Corsi d'oro, Accusa vuole condanna a 12 anni per Genovese. Tutte le richieste

Corsi d’oro, Accusa vuole condanna a 12 anni per Genovese. Tutte le richieste

Alessandra Serio

Corsi d’oro, Accusa vuole condanna a 12 anni per Genovese. Tutte le richieste

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martedì 05 Marzo 2019 - 13:10

Per la Procura Generale le condanne per Francantonio Genovese e il suo entourage della formazione professionale devono essere più severe in appello

12 anni di reclusione per Francantonio Genovese, 7 anni e 10 mesi per Elio Sauta, 7 anni e mezzo per Elena Schirò, 4 anni e 4 mesi per Salvatore Natoli e Stefani Galletti, 4 anni per Natale Lo Presti, 5 anni per Graziella Feliciotto, 3 anni e 9 mesi per Carmelo Favazzo, 3 anni e 3 mesi per Natale e Carmelo Capone, 3 anni e 2 mesi per Giuseppina Pozzi, 2 anni e 2 mesi per Concetta Cannavò, infine la condanna anche per l’associazione a delinquere per Francesco Rinaldi (che in primo grado era stato assolto da questa accusa) e la condanna finale a 3 anni e mezzo per lui. Per gli altri imputati l’Accusa ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado.

Sono queste le richieste che la Procura Generale ha formulato oggi alla Corte d’Appello che si occupa del caso Corsi d’Oro 2, il processo alla gestione della formazione professionale alla metà del decennio scorso da parte della “galassia” Francantonio Genovese, nell’asse con Elio Sauta e Melino Capone.

Il sostituto Procuratore Generale Adriana Costabile ha ripercorso le indagini e il processo di primo grado e in due ore di discussione, riassunte in una memoria depositata agli atti, ha chiesto di accogliere integralmente l’atto di appello con cui la Procura ha chiesto di ritoccare le condanne emesse in primo grado dal Tribunale, aumentando le pene.

La Procura non era infatti d’accordo con le prescrizioni dichiarate dalla Corte, ed anche la Procura Generale oggi, condividendo la linea, ha chiesto di riqualificare il reato nella iniziale contestazione di peculato, cancellando così le prescrizioni concesse. Il sostituto PG ha inoltre depositato la sentenza d’appello dell’operazione Corsi d’oro 1.

Anche questa sentenza è stata appellata, stavolta dalla procura generale ovviamente, che ha chiesto alla Corte di Cassazione di rivedere il verdetto, cancellando le assoluzioni.

Il sostituto PG in sostanza ha aderito integralmente all’atto di appello della Procura, ed ha argomentato respingendo le critiche dei difensori, negli atti d’appello da loro depositati, su alcuni profili specifici. Come per la Procura e per il Tribunale, ad esempio, non ci sono dubbi sull’attendibilità di Ludovico Albert, il direttore generale del dipartimento formazione professionale dell’Assessorato, defenestrato perché in rotta con gli interessi di Genovese, principale accusatore dell’ex parlamentare.

Non ci sono dubbi, ancora, sulla utilizzabilità delle intercettazioni “casuali” a Genovese, anche se parlamentare, né a quelle effettuate nell’ambito dell’inchiesta di Patti sulle elezioni, finite poi nel processo “Patti e Affari”.

In primo grado, il 23 gennaio 2017, Francantonio Genovese era stato condannato ad 11 anni di reclusione. L’accusa di associazione a delinquere non era stata riconosciuta per tutti, e quella di peculato derubricata a truffa. Proprio su questo punto si gioca la partita al processo di secondo grado.

leggi qui LA SENTENZA DI PRIMO GRADO

L’Accusa ha chiesto poi la conferma della sentenza nel resto, e la revoca della sospensione della pena e delle attenuanti generiche concesse alla Cannavò e la Pozzi, infine per Genovese anche una multa di 20 mila euro.

La parola passa ora ai difensori, che parleranno in diverse udienze fino al 14 maggio, poi se il calendario sarà rispettato la Corte presieduta da Alfredo sicuro emetterà la propria sentenza.

Un commento

  1. Non voglio difendere nessuno ,però 12 anni sono troppo secondo me .Un suocero che ha ucciso il genero(viale Garibaldi ) con il fucile è stato condannato a 11 anni e 8 mesi dalla Corte d’Assisi di Messina.La giustizia deve essere equa .

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