Antincendio e pulimento. Servizi a rischio, lavoratori in protesta

Antincendio e pulimento. Servizi a rischio, lavoratori in protesta

Antincendio e pulimento. Servizi a rischio, lavoratori in protesta

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giovedì 10 Luglio 2014 - 08:27

Ancora ritardi dalla Regione: si profila la sospensione di 900 lavoratori forestali dell’antincendio e dei servizi di prevenzione e spegnimento. A rischio l’incolumità pubblica e la sicurezza dei boschi. Grave situazione occupazionale anche nel settore del pulimento. Venerdì 11 luglio lavoratori in sit-in sotto la Prefettura

Ritorna la forte protesta dei lavoratori forestali dell’antincendio, infatti nell’assurda programmazione del Governo regionale delle somme necessarie per le attività del 2014 non sono ad oggi previste le risorse necessarie per lo svolgimento del servizio di prevenzione e spegnimento essenziale a garantire la sicurezza nei boschi siciliani.

“Siamo di fronte all’assurdo – dichiarano i segretari generali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, Cipriano, Mastroeni e Orlando –, infatti ai 900 lavoratori dell’antincendio è stata notificata la comunicazione della sospensione delle attività al compimento delle 20 giornate lavorative. Pertanto già da sabato 12 luglio in alcuni distaccamenti il servizio sarà sospeso bloccando quindi l’azione di prevenzione nei boschi messinesi”.

Il sindacato, di fronte a tale paradossale situazione ha informato la Prefettura di Messina e indetto un sit-in di protesta per martedì 15 luglio dalle 9 sotto il Palazzo del Governo.

La protesta sarà revocata solo in caso di proroga del servizio con l’impiego dei 900 lavoratori in attività nel territorio messinese per tutto il periodo previsto dalla Legislazione nazionale, vale a dire sino al 15 ottobre 2014. In caso contrario, la mobilitazione dei lavoratori sarà ad oltranza.

Grave situazione occupazionale anche nel settore del pulimento con posti di lavoro già persi ed altri a rischio a causa della mancata destinazione di fondi da parte della Regione annunciando una nuova protesta di lavoratori che si svolgerà venerdì 11 luglio dalle 9,30 sotto la Prefettura.

In sit-in ci saranno i lavoratori impegnati nel servizio di pulimento dei locali della Soprintendenza e dei siti archeologici e altri addetti ai servizi dei locali dell’Ersu. I primi non sono più in attività dal 1 giugno e lo stesso problema si pone anche per i lavoratori impegnati all’Ersu i quali hanno già avuto comunicazione da parte della ditta che gestisce il servizio che dal prossimo 31 luglio verranno interrotte le prestazioni per mancanza di fondi.

“Una situazione inaccettabile – incalzano Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi della Filcams provinciale -, di mezzo ci sono altri 35 posti di lavoro con famiglie monoreddito. Chiediamo un intervento della Prefettura a sostegno di una classe di lavoratori già particolarmente disagiata per via di una situazione lavorativa di continua precarietà e di retribuzioni non elevate”.

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