Coronavirus Messina, tensione all'Irccs. I 7 positivi trasferiti al Policlinico

Coronavirus Messina, tensione all’Irccs. I 7 positivi trasferiti al Policlinico

Rosaria Brancato

Coronavirus Messina, tensione all’Irccs. I 7 positivi trasferiti al Policlinico

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venerdì 20 Marzo 2020 - 15:00

Ultimora- Il timore è l'estensione del contagio tra degenti ed operatori. La Cisl e la Uil chiedono quarantena e sospensione delle attività #coronavirus

Situazione tesa all’Irccs dopo i 7 positivi al coronavirus che si aggiungono al paziente palermitano che per primo è risultato positivo ed è stato trasferito al Policlinico. E’ lui con ogni probabilità il “paziente zero” dell’Irccs, dal momento che era ricoverato dal 20 febbraio in riabilitazione in contrada Casazza ed in un mese è stato in contatto con un elevato numero di persone.

Il timore di altri contagi

Ieri la conferma del contagio ad almeno 7 persone (tra pazienti ed operatori sanitari) in entrambi i presidi dell’Irccs (contrada Casazza e ospedale Piemonte) ed il timore che il numero possa aumentare. Mentre si sta procedendo al trasferimento dei 7 positivi al Padiglione H del Policlinico (che è struttura Covid) l’Irccs sta provvedendo alla sanificazione di tutti i locali.

Cisl e Uil: quarantena per tutti

Ma si sono registrate scintille con i sindacati (in particolare Cisl Funzione Pubblica e Uil Fp) in merito alla gestione del personale. Le organizzazioni sindacali chiedono tamponi per TUTTO IL PERSONALE ED I DEGENTI, nonché la QUARANTENA che di fatto comporterebbe la sospensione delle attività all’Irccs-Piemonte. Si sta cercando una soluzione intermedia che potrebbe passare attraverso la sanificazione a scaglioni delle singole unità operative.

Sospendere attività riabilitative

La Cisl in mattinata ha chiesto con una nota indirizzata al dg Vincendo Barone “La sospensione di tutte le attività riabilitative e la collocazione in ferie d’ufficio del personale non necessario a garantire i bisogni assistenziali ai pazienti. Temiamo probabili danni all’incolumità dei lavoratori, dei pazienti e della collettività. Essendo venuti a conoscenza di ben due casi di Coronavirus nei reparti della Robotica e della CGA 3, anziché ricorrere alle forme di tutela previste dalla normativa, si è teso a mascherare la diffusione pandemica da CoVid-19, mettendo in ferie forzate tutto il personale venutone a contatto”

Operatori sanitari a rischio

Per la responsabile organizzativa della Cisl Funzione Pubblica di Messina Giovanna Bicchieri tale condotta sarebbe da stigmatizzare, soprattutto nei confronti degli operatori che potrebbero anche rischiare di contrarre la patologia e contagiare i loro familiari. La Cisl Fp, quindi, ha chiesto la sospensione immediata delle ferie d’ufficio e che vengano effettuati urgentemente i necessari tamponi a tutti i lavoratori e a tutti i pazienti che sono venuti con i soggetti risultati positivi al CoVid19.

Cisl: tamponi e quarantena

Argomenti affrontati nel corso di un incontro tra dirigenza e sindacati nel corso del quale, su richiesta esplicita della Cisl Fp, si è convenuto che tutti i lavoratori – compresi quelli del Piemonte – saranno sottoposti al tampone. Coloro i quali sono stati a contatto con possibili vettori del virus, inizialmente posti in ferie d’ufficio, saranno collocati in quarantena obbligatoria con retroattività, revocando dunque le ferie d’ufficio. Saranno inoltre messi a disposizione alcuni posti letto nella struttura sanitaria per ospitare i lavoratori che hanno difficoltà a viaggiare o problematiche che potrebbero derivare dal lavoro svolto presso Unità Operative particolarmente fragili, in un momento così drammatico.

L’allarme della Uil

Toni durissimi da parte della Uil Fp, che già nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme sull’emergenza sanitaria nei due presidi. “La situazione d’emergenza sta causando fortissima preoccupazione ed evidenti disagi a tutti gli Operatori venuti in contatto direttamente o indirettamente con i pazienti infettati dal virus” scrivono Pippo Calapai, Mario Macrì, Maurizio Celona e Nino Nunnari, rispettivamente segretario generale, responsabile area medica e rappresentanti aziendali Piemonte e Irccs della Uil-Fpl Messina.

Non siamo carne da macello

Al fine di tutelare i lavoratori e le loro famiglie e rasserenare gli animi, la Uil-Fpl reitera con estrema urgenza la richiesta di sottoporre i lavoratori del Piemonte e dello Stabilimento Casazza all’esecuzione del tampone, iniziando prioritariamente dai lavoratori di quelle unità ospedaliere che sono entrate a “stretto contatto” con casi positivi. Inoltre, si chiede di avviare con urgenza le dimissioni di tutti i pazienti del ‘Presidio Casazza’ negativi al test, onde procedere alla indispensabile sanificazione degli ambienti di lavoro. Si rappresenta inoltre, il grave stato di emotività accumulato dai lavoratori, anche a causa di comportamenti non conformi alle linee guida da parte di chi ha responsabilità diretta delle funzioni igienico-organizzative previste per Legge. Nelle sedi opportune chiariremo questo aspetto, con prove testimoniali, che hanno demotivato in maniera forte i lavoratori, considerati quasi ‘carne da macello”

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Un commento

  1. Giovanni Joppolo 20 Marzo 2020 15:13

    Siamo sicuri che non sia all’inverso e cioè che il paziente palermitano sia stato lui ad essere infettato?

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