Nota Corte dei conti, i revisori: «Più che una fotografia, sembra l’ultimo fotogramma di un film»

Nota Corte dei conti, i revisori: «Più che una fotografia, sembra l’ultimo fotogramma di un film»

Danila La Torre

Nota Corte dei conti, i revisori: «Più che una fotografia, sembra l’ultimo fotogramma di un film»

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lunedì 04 Aprile 2016 - 14:33

L’interpretazione della relazione firmata dal magistrato contabile Gioacchino Alessandro ruota essenzialmente intorno a due parole: «crisi irreversibile». Per molti, compresi i revisori dei conti, quello espresso dai magistrati contabili è un giudizio definitivo , per Accorinti e la sua giunta, invece, solo un errore di valutazione , perché rispetto al 2014 tante sono le novità ed i miglioramenti contabili

«La relazione della Corte dei conti è solo una fotografia, probabilmente corretta, sebbene anche una foto può essere interpretata. Una fotografia , non il film al quale noi dobbiamo essere assolutamente agganciati per comprendere il processo. E’una fotografia ingiallita del consuntivo 2014, cioè di due anni fa. Oggi i fondamentali economico-contabili sono molto cambiati». Con queste parole sabato mattina, in conferenza stampa, il segretario/direttore generale Antonio Le Donne spiegava, e di fatto sminuiva, i rilievi mossi dalla Sezione di controllo della Corte dei conti (vedi qui) , dinanzi alla quale l’amministrazione dovrà presentarsi il 13 aprile per illustrare la propria linea difensiva (vedi qui).

Alle dichiarazioni del super manager – il cui ruolo riconosciutogli dal sindaco travalica quello squisitamente tecnico che competerebbe tanto ad un segretario generale quanto ad un direttore generale – oggi hanno indirettamente risposto i revisori dei conti di Palazzo Zanca , ospiti in commissione bilancio: «Più che una fotografia, la relazione della Corte dei conti sembra l’ultimo fotogramma di un film»– ha detto il presidente del Collegio dei revisori Dario Zaccone , riprendendo la stessa metafora “cinematografica” utilizzata da Le Donne .

L’interpretazione della relazione firmata dal magistrato contabile Gioacchino Alessandro ruota essenzialmente intorno a due parole: «crisi irreversibile». Per molti, compresi i revisori dei conti, quello espresso dai magistrati contabili è un giudizio definitivo , per Accorinti e la sua giunta, invece, solo un errore di valutazione.

A proposito della fotografia della Corte dei conti sul consuntivo 2014, la capogruppo del Pd Antonella Russo ha evidenziato nel suo intervento che rispetto alla foto scattata sul consuntivo 2013, la situazione è pure peggiorata: «se nel 2013, i debiti fuori bilancio ammontavano a 105 milioni di euro, la Sezione di controllo ci dice che nel 2014 sono saliti a 260 milioni di euro». Il consigliere dell’Udc, Franco Mondello, ha voluto puntualizzare che «il rendiconto 2014 è interamente frutto della gestione Accorinti, che dunque ha piena responsabilità delle criticità riscontrate Corte dei conti».

Secondo il capogruppo di Forza Italia, Pippo Trischitta, in questo momento non bisogna dare troppo peso a quanto scritto nella relazione del magistrato istruttore: «La Corte dei conti scrive sempre le stesse cose per poi tornare indietro nelle deliberazioni. La data importante sarà quella del 13 aprile, quando potranno essere fornite tutte le spiegazioni». A proposito dell’adunanza che si terrà a Palermo tra nove giorni, il capogruppo del gruppo consiliare “Felice per Messina”, Peppuccio Santalco, ha proposto di far partecipare all’incontro presso la sede della Corte dei conti anche una rappresentanza del Consiglio Comunale «per sentire quello che diranno i magistrati contabili e soprattutto per ascoltare come risponderà l’amministrazione». Trischitta e Santalco, adesso entrambi esponenti di Forza Italia, continuano a dirsi assolutamente contrari all’ipotesi dissesto e a rivendicare la coerenza del percorso intrapreso insieme a tutti quei consiglieri «responsabili» (così li ha definiti l’ex esponente di centro-sinistra) che hanno votato gli atti finanziari e il piano di requilibrio. Per il consigliere dei Dr, Nino Carreri, invece, il dissesto è dietro l’angolo: «uscire da questo baratro sembra impossibile».

La nota della Corte dei conti è stato solo uno degli argomenti trattati in commissione bilancio. I consiglieri hanno chiesto ai revisori dei conti chiarimenti circa i tempi che serviranno per il parere sul previsionale 2015, approvato giovedì notte dalla giunta Accorinti. «Speriamo di poter rispettare il termine dei 10 giorni fissato dal segretario generale, ma se ce ne serviranno 12 non ci porremo il problema, il nostro obiettivo è dare un parere quanto più corretto possibile», ha spiegato Zaccone , le cui dimissioni da presidente dovrebbero essere effettive dall’8 aprile, anche se – proprio in commissione – ha fatto sapere che resterà in carica sino a quando non sarà completato l’iter di approvazione del bilancio di previsione, «nell’interesse del Consiglio comunale e della città».

Durante i lavori della commissione presieduta da Carlo Abbate , i revisori dei conti hanno ricevuto i complimenti da parte dei consiglieri Mondello e Carreri per il lavoro minuzioso sul riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi. Sul tema residui, Mondello ha lanciato una frecciatina a dirigenti ed amministratori: «Per applicare quanto previsto dal decreto 118 del 2011 sull’armonizzazione dei bilanci, l’amministrazione ha dovuto chiamare i badanti . Le giunte precedenti votavano i bilanci che venivano costituti dai dirigenti secondo una procedura che non garantiva la quella scrematura e pulizia che oggi la legge impone».

L’argomento riaccertamento, oggi solo sfiorato, sarà approfondito nella seduta straordinaria della commissione bilancio convocata per mercoledì alle 12.30.

Danila La Torre

26 commenti

  1. Le Donne e’ complice del dissesto e deve andare via insieme ai suoi compagni di merenda.

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  2. Le Donne e’ complice del dissesto e deve andare via insieme ai suoi compagni di merenda.

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  3. Il 31 marzo la Giunta ha deliberato una montagna di documenti contabili, vitali per il futuro del Comune e non solo di ACCORINTI, di cui testardamente fornisco i link a chi ha il tempo, la voglia, di leggerli, ma dove è scritto che la mediazione politica debba essere fatta solo da DANILA o FRANCESCA, croniste economiche, e non dai consiglieri comunali, dai candidati sindaci in pectore, da M5S, RESET o dai componenti della stessa Giunta, possibilmente con un linguaggio terra terra adatto a noi messinesi a digiuno di cose di finanza locale.(http://albopretorio.comune.messina.it/jalbopretorio/AlboPretorio?servizio=dettaglio&idPratica=64809&) (http://albopretorio.comune.messina.it/jalbopretorio/AlboPretorio?servizio=dettaglio&idPratica=64808&).

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  4. Il 31 marzo la Giunta ha deliberato una montagna di documenti contabili, vitali per il futuro del Comune e non solo di ACCORINTI, di cui testardamente fornisco i link a chi ha il tempo, la voglia, di leggerli, ma dove è scritto che la mediazione politica debba essere fatta solo da DANILA o FRANCESCA, croniste economiche, e non dai consiglieri comunali, dai candidati sindaci in pectore, da M5S, RESET o dai componenti della stessa Giunta, possibilmente con un linguaggio terra terra adatto a noi messinesi a digiuno di cose di finanza locale.(http://albopretorio.comune.messina.it/jalbopretorio/AlboPretorio?servizio=dettaglio&idPratica=64809&) (http://albopretorio.comune.messina.it/jalbopretorio/AlboPretorio?servizio=dettaglio&idPratica=64808&).

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  5. La città soffre la magistratura dorme!!!! Le prossime foto saranno quelle segnaletiche!!!! A buon intenditore.

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  6. La città soffre la magistratura dorme!!!! Le prossime foto saranno quelle segnaletiche!!!! A buon intenditore.

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  7. Qualcuno vuole dirci cosa sono veramente i RESIDUI o ci dobbiamo accontentare della risposta semplicistica che quelli ATTIVI sono CREDITI che non riusciamo a riscuotere e i PASSIVI DEBITI ancora da pagare, diversi da quelli fuori bilancio. Dopo l’ultimo accertamento al 1 gennaio 2015 gli ATTIVI sono pari a €281.673.721, i PASSIVI €272.675.110, una differenza positiva di €8.998.610. Mantenere in bilancio RESIDUI troppo vecchi, addirittura inesistenti, come fecero #quellidiprima#, che non si tramutarono mai in RISORSE, comportò una manipolazione dell’avanzo e del risultato di amministrazione,che se da un lato consentì tanti pareggi di bilancio e di disporre artificialmente di capacità di spesa,dall’altro ha comportato negli anni il DISSESTO.

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  8. Qualcuno vuole dirci cosa sono veramente i RESIDUI o ci dobbiamo accontentare della risposta semplicistica che quelli ATTIVI sono CREDITI che non riusciamo a riscuotere e i PASSIVI DEBITI ancora da pagare, diversi da quelli fuori bilancio. Dopo l’ultimo accertamento al 1 gennaio 2015 gli ATTIVI sono pari a €281.673.721, i PASSIVI €272.675.110, una differenza positiva di €8.998.610. Mantenere in bilancio RESIDUI troppo vecchi, addirittura inesistenti, come fecero #quellidiprima#, che non si tramutarono mai in RISORSE, comportò una manipolazione dell’avanzo e del risultato di amministrazione,che se da un lato consentì tanti pareggi di bilancio e di disporre artificialmente di capacità di spesa,dall’altro ha comportato negli anni il DISSESTO.

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  9. Franco Caliri 4 Aprile 2016 17:54

    le tue sciocchezze, lasciano il tempo che trovano. Presto, finirai di vivere sulle nostre spalle. Ma tranquillo… saprai rivenderti al prossimo sindaco. Un lacchè, è per sempre!

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  10. Franco Caliri 4 Aprile 2016 17:54

    le tue sciocchezze, lasciano il tempo che trovano. Presto, finirai di vivere sulle nostre spalle. Ma tranquillo… saprai rivenderti al prossimo sindaco. Un lacchè, è per sempre!

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  11. Il risultato di questo puntiglioso riaccertamento dei RESIDUI sotto l’occhio vigile di Dario ZACCONE, comportamento di cui non c’è traccia nel passato recente di #quellichec’eranoprima#, è il consistente importo del FONDO RISCHI accantonato per crediti vantati da Palazzo Zanca di dubbia esigibilità, €103.169.245, NON E’ UNA BUONA NOTIZIA. Questo vizio dei messinesi di eludere il pagamento dei crediti ha modificato la composizione del risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015, ci costringerà a ripianare in 30 rate la somma di €96.462.611 (€3.215.420 a rata). E’ la dimostrazione che non tutti i messinesi sono innocenti. Volevate la VERITA’, eccola nuda e cruda, ma soprattutto costosa. Vi tempesterò di VERITA’,visto che non lo fa NESSUNO

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  12. Il risultato di questo puntiglioso riaccertamento dei RESIDUI sotto l’occhio vigile di Dario ZACCONE, comportamento di cui non c’è traccia nel passato recente di #quellichec’eranoprima#, è il consistente importo del FONDO RISCHI accantonato per crediti vantati da Palazzo Zanca di dubbia esigibilità, €103.169.245, NON E’ UNA BUONA NOTIZIA. Questo vizio dei messinesi di eludere il pagamento dei crediti ha modificato la composizione del risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015, ci costringerà a ripianare in 30 rate la somma di €96.462.611 (€3.215.420 a rata). E’ la dimostrazione che non tutti i messinesi sono innocenti. Volevate la VERITA’, eccola nuda e cruda, ma soprattutto costosa. Vi tempesterò di VERITA’,visto che non lo fa NESSUNO

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  13. Incredibile!!!! Ma quando interviene la magistratura!!!!

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  14. Incredibile!!!! Ma quando interviene la magistratura!!!!

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  15. SIG.CALIRI,c’è un detto: cu è fissa si sta’ a so casa.Lui che fesso evidentemente non è,scrive quattro stran..te e si busca a pagnotta e se poi,stile Genovese,si ricicla nulla da invidiare.

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  16. SIG.CALIRI,c’è un detto: cu è fissa si sta’ a so casa.Lui che fesso evidentemente non è,scrive quattro stran..te e si busca a pagnotta e se poi,stile Genovese,si ricicla nulla da invidiare.

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  17. 3) Il meccanismo è semplice, per tali crediti si costituisce un fondo, attraverso un accantonamento annuale da stanziare anche tra le spese. Dario Zaccone ha imposto un accertamento rigoroso ricavando €103.169.245, nel suo parere non ci fornisce il dettaglio, mentre ad agosto i dirigenti quantificarono una cifra notevolmente minore €21.348.499 e di questa previdero di inserire in bilancio il 36%, €7.685.459, mentre oggi si è preferito le 30 rate annuali di €3.225.262 in entrata nella voce avanzo, in uscita in quella disavanzo. Un diverso e più favorevole scaglionamento rispetto ad agosto.

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  18. 3) Il meccanismo è semplice, per tali crediti si costituisce un fondo, attraverso un accantonamento annuale da stanziare anche tra le spese. Dario Zaccone ha imposto un accertamento rigoroso ricavando €103.169.245, nel suo parere non ci fornisce il dettaglio, mentre ad agosto i dirigenti quantificarono una cifra notevolmente minore €21.348.499 e di questa previdero di inserire in bilancio il 36%, €7.685.459, mentre oggi si è preferito le 30 rate annuali di €3.225.262 in entrata nella voce avanzo, in uscita in quella disavanzo. Un diverso e più favorevole scaglionamento rispetto ad agosto.

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  19. 1) Bastano soltanto TRE COMMENTI per INFORMARE con parole TERRA TERRA i messinesi. Il bilancio di previsione 2015 costituisce, non solo per Messina, un importante punto di svolta nella rappresentazione delle cifre, infatti troviamo voci nuove, una di queste è il FONDO RISCHI di cui scrivo nel precedente commento. Il fine virtuoso, visto che gran parte dei Comuni sono di fatto falliti, Roma docet, è quello di un risparmio forzoso, adeguando le cifre dei bilanci secondo criteri di ESIGIBILITA’ CERTA per le entrate e di SCADENZA ALTRETTANTO CERTA per le spese, evitare che gli incassi di dubbia esigibilità possano finanziare le spese esigibili nel corso del medesimo esercizio. Non è poco visto come hanno governato i Comuni.

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  20. 1) Bastano soltanto TRE COMMENTI per INFORMARE con parole TERRA TERRA i messinesi. Il bilancio di previsione 2015 costituisce, non solo per Messina, un importante punto di svolta nella rappresentazione delle cifre, infatti troviamo voci nuove, una di queste è il FONDO RISCHI di cui scrivo nel precedente commento. Il fine virtuoso, visto che gran parte dei Comuni sono di fatto falliti, Roma docet, è quello di un risparmio forzoso, adeguando le cifre dei bilanci secondo criteri di ESIGIBILITA’ CERTA per le entrate e di SCADENZA ALTRETTANTO CERTA per le spese, evitare che gli incassi di dubbia esigibilità possano finanziare le spese esigibili nel corso del medesimo esercizio. Non è poco visto come hanno governato i Comuni.

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  21. 2) Per la prima volta si devono contabilizzazione tutti i crediti, anche quelli di dubbia e difficile riscossione, per l’intero importo, abbandonando il criterio di accertarli per cassa. Per la prima volta questi crediti incidono pesantemente, non solo per Messina, sul risultato di amministrazione dei Comuni, nella misura quantificata nel commento. Per fare degli esempi fra questi crediti ci sono le multe per violazione del codice della strada, i proventi derivanti dalla lotta alla evasione, ici/imu, TARSU/TARES/TARI, rette non pagate della refezione scolastica, fitti attivi di fabbricati comunali, mentre i proventi da oneri concessori non sono oggetto di accantonamento, essendo assistiti da polizze fideiussorie.

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  22. 2) Per la prima volta si devono contabilizzazione tutti i crediti, anche quelli di dubbia e difficile riscossione, per l’intero importo, abbandonando il criterio di accertarli per cassa. Per la prima volta questi crediti incidono pesantemente, non solo per Messina, sul risultato di amministrazione dei Comuni, nella misura quantificata nel commento. Per fare degli esempi fra questi crediti ci sono le multe per violazione del codice della strada, i proventi derivanti dalla lotta alla evasione, ici/imu, TARSU/TARES/TARI, rette non pagate della refezione scolastica, fitti attivi di fabbricati comunali, mentre i proventi da oneri concessori non sono oggetto di accantonamento, essendo assistiti da polizze fideiussorie.

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  23. Finora in Sicilia i REVISORI sono stati eletti dai Consigli Comunali, quindi espressione della MAGGIORANZA del Sindaco, come a Catania, oppure come a Messina dell’OPPOSIZIONE a RENATO sindaco, questo a prescindere dalla loro professionalità. Nel futuro saranno scelti mediante estrazione a sorte tra i professionisti iscritti nel registro dei revisori legali, che abbiano presentato apposita domanda a seguito di un bando emanato dal Comune. Un bel cambiamento. A proposito di REVISORI votati dalla MAGGIORANZA di BIANCO. Leggetevi il parere sul BdP 2015, e dopo alzi la mano chi crede che il FONDO PLURIENNALE VINCOLATO sia per CATANIA di €11.287.018 e per MESSINA €32.859.224, certamente credibile. Inoltre CATANIA non ha previsto il FONDO CREDITI.

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  24. Finora in Sicilia i REVISORI sono stati eletti dai Consigli Comunali, quindi espressione della MAGGIORANZA del Sindaco, come a Catania, oppure come a Messina dell’OPPOSIZIONE a RENATO sindaco, questo a prescindere dalla loro professionalità. Nel futuro saranno scelti mediante estrazione a sorte tra i professionisti iscritti nel registro dei revisori legali, che abbiano presentato apposita domanda a seguito di un bando emanato dal Comune. Un bel cambiamento. A proposito di REVISORI votati dalla MAGGIORANZA di BIANCO. Leggetevi il parere sul BdP 2015, e dopo alzi la mano chi crede che il FONDO PLURIENNALE VINCOLATO sia per CATANIA di €11.287.018 e per MESSINA €32.859.224, certamente credibile. Inoltre CATANIA non ha previsto il FONDO CREDITI.

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  25. MARIEDIT pubblica le fonti,quindi fornisco il parere dei Revisori di Catania al BdP 2015 e il bilancio. Il Comune di Catania è fallito da anni, tenuto in piedi dai finanziamenti extra,prima da BERLUSCONI e poi dal PARTITO DEMOCRATICO,prima o poi anche la Corte dei Conti deciderà di lasciarlo al suo destino,quello del DISSESTO. A MESSINA non trasferiscono nemmeno il FONDO COMUNALE 2015, più di 71 mln. http://www.comune.catania.it/amministrazione-trasparente/controlli-e-rilievi-sull-amministrazione/rilievi-collegio-dei-revisori/allegati-preventivo/Bilancio-di-Previsione-2015%20relazione-prot.153-21.12.2015..pdf
    http://www.comune.catania.it/amministrazione-trasparente/bilanci/bilanci-preventivi/2015/upload/002-Bilancio-di-previsione-2015.pdf.

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  26. MARIEDIT pubblica le fonti,quindi fornisco il parere dei Revisori di Catania al BdP 2015 e il bilancio. Il Comune di Catania è fallito da anni, tenuto in piedi dai finanziamenti extra,prima da BERLUSCONI e poi dal PARTITO DEMOCRATICO,prima o poi anche la Corte dei Conti deciderà di lasciarlo al suo destino,quello del DISSESTO. A MESSINA non trasferiscono nemmeno il FONDO COMUNALE 2015, più di 71 mln. http://www.comune.catania.it/amministrazione-trasparente/controlli-e-rilievi-sull-amministrazione/rilievi-collegio-dei-revisori/allegati-preventivo/Bilancio-di-Previsione-2015%20relazione-prot.153-21.12.2015..pdf
    http://www.comune.catania.it/amministrazione-trasparente/bilanci/bilanci-preventivi/2015/upload/002-Bilancio-di-previsione-2015.pdf.

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