Ecco la lettera e la relazione di Croce che allarmano i consiglieri comunali

Ecco la lettera e la relazione di Croce che allarmano i consiglieri comunali

Danila La Torre

Ecco la lettera e la relazione di Croce che allarmano i consiglieri comunali

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domenica 12 Aprile 2015 - 22:08

Sebbene quei documenti siano ampiamente superati da fatti, circostanze e leggi che hanno scandito gli ultimi due anni, l’attenzione che hanno suscitato dentro e fuori Palazzo Zanca ci induce a pubblicarli

Una relazione lunga 60 pagine ed una lettera di accompagnamento in cui si invita il Consiglio comunale a prendere atto delle gravi criticità e ad adottare gli «urgenti ed indifferibili provvedimenti consequenziali». Sono questi i due documenti che hanno scosso Palazzo Zanca negli ultimi giorni e creato allarme, o forse solo inutile allarmismo, tra i consiglieri comunali (vedi qui).

Entrambi gli atti sono datati 21 maggio 2013 e portano in calce la firma di colui che a quel tempo teneva le redini del Comune di Messina, vale a dire il commissario straordinario Luigi Croce.

Dopo la bocciatura in Aula del contratto di servizio con l’Amam – predisposto dall’ esperto Nino Dalmazio e ritenuto illegittimo tanto dall’Avvocatura quanto dal Collegio dei revisori dei conti – l’ex procuratore capo riteneva che non vi fossero più le condizioni per aderire al salva-comuni ed acciuffare le risorse del Fondo di Rotazione. Decise, dunque, di gettare la spugna ancor prima di una bocciatura formale del piano di riequilibrio da parte della sottocommissione ministeriale e della Corte dei Conti, scaricando tutte le responsabilità sui dirigenti dell’area finanziaria e sui consiglieri comunali (VEDI QUI).

Nella relazione, come espressamente spiegato nell’introduzione, «vengono esposti fatti ed avvenimenti verificatisi dopo l’udienza del 9.11.2012 tenutasi davanti alla Corte dei Conti di Palermo. Ci soffermeremo – si legge testualmente – seguendo un rigoroso ordine cronologico sulle delibere della Corte dei conti; sugli atti del Consiglio Comunale; sugli atti dell’Ufficio del Commissario straordinario; su altri atti e documenti»

Quella relazione era accompagnata da una lettera con cui di fatto il commissario Croce metteva il Consiglio comunale con le spalle al muro, invitandolo sostanzialmente a preparare la delibera per dichiarare il dissesto. La nota arrivò sulla scrivania dell’allora presidente del Consiglio comunale Pippo Previti; del Collegio dei revisori dei conti; del segretario generale Santi Alligo; e del ragioniere generale Ferdinando Coglitore .

La campagna elettorale, prima; il cambio di guardia a Palazzo Zanca, con l’elezione a sindaco di Renato Accorinti, poi; e, infine, l’introduzione di nuove norme nazionali per aiutare i comuni in pre-dissesto hanno scritto un’altra storia, rimasta ancora a metà e senza un finale certo.

Sebbene quella relazione e quella lettera siano ampiamente superati da fatti, circostanze e leggi che hanno scandito gli ultimi due anni, l’attenzione, tardiva, che questi due documenti hanno suscitato, ci induce a pubblicare integralmente la lettera del commissario Croce e ad allegare in Downolad (vedi in basso) la relazione.

LA LETTERA DI CROCE

Ritengo doveroso informare codesto onorevole Consiglio Consesso, attraverso l’invio dell’allegata relazione, in cui ho riassunto, unendo copia di tutti i provvedimenti adottati dalla Sezione di Controllo per la Regione Siciliana della Corte dei Conti, dall’Ufficio di questo Commissario straordinario e dal Consiglio comunale di Messina, fatti ed avvenimenti verificatesi dopo l’udienza del 9 novembre 2012 tenutasi davanti alla predetta Corte dei Conti.

Dall’esame della relazione il Consiglio potrà agevolmente dedurre tutte le carenze e le criticità che connotano il piano di riequilibrio finanziario decennale predisposto dall’area economico-finanziaria di questo Comume nonché la mancata attuazione delle misure correttive dettate da questa Struttura Commissariale per superare dette criticità, di cui ho debitamente informato codesto Consesso, che ne ha preso atto senza nulla osservare.

Potrà, altresì, trovare conferma della persistente crisi di liquidità che impone i continuo ricorso ad anticipazioni di tesoreria, con richiesta addirittura nei giorni scorsi, di aumento dell’anticipazione stessa per fronteggiare spese urgenti ed indifferibili.

Per ultimo si aggiunge la non approvazione da parte di Codesto Consiglio, nella seduta del 14 maggio 2013, del contratto di servizio dell’Amam, in cui, tra l’altro, erano previsti trasferimenti a favore di questo Comune per i prossimi dieci anni di 150 milioni di euro.

Su tale entrata si fonda essenzialmente il Piano di Riequilibrio Finanziario decennale approvato da Codesto Consesso nella seduta del 13 febbraio 2013 con delibera 11/C.

Non ritenendo, pertanto, che sia possibile superare in alcun modo le gravi criticità segnalate, richiedo a codesto on. le Consiglio Comunale di voler prendere atto di quanto esposto e di adottare gli urgenti ed indifferibili provvedimenti consequenziali.

Danila La Torre

24 commenti

  1. Io penso che all’origine…chi c’era prima una colpa dovrebbe avercela, e questo è scontato…ma penso che l’origine di tutti i mali a cui casomai richiedere un risarcimento dovrebbe cercarsi tra la classe politica che affondò la città verso la fine del lontani anni ’90…

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  2. Io penso che all’origine…chi c’era prima una colpa dovrebbe avercela, e questo è scontato…ma penso che l’origine di tutti i mali a cui casomai richiedere un risarcimento dovrebbe cercarsi tra la classe politica che affondò la città verso la fine del lontani anni ’90…

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  3. “Sebbene quei documenti siano ampiamente superati da fatti, circostanze e leggi che hanno scandito gli ultimi due anni”. Cara DANILA LA TORRE superati un corno a maggio giugno del 2013, erano conosciutissimi da due candidati a sindaco di Messina, Gianfranco SCOGLIO assessore di Peppino BUZZANCA e Felice CALABRO’ capogruppo del PARTITO DEMOCRATICO. Questi due signori, soprattutto il CALABRO’ in ballottaggio con RENATO sindaco, hanno taciuto ai messinesi la relazione di Luigi CROCE, perché alla drammatica situazione descritta dal commissario si poteva porre rimedio solo con lacrime e sangue e non con i PROGRAMMI COMPLESSI da sogno del gigantesco SCOGLIO e nemmeno con l’approssimazione delle proposte di CALABRO’. DANILA sei sempre più BRAVA.

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  4. “Sebbene quei documenti siano ampiamente superati da fatti, circostanze e leggi che hanno scandito gli ultimi due anni”. Cara DANILA LA TORRE superati un corno a maggio giugno del 2013, erano conosciutissimi da due candidati a sindaco di Messina, Gianfranco SCOGLIO assessore di Peppino BUZZANCA e Felice CALABRO’ capogruppo del PARTITO DEMOCRATICO. Questi due signori, soprattutto il CALABRO’ in ballottaggio con RENATO sindaco, hanno taciuto ai messinesi la relazione di Luigi CROCE, perché alla drammatica situazione descritta dal commissario si poteva porre rimedio solo con lacrime e sangue e non con i PROGRAMMI COMPLESSI da sogno del gigantesco SCOGLIO e nemmeno con l’approssimazione delle proposte di CALABRO’. DANILA sei sempre più BRAVA.

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  5. Ed oltre Stretto …”Ciucci si dimette dall’Anas: il mandato rimesso nelle mani di Delrio” -Fonte La Repubblica del 13 04 2015. Aurea concinnitas.

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  6. Ed oltre Stretto …”Ciucci si dimette dall’Anas: il mandato rimesso nelle mani di Delrio” -Fonte La Repubblica del 13 04 2015. Aurea concinnitas.

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  7. Perché CROCE non ha preteso la pubblicazione della sua relazione,poteva farla avere alla stampa,forse si è fidato della lealtà di chi rappresentava i messinesi in Consiglio Comunale,avrà pensato che toccava a loro informare i cittadini.Cada sul quel Consiglio la nostra VERGOGNA, cada anche sui candidati a sindaco a conoscenza della relazione,sicuramente SCOGLIO e CALABRO’, cada sui componenti dell’Ufficio del Commissario.I messinesi dovevano sapere prima delle elezioni che “Non ritenendo,pertanto,che sia possibile superare in alcun modo le gravi criticità segnalate,richiedo a codesto Consiglio di voler prendere atto di quanto esposto e di adottare gli urgenti ed indifferibili provvedimenti consequenziali.” TACENDO HANNO FALSATO LE ELEZIONI.

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  8. Perché CROCE non ha preteso la pubblicazione della sua relazione,poteva farla avere alla stampa,forse si è fidato della lealtà di chi rappresentava i messinesi in Consiglio Comunale,avrà pensato che toccava a loro informare i cittadini.Cada sul quel Consiglio la nostra VERGOGNA, cada anche sui candidati a sindaco a conoscenza della relazione,sicuramente SCOGLIO e CALABRO’, cada sui componenti dell’Ufficio del Commissario.I messinesi dovevano sapere prima delle elezioni che “Non ritenendo,pertanto,che sia possibile superare in alcun modo le gravi criticità segnalate,richiedo a codesto Consiglio di voler prendere atto di quanto esposto e di adottare gli urgenti ed indifferibili provvedimenti consequenziali.” TACENDO HANNO FALSATO LE ELEZIONI.

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  9. Scoglio e Calabrò sapevano quel poveraccio dello Scalzo non solo NON sapeva ma anche se lo avesse saputo non era in grado di capire di cosa si trattasse!!

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  10. Scoglio e Calabrò sapevano quel poveraccio dello Scalzo non solo NON sapeva ma anche se lo avesse saputo non era in grado di capire di cosa si trattasse!!

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  11. FORSE SI SPIEGA L’ELEZIONE DI RENATO. 1)Nascosero €51.000.000 di debiti ATM,PAROLE DI CROCE “Non c’è traccia o indicazione nel bilancio comunale” 2)Ha l’odore di voto di scambio,PAROLE DI CROCE”La sussistenza di delibere che hanno letteralmente piegato in ginocchio l’azienda principalmente concernenti i 113 ausiliari del traffico,i 94 LSU e i 70 INIDONEI definiti RIQUALIFICATI.Chiarendo che c’è stato un metodo di assunzione da contestare perché queste persone non sono andate ad occupare posti di reale interesse per l’azienda.” 3)PAROLE DI CROCE “Si evidenziano anomalie gestionali attraverso l’apertura di un c/c ulteriore oltre quello di tesoreria presso la Banca Antonello da Messina, paventando nella detta relazione la distrazione di fondi”

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  12. FORSE SI SPIEGA L’ELEZIONE DI RENATO. 1)Nascosero €51.000.000 di debiti ATM,PAROLE DI CROCE “Non c’è traccia o indicazione nel bilancio comunale” 2)Ha l’odore di voto di scambio,PAROLE DI CROCE”La sussistenza di delibere che hanno letteralmente piegato in ginocchio l’azienda principalmente concernenti i 113 ausiliari del traffico,i 94 LSU e i 70 INIDONEI definiti RIQUALIFICATI.Chiarendo che c’è stato un metodo di assunzione da contestare perché queste persone non sono andate ad occupare posti di reale interesse per l’azienda.” 3)PAROLE DI CROCE “Si evidenziano anomalie gestionali attraverso l’apertura di un c/c ulteriore oltre quello di tesoreria presso la Banca Antonello da Messina, paventando nella detta relazione la distrazione di fondi”

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  13. I NUMERI NON MENTONO MAI. Più leggo la RELAZIONE di CROCE più cresce l’inquietudine e la certezza che i 41.649 voti mancati a CALABRO’ dalle liste collegate al candidato sindaco del CENTROSINISTRA, su 82.519 totalizzati al primo turno, non conveniva farli arrivare a FELICE perché qualcuno conosceva la RELAZIONE e i rischi per il candidato del CENTROSINISTRA di gestire questioni così delicate da sindaco appartenente al Consiglio precedente. Un RENATO ACCORINTI senza partito e senza maggioranza e il mite Guido SIGNORINO erano gli uomini giusti per gestire il tentativo di risanamento dei conti attraverso il piano di riequilibrio. Ecco come si spiegano i cinquanta voti mancanti al primo turno, furono una PURA COINCIDENZA, ne mancarono 41.649.

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  14. I NUMERI NON MENTONO MAI. Più leggo la RELAZIONE di CROCE più cresce l’inquietudine e la certezza che i 41.649 voti mancati a CALABRO’ dalle liste collegate al candidato sindaco del CENTROSINISTRA, su 82.519 totalizzati al primo turno, non conveniva farli arrivare a FELICE perché qualcuno conosceva la RELAZIONE e i rischi per il candidato del CENTROSINISTRA di gestire questioni così delicate da sindaco appartenente al Consiglio precedente. Un RENATO ACCORINTI senza partito e senza maggioranza e il mite Guido SIGNORINO erano gli uomini giusti per gestire il tentativo di risanamento dei conti attraverso il piano di riequilibrio. Ecco come si spiegano i cinquanta voti mancanti al primo turno, furono una PURA COINCIDENZA, ne mancarono 41.649.

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  15. 4)Felice CALABRO’ si vantava di sapere tutto sul Comune. PAROLE DI CROCE “Nel proprio bilancio il Comune non indica alcun debito nei confronti dell’Azienda con EVIDENTE (ma non per CALABRO’) DISALLINEAMENTO tra bilancio ATM e bilancio del Comune.” 5)PAROLE DEL PREFETTO “..i dipendenti ATM, MessinAmbiente e delle cooperative sociali percepiscono gli stipendi con gravi ritardi.” Rosaria BRANCATO dovrebbe indagare il perché con RENATO non ci sono più ritardi ed esaltare questo risultato. 6)Chi si vantava (CALABRO’) di una grande preparazione non era capace di analizzare i bilanci, gli bastava leggere i commenti di mariedit. PAROLE DELLA CORTE ” GRAVE ANOMALIE in tutti i bilanci..” nel periodo in cui fu capogruppo dell’opposizione a BUZZANCA.

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  16. 4)Felice CALABRO’ si vantava di sapere tutto sul Comune. PAROLE DI CROCE “Nel proprio bilancio il Comune non indica alcun debito nei confronti dell’Azienda con EVIDENTE (ma non per CALABRO’) DISALLINEAMENTO tra bilancio ATM e bilancio del Comune.” 5)PAROLE DEL PREFETTO “..i dipendenti ATM, MessinAmbiente e delle cooperative sociali percepiscono gli stipendi con gravi ritardi.” Rosaria BRANCATO dovrebbe indagare il perché con RENATO non ci sono più ritardi ed esaltare questo risultato. 6)Chi si vantava (CALABRO’) di una grande preparazione non era capace di analizzare i bilanci, gli bastava leggere i commenti di mariedit. PAROLE DELLA CORTE ” GRAVE ANOMALIE in tutti i bilanci..” nel periodo in cui fu capogruppo dell’opposizione a BUZZANCA.

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  17. 7)Per Rosaria BRANCATO il CENTRODESTRA messinese è in ascesa dopo aver devastato Messina,come se i messinesi fossero degli scimuniti. PAROLE DELLA CORTE.”della ritrosia..nel rappresentare la situazione finanziaria e gestionale nella sua integrità.Palese sintomo di disordine gestionale.” 8) Mariedit in questi anni ha parlato di organizzazione anacronistica e ottocentesca frutto di un approccio mentale dei dirigenti, cosi lo chiama CROCE dopo averli frequentati. PAROLE DELLA CORTE “Prassi tesa a dissimulare la reale esposizione debitoria.” Cara ROSARIA ora che sei a conoscenza della verità potresti chiedere un incontro a RENATO sindaco per ringraziarlo a nome di TUTTI i messinesi del suo coraggio a governare Messina A MANI NUDE e PULITE.

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  18. 7)Per Rosaria BRANCATO il CENTRODESTRA messinese è in ascesa dopo aver devastato Messina,come se i messinesi fossero degli scimuniti. PAROLE DELLA CORTE.”della ritrosia..nel rappresentare la situazione finanziaria e gestionale nella sua integrità.Palese sintomo di disordine gestionale.” 8) Mariedit in questi anni ha parlato di organizzazione anacronistica e ottocentesca frutto di un approccio mentale dei dirigenti, cosi lo chiama CROCE dopo averli frequentati. PAROLE DELLA CORTE “Prassi tesa a dissimulare la reale esposizione debitoria.” Cara ROSARIA ora che sei a conoscenza della verità potresti chiedere un incontro a RENATO sindaco per ringraziarlo a nome di TUTTI i messinesi del suo coraggio a governare Messina A MANI NUDE e PULITE.

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  19. Cari RENATO sindaco e Guido SIGNORINO ho finito di leggere la RELAZIONE di CROCE di cui non eravate a conoscenza nel maggio giugno del 2013,sento di dovervi RINGRAZIARE per quello che fate in un contesto cosi devastante ben descritto dall’integerrimo Procuratore diventato commissario straordinario.Voglio scusarmi dell’ingratitudine di parte dei messinesi, RENATO perdona loro perché all’oscuro della RELAZIONE e non sanno quello che dicono.Caro RENATO è venuto il momento di preparare fin da oggi le elezioni del 2018 e stravincerle, allearsi con le forze sane di Messina: il movimento RESET di TINAGLIA, con quella parte del PARTITO DEMOCRATICO e del CENTRODESTRA in rotta con il vecchio SISTEMA, ma soprattutto con il MOVIMENTO 5 STELLE. GRAZIE.

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  20. Cari RENATO sindaco e Guido SIGNORINO ho finito di leggere la RELAZIONE di CROCE di cui non eravate a conoscenza nel maggio giugno del 2013,sento di dovervi RINGRAZIARE per quello che fate in un contesto cosi devastante ben descritto dall’integerrimo Procuratore diventato commissario straordinario.Voglio scusarmi dell’ingratitudine di parte dei messinesi, RENATO perdona loro perché all’oscuro della RELAZIONE e non sanno quello che dicono.Caro RENATO è venuto il momento di preparare fin da oggi le elezioni del 2018 e stravincerle, allearsi con le forze sane di Messina: il movimento RESET di TINAGLIA, con quella parte del PARTITO DEMOCRATICO e del CENTRODESTRA in rotta con il vecchio SISTEMA, ma soprattutto con il MOVIMENTO 5 STELLE. GRAZIE.

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  21. Si suppone che gli allora candidati Accorinti & Company fossero a conoscenza del fatto che Palazzo Zanca era sull’orlo del dissesto, visto che la domanda sul default era la prima in ogni conferenza stampa. Si suppone che Accorinti,dopo aver incontrato Croce quel pomeriggio di giugno ed appreso della relazione e dell’invito del commissario, abbia riferito ogni cosa a Signorino. Invece Accorinti, che fino a pochi giorni prima d’incontrare Croce era favorevole alla dichiarazione di dissesto,quando esce dalla riunione cambia idea e dopo l’elezione la giunta procede dritta verso il Piano di riequilibrio. QUESTO E’ QUANTO SCRIVE LA SIG.RA ROSARIA .CE NE DICE? BARA!!!

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  22. Si suppone che gli allora candidati Accorinti & Company fossero a conoscenza del fatto che Palazzo Zanca era sull’orlo del dissesto, visto che la domanda sul default era la prima in ogni conferenza stampa. Si suppone che Accorinti,dopo aver incontrato Croce quel pomeriggio di giugno ed appreso della relazione e dell’invito del commissario, abbia riferito ogni cosa a Signorino. Invece Accorinti, che fino a pochi giorni prima d’incontrare Croce era favorevole alla dichiarazione di dissesto,quando esce dalla riunione cambia idea e dopo l’elezione la giunta procede dritta verso il Piano di riequilibrio. QUESTO E’ QUANTO SCRIVE LA SIG.RA ROSARIA .CE NE DICE? BARA!!!

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  23. Continuo a non capire! Parole su parole e pochi fatti.La Città ha bisogno di chiarezza; va ricostruito e riorganizzato l’apparato burocratico; se non vi sono concrete prospettive di garantire il riequilibrio va immediatamente dichiarato il dissesto e messa la parola fine a questa logorroica vicenda che logora la Città, pregiudica il suo sviluppo e la condanna ad un inarrestabile declino. Si metta un punto! Il Consiglio si assuma le sue responsabilità; la Città non può tollerare oltre questa situazione di perenne incertezza. Sindaco si liberi dei venditori di fumo. Dopo due anni dovrebbe aver capito quale sia la strada da percorrere: subito, con coraggio e senza indugio!

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  24. Continuo a non capire! Parole su parole e pochi fatti.La Città ha bisogno di chiarezza; va ricostruito e riorganizzato l’apparato burocratico; se non vi sono concrete prospettive di garantire il riequilibrio va immediatamente dichiarato il dissesto e messa la parola fine a questa logorroica vicenda che logora la Città, pregiudica il suo sviluppo e la condanna ad un inarrestabile declino. Si metta un punto! Il Consiglio si assuma le sue responsabilità; la Città non può tollerare oltre questa situazione di perenne incertezza. Sindaco si liberi dei venditori di fumo. Dopo due anni dovrebbe aver capito quale sia la strada da percorrere: subito, con coraggio e senza indugio!

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