Continua la crisi nella maggioranza: durante la seduta consiliare di ieri sera, Pinizzotto e Maimone hanno espresso il loro distacco dal gruppo di maggioranza. Solo qualche mese fa anche Visalli, Nastasi e Casella si erano dissociati.

A quasi due mesi dalla dichiarazione di distacco dalla maggioranza da parte dei consiglieri Visalli, Nastasi e Casella che si sono costituiti nel gruppo “La linea continua”, l’amministrazione capitanata da Cannistrà perde la maggioranza in consiglio. Durante la seduta consiliare di ieri sera, i consiglieri Antonio Pinizzotto e Maria Rosa Maimone, esponenti PD, hanno dichiarato il distacco dal gruppo di maggioranza per costituirsi in gruppo autonomo. Le ragioni di questo distacco derivano dalla crisi politica che sta vivendo la compagine “Insieme si può”; il processo rivoluzionario decantato in campagna elettorale per i due consiglieri non si è mai innescato, e il paese continua a vivere di divisioni interne. “Le maggioranze- affermano Pinizzotto e Maimone- si realizzano sul campo, attraverso il responsabile confronto delle scelte e delle prospettive che coinvolgono maggiormente e attivamente i cittadini, e soprattutto le giovani generazioni, che nella realtà attuale sembrano deluse e con ridotte prospettive”. Il Gruppo Pd aveva provato a rilanciare la compagine ed evitare la crisi chiedendo un azzeramento della giunta municipale, ma la risposta del Sindaco Cannistrà è stata negativa: “ pertanto- continuano i due consiglieri- consegniamo in questo consiglio comunale il nostro distinguo dalla componente politica collegata all’attuale esecutivo; intendiamo continuare a mantenere un comportamento congruo, coerente e responsabile, teso alla ricerca di veri momenti di unione che possano condurre a ipotesi di risoluzione dei problemi che attanagliano il paese”. Dichiarazione del consigliere Francesco Merlino, che si dice deluso del progetto “Insieme si può”, a suo dire “miseramente fallito in soli diciotto mesi”. “ I presupposti- afferma Merlino- del nostro stare insieme oggi non sono più visibili ai nostri concittadini, ho cercato con tutte le mie forze di dare il mio contributo nella soluzione delle problematiche quotidiane, ma non ho trovato il giusto riscontro da chi doveva dare le direttive agli uffici competenti, vanificando ogni mio sforzo”. Merlino termina poi affermando che “ ancora oggi è possibile riprendere un nuovo percorso che parte da questa Istituzione, per dare le risposte politiche che i cittadini si aspettano”. Si è poi passati a discutere dell’argomento principale per cui è stato convocato il consiglio: la revoca della deliberazione del consiglio comunale numero 43 del 5/12/2013 per cui si era aderito all’Aro della Valle del Mela. Il primo Cittadino Cannistrà propone quindi al consiglio di annullare la delibera dell’anno precedente per costituire un nuovo Aro con il Comune di San Pier Niceto, con cui si sta condividendo una visione comune nella problematica rifiuti. I consiglieri Pinizzotto, Maimone e Merlino hanno proposto l’istituzione di una commissione consiliare per approfondire, grazie anche all’aiuto del tecnico comunale, la possibilità di soluzioni diverse; quindi chiedono il rinvio della revoca della deliberazione al prossimo consiglio. Dopo diversi interventi, prende la parola il consigliere Romanzo che concorda con i tre sulla proposta di valutare altre possibilità di modo da avere chiare tutte le possibili varianti; interviene poi il primo Cittadino che spiega che “ revocare la delibera questa sera serve anche ai comuni che sono ancora all’interno dell’Aro Valle del Mela per capire la strada da percorrere”. Il Sindaco insiste quindi sulla collaborazione con il comune limitrofo di San Pier Niceto e sull’immediatezza della revoca vista la scadenza del 15 novembre. Dopo una breve sospensione, riprendono i lavori del consiglio e i consiglieri Pinizzotto, Maimone e Merlino portano ai voti il rinvio della proposta di revoca della delibera per consentire ai consiglieri di approfondire meglio l’argomento, di formulare eventuali nuove proposte e fare quindi la revoca e l’ingresso in un nuovo Aro in un’unica seduta consiliare. La proposta passa ai voti: sette favorevoli e cinque contrari; si rinvia tutto alla prossima seduta.