Coronavirus Stretto di Messina, 90 irregolari. De Luca: "Pure questo è falso?"

Coronavirus Stretto di Messina, 90 irregolari. De Luca: “Pure questo è falso?”

Redazione

Coronavirus Stretto di Messina, 90 irregolari. De Luca: “Pure questo è falso?”

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martedì 24 Marzo 2020 - 14:18

Il sindaco di Messina contro il Viminale

«In queste ore abbiamo constatato l’ennesima gravissima scoperta a Villa San Giovanni. A seguito di interlocuzioni con l’assessore al ramo e il sindaco del comune calabrese, mi è stato riferito che da due giorni ci sono 40 macchine ferme con 90 persone di cui 20 minori e 1 donna incinta che sono rimaste bloccate lì per irregolarità delle dichiarazioni. Alcuni sono anche partiti quando ancora era vigente la norma che consentiva gli spostamenti per fare rientro nella propria abitazione, residenza o domicilio, solo che mentre queste persone viaggiavano, il Governo ha eliminato tale ipotesi tra quelle degli spostamenti consentiti.

Il risultato è che queste persone sono rimaste bloccate perché nel frattempo è intervenuta la nuova Ordinanza del Ministro della Salute, di concerto con quella dell’Interno, che vieta i trasferimenti tra i comuni. Continuo a non comprendere come faccia il Viminale ad affermare che tutto è in regola e che le persone che arrivano sullo Stretto sono autorizzate. A questo punto o il Viminale si permette di diffondere notizie errate oppure chi riferisce i dati al Viminale lo fa omettendo di dire la realtà dei fatti, che sono confermati dai numeri che io stesso ho verificato ieri notte, quando su 26 autovetture, 20 appartenevano a pendolari dello Stretto, e delle restanti 6, ben 3, cioè la metà, non avevano l’autorizzazione allo spostamento».

A dichiararlo il sindaco di Messina Cateno De Luca, dopo quasi 48 ore di grandissime tensioni tra le sponde dello Stretto di Messina. De Luca continua ad attaccare a muso duro il Governo per come sta affrontando la questione dei controlli e degli spostamenti verso la Sicilia dopo l’ultimo decreto del presidente Conte.

«La scelta perpetuata negli anni dal Viminale, di totale disinteresse verso il traghettamento dello Stretto e totale indifferenza verso il fenomeno del pendolarismo, in questo momento di estrema emergenza sanitaria, sta rendendo evidente a tutti la fragilità del sistema ed esponendo tutta la comunità siciliana al rischio di un contagio incontrollato e incontrollabile. Nonostante il divieto generale di spostamento e nonostante l’Ordinanza del presidente della Regione Calabria, che aveva disposto la “chiusura” della Calabria, si è consentito a queste persone di arrivare indisturbate fino a Villa San Giovanni. Adesso queste persone, che non hanno alcun valido motivo per spostarsi, si rifiutano di tornare indietro e si sono accampate in un posteggio a Villa San Giovanni dove hanno ricevuto anche un pasto caldo e i generi di conforto».

Una situazione che non può essere trascurata né tollerata, dice il sindaco, altrimenti si rischia di trasformare le sponde dello Stretto in una zona franca dove tutto è consentito. «Attendiamo e pretendiamo delle risposte da Roma, che siano precise e soprattutto che si facciano carico di risolvere le situazioni che il Governo ha generato, emettendo provvedimento contraddittori, uno dietro l’altro».

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