Covid Messina. Il sindaco De Luca: "Scuole aperte? L'Asp non conosce la situazione"

Covid Messina. Il sindaco De Luca: “Scuole aperte? L’Asp non conosce la situazione”

Marco Ipsale

Covid Messina. Il sindaco De Luca: “Scuole aperte? L’Asp non conosce la situazione”

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martedì 17 Novembre 2020 - 17:24

L'Asp non ritiene necessaria la chiusura, il sindaco vuole approfondimenti

Niente lockdown di 15 giorni, come ipotizzato dal sindaco Cateno De Luca, e niente scuole chiuse perché, secondo il commissario dell’Asp per l’emergenza Covid, Carmelo Crisicelli, non ci sono particolari situazioni critiche, i focolai sono pochi e circoscritti.

Ma De Luca non è d’accordo e tiene in bilico la questione scuole aperte o chiuse. “E’ necessario approfondire la situazione – dice -, considerato che nel corso del confronto tra il dott. Crisicelli e l’assessore Tringali è emerso che vi sono numerose comunicazioni trasmesse dai dirigenti scolastici all’Asp con le quali viene comunicata la presenza di soggetti positivi nelle scuole, in merito alle quali l’Asp non ha neppure una piena conoscenza della situazione. Per tale ragione invieremo un dettagliato report con tutte le segnalazioni pervenute al Comune da parte degli uffici scolastici, chiedendo all’Asp di esprimersi ufficialmente nel merito. Entro venerdì assumeremo le decisioni che riteniamo più consone all’andamento epidemiologico della città di Messina, assumendoci la responsabilità delle nostre decisioni senza subire l’influenza del partito del combinato disposto o delle tifoserie di convenienza”.

Domani nuovo tavolo tecnico, in sede di Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza, per stabilire i prossimi provvedimenti nel dettaglio. Probabile chiusura nel fine settimana di strade e piazze più frequentate, per evitare assembramenti, mentre la stagione delle spiagge e dei colli sembra essersi conclusa domenica scorsa. Tra le ipotesi, anche l’anticipo del coprifuoco alle 20 o della rimodulazione degli orari di apertura dei negozi.

Un commento

  1. Ma chi si sarebbe dovuto fare carico dei ristori di un lockdown “comunale”, Palazzo Zanca?
    Perché l’ultimo inasprimento delle restrizioni voluto da De Luca (a torto o ragione) è pesato sulle casse comunali per tutta quella porzione non legata ai provvedimenti nazionali e quindi esclusa dai ristori del governo.

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