Finito sott'assedio tra polemiche e accuse, il direttore generale dell'Asp nomina una commissione interna. Tra 5 giorni l'esito
L’ospedale di Barcellona è una pentola in ebollizione, un ordigno pronto ad esplodere in piena seconda ondata. Divenuto Hospital Covid durante la prima fase, poi ritornato ad essere presidio per tutte le patologie, con l’inizio della seconda ondata, è finito al centro di polemiche e contestazioni.
Posti letto, medici, trasferimenti
Tema del contendere non solo il numero dei posti letto per terapie intensive (programmati, effettivamente realizzati o meno), ma anche trasferimenti di alcuni medici, o infine carenza di personale giacchè a quanto pare nessuno vuole andare al Cutroni Zodda. In ultimo il caso che ha spinto il M5S ad alzare la soglia dell’attenzione: una donna risultata positiva al Covid che ha atteso 17 ore prima di sapere dove sarebbe stata ricoverata ed è finita al Papardo.
La Paglia sott’assedio
Nel mirino degli strali politici, sindacali e delle lotte intestine dell’ospedale, è finita l’Asp ed il direttore generale Paolo La Paglia, che già è stato destinatario di più attacchi per una gestione di questa fase piuttosto deficitaria. Finito sott’assedio, mentre anche i Nas e gli ispettori del Ministro Speranza busseranno alla sua porta, La Paglia ha intanto nominato una commissione interna d’indagine.
La Commissione d’indagine
“ Preso atto delle presunte criticità, descritte dagli organi di informazione, relative a casi di ricovero di pazienti presso l’Ospedale di Lipari e presso l’Ospedale di Barcellona PG- scrive La Paglia- dove in quest’ultimo caso sono già pervenute a questa direzione distinte relazioni dei due reparti ospedalieri interessati fra di esse non coincidenti, la direzione generale dell’ASP di Messina ha disposto la nomina di una commissione di indagine interna”.
Relazione entro 5 giorni
La commissione è composta dal direttore sanitario Bernardo Alagna, (che si è insediato nei giorni scorsi in uno dei momenti più difficili per l’Asp), dal direttore del dipartimento cure ospedaliere Paolo Cardia e dal Risk Manager Aziendale Antonino Giallanza. I tre hanno l’incarico di accertare i fatti trasmettendo le risultanze entro 5 giorni. Qualora emergano elementi tali da dover informare l’Autorità Giudiziaria qualora ne ricorrano gli estremi gli atti saranno trasmessi in Procura.
