isolamento a domicilio).

Non si scherza, la situazione dei posti letto a Messina ed in Sicilia è carente, quindi i rischi sono troppi e dobbiamo assolutamente rispettare le direttive. E’ questo la sintesi della diretta della giunta De Luca questa sera. Il problema non è il numero dei contagi, ma la criticità della nostra sanità. Proprio per questo NON DOBBIAMO FARE AUMENTARE I CONTAGI. In provincia di Messina sono disponibili 25-30 posti al massimo. Per questo dobbiamo evitare il sorgere della necessità.

I numeri verdi

Ad apertura della diretta facebook sono stati ripetuti i numeri da chiamare per informazioni e segnalazioni. 090 22866 è quello del Coc Protezione civile, poi c’è il numero verde 800300303. Da oggi infine c’è un numero whatsapp 3669396404.

Rientro non segnalato: 3 denunce

L’assessore Minutoli ha dato il resoconto dei dati di oggi. Per quanto riguarda le segnalazioni di chi è rientrato dal nord (ieri erano 250) si sono aggiunte altre 134 segnalazioni di rientro. In realtà sono stati molti quelli che hanno chiesto di non dover andare in autoisolamento, ma è stato chiarito a tutti che la prevenzione e il rispetto delle regole sono fondamentali. Il timore della giunta è che l’emergenza finisca al Nord e si sposti al Sud a causa dei comportamenti che favoriscono la trasmissione del virus. Sono inoltre scattate 3 denunce per chi non ha segnalato il suo rientro. L’assessore Minutoli ha poi spiegato che sono in corso distribuzioni negli uffici sia di mascherine che di disinfettante ed ulteriori forniture sono state richieste alla Regione.

8 casi a Messina e provincia

L’assessore Minutoli ha poi spiegato che rispetto a ieri quando tra Messina e provincia i casi erano 6 (dei quali 4 in città e di questi 3 in ospedale ed uno in isolamento a casa) oggi si sono registrati in città altri 2 casi (entrambi in isolamento a casa) per i quali il tampone è risultato positivo ma si attende conferma dallo Spallanzani. In totale quindi oggi dovrebbero essere 8 casi in tutto il territorio del messinese (la metà dei quali in isolamento a domicilio).

I servizi per anziani e fragili

Il vicesindaco Mondello ha fatto il punto sull’organizzazione degli uffici comunali sotto il profilo dello smart working, facendo un appello anche ad aziende ed imprese.L’assessore Alessandra Calafiore si è soffermata sui servizi di assistenza agli anziani ed alle persone più fragili. “Stiamo potenziando i servizi per supporto acquisto spesa e farmaci– ha detto- Abbiamo adottato misure aggiuntive anche per Casa Serena e Casa di Vincenzo. Gli anziani non li abbiamo fatti uscire ma per garantire loro massima protezione. Casa di Vincenzo funziona h24 ampliando del tutto l’apertura e si sta provvedendo all’igiene. Ma chi decide di uscire dalla Casa di Vincenzo non potremo farli rientrare, per motivi di tutela di tutti gli ospiti presenti. Il mondo del volontariato è sempre in prima linea anche se si stanno adottando misure di cautela per rispettare la distanza di sicurezza di un metro. Questo vale sia alla stazione sia nelle mense.

Il sindaco contro le fake news

De Luca ha puntato il dito sulle fake news che viaggiano più veloci del virus ma ha ricordato che è REATO DI PROCURATO ALLARME e chi continuerà a fare queste forme di sciacallaggio sarà individuato e denunciato.L’assessore Dafne Musolino, concluso l’incontro con il prefetto Librizzi ha chiarito una serie di punti finora risultati confusi.

Bar e ristorazione

1)chiarimenti sui ristoranti, panifici, rosticcerie etc etc. Alle 18 bar e le attività di ristorazione DEVONO CHIUDERE. In attesa di chiarimenti del governo nazionale devono chiudere tutti quelli che CUCINANO, ma possono restare APERTI QUELLI CHE CONSEGNANO A DOMICILIO (ad esempio pizza a domicilio). Tutto ciò per evitare assembramenti. Gli altri, ad esempio panifici che fanno focaccia, o le rosticcerie devono chiudere alle 18 a meno che non facciano consegne a domicilio.

Palestre, cinema, centri

2) CHIUSI palestre, piscine, centri benessere, centri culturali, sociali, ricreativi. Quindi chiusi circoli di ogni genere e le palestre. Si tratta di luoghi di aggregazione quindi devono restare chiusi

Negozi, farmacie, parrucchieri

3)chiarimenti supermercati, generi alimentari, farmacie, parafarmacie NON HANNO LIMITAZIONI DI ORARIO E DI GIORNO Ma devono essere rispettate le distanze minime, essere distribuito disinfettante per le mani. LE MEDIE E GRANDI STRUTTURE devono restare chiuse il sabato e la domenica, ovvero festivi e prefestivi. Gli esercizi commerciali piccoli (meno di 150 metri) possono restare aperti nei week end e nei festivi e prefestivi. Stesso discorso per mercati e ambulanti. Nessuna limitazione per i tabacchi, per quanto riguarda gli orari. Nessun divieto per PARRUCCHIERI E BARBIERI ma devono rispettare le norme

Verso il coprifuoco?

Capitolo spostamenti– “Non c’è alcun motivo dopo un certo orario per girare per la città- ha detto il sindaco– Il problema è cosa possiamo fare noi per integrare il provvedimento nazionale che riguarda gli spostamenti. Domani voglio sapere se si può andare oltre. Sto valutando se mettere il COPRIFUOCO la sera alle 21”.

L’autocertificazione

Si è poi soffermato sull’autocertificazione e sui modelli che sono circolati causando non poca confusione d’interpretazione. De Luca ha ricordato che la ratio del provvedimento nazionale è quella di evitare i contagi attraverso I CONTATTI e gli assembramenti. “Dobbiamo evitare di circolare, dobbiamo stare a casa- prosegue De Luca- Chi può deve stare a casa. I motivi dello spostamento sono pochi e bisogna sempre portare con sé l’autocertificazione”.

I motivi per uscire

Le esigenze sono di lavoro o situazioni di necessità (supporto a parenti), motivi di salute (medico, ospedale, terapie), rientro al domicilio. La domanda è: si può circolare LIBERAMENTE A MESSINA?

La risposta è che l’autocertificazione deve essere data anche NEL TERRITORIO URBANO. Sì per la spesa si può uscire o per le medicine, ma l’autocertificazione deve essere esibita. Si può uscire per portare i cani a passeggio (ovviamente).Da stasera saranno avviati i controlli delle forze dell’ordine a Messina.

La logica delle restrizioni è quella di evitare di trasmettere il virus. Siamo NOI che lo trasmettiamo, per questo dobbiamo evitare i contagi. Cambiamo comportamenti. C’è troppa superficialità. Noi non abbiamo la situazione sanitaria del Nord, non abbiamo le strutture adatte, quindi basta con la superficialità”

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3 commenti

  1. Grazie Sindaco

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  2. Bravissimo sei un Sindaco eccezionale!
    Linea dura tutti a casa!

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  3. grazie sindaco

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