Riapre la discarica, c'è l'ordinanza. Ma la città pagherà caro questo stop

Riapre la discarica, c’è l’ordinanza. Ma la città pagherà caro questo stop

Francesca Stornante

Riapre la discarica, c’è l’ordinanza. Ma la città pagherà caro questo stop

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giovedì 01 Giugno 2017 - 23:55

Solo ieri in tarda serata il presidente Crocetta e l'assessore Contraffatto hanno siglato la nuova ordinanza che ha fatto riaprire le discariche siciliane, chiuse per 24 ore. Il sistema rifiuti della Sicilia è andato in tilt. Un giorno di stop che potrebbe creare due settimane di disagi

Da oggi le discariche saranno aperte. Lo hanno comunicato il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e l’assessore all’Energia Vania Contrafatto ieri in tarda serata, dopo l’ennesima giornata vissuta in attesa di una firma arrivata troppo tardi, tanto da mandare in tilt il sistema rifiuti in tutta l’isola per oltre 24 ore. Solo in serata, infatti, Crocetta ha emesso una nuova ordinanza sulla base dell’intesa raggiunta tra Regione e ministero dell’Ambiente, siglata nel pomeriggio dal ministro Galletti. L’accordo fa ripartire il sistema rifiuti in Sicilia e rimanda alla fine di novembre l’attuazione del piano che prevede i termovalorizzatori, dunque toccherà al prossimo governo regionale raccogliere questa pesantissima eredità. Già da questa notte quindi hanno potuto riaprire i cancelli delle discariche che ieri hanno lasciato fuori gli autocompattatori carichi di spazzatura e costretti alla fine a rientrare pieni nei vari Comuni. E per questa ennesima giornata di caos, stavolta tutta di matrice regionale, Messina adesso sconterà gravi disagi per parecchi giorni. Esattamente come avvenne un anno fa, quando un mancato rinnovo dell’ordinanza e 24 ore di stop della discarica provocarono l’inizio di un’emergenza estiva che si trascinò per mesi. Complice, ovviamente, il pessimo stato di salute di Messinambiente, che non riesce a fronteggiare un giorno senza scaricare i rifiuti. La raccolta ieri è andata in tilt e solo dopo i nuovi viaggi in discarica i mezzi potranno tornare a raccogliere. Circa 200 tonnellate ieri sono rimaste ferme sui mezzi, la raccolta in città è saltata, mandando in tilt il piano di rientro che Messinambiente stava cercando di seguire per ripulire strade e cassonetti. Questa chiusura adesso rischia di trasformarsi in due settimane di disagi per i messinesi. Perché già la società di via Dogali stava faticando a rientrare dalla vecchia emergenza a cui adesso si aggiunge questa ennesima batosta.

Francesca Stornante

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