Agguato all'imprenditore edile Mariano Nicotra. Solidarietà da più parti

Agguato all’imprenditore edile Mariano Nicotra. Solidarietà da più parti

Redazione

Agguato all’imprenditore edile Mariano Nicotra. Solidarietà da più parti

lunedì 17 Novembre 2008 - 00:28

Un fronte unitario pronto a combattere il fenomeno dell'estorsione: sindaco, cittadini, rappresentanti regionali ed associazioni. Vicinanza per l'esponente di Confindustria Giuseppe Catanzaro, anch'egli vittima di minacce

Solidarietà unanime ed incondizionata quella mostrata da parte di istituzioni e società civile, a Mariano Nicotra e Giuseppe Catanzaro, rispettivamente, imprenditore edile di Messina e presidente di Confindustria Agrigento, vittime di pesanti minacce da parte della malavita organizzata nel fine settimana appena trascorso. Grande partecipazione sia a livello locale che nazionale, che ha dunque permesso di fare nuovamente luce su di un problema, quello del racket e delle intimidazioni mafiose ad esso legate, che in Sicilia, sembra tutt’altro che risolto, complice il “silenzio- voluto o “imposto- da parte di chi ne è vittima.

Questa volta, però, a parlare sono stati in tanti, a partire proprio dallo stesso Nicotra, membro dell’associazione anti-racket di Messina dal 1996, e che all’alba di sabato, proprio mentre si stava recando nel cantiere di Santa Lucia Sopra Contesse, è rimasto vittima di un vero e proprio “agguato-avvertimento-, materializzatosi in tre colpi di pistola sparati contro la carrozzeria della sua auto. L’imprenditore edile, cui ha mostrato vicinanza anche la “Federazione delle Associazioni Anti-racket e Antiusura italiane-, ha dichiarato senza alcun timore che «l’attività di lotta al racket e all’usura continuerà senza sosta».

Nicotra, infatti, non nuovo a questo tipo di intimidazioni, ha sempre denunciato tutti gli eventi ed i fatti che gli sono accaduti nel corso della sua attività imprenditoriale, ha sempre ha collaborato con le Forze dell’Ordine e con la Magistratura e non intende sicuramente fermarsi di fronte a quest’ennesimo episodio intimidatorio. Un episodio, e soprattutto un coraggio quello mostrato dall’imprenditore, che in molti si augurano possa servire da imput affinché altri seguano la difficile strada da lui intrapresa, quella cioè della “ribellione- all’azione della criminalità organizzata. Un risveglio delle coscienze quello che si vorrebbe si verifichi a Messina dove sono tanti i casi di estorsione che purtroppo continuano a restare avvolti nel silenzio a causa del legittimo, ma purtroppo non utile ai fini delle indagini. timore di pesanti ritorsioni.

Ma come detto, sono tanti coloro che si stanno mostrando vicini a Mariano Nicotra, come documentano anche i numerosi commenti lasciati dai lettori del nostro sito a corredo della notizia sulle minacce di cui l’imprenditore è stato vittima. Una solidarietà manifestata anche dal primo cittadino Giuseppe Buzzanca che, non solo a titolo personale, ma a nome di tutta l’amministrazione comunale e dell’intera città, ha affermato: « Messina respinge il tentativo di delegittimare le regole della legalità e riconfermiamo la strada perseguita per combattere ogni fenomeno di degrado sul territorio. Questo episodio – ha aggiunto il sindaco – conferma come appalti ed edilizia siano nell’attenzione dell’interesse dell’azione della criminalità ed è pertanto sempre più pressante l’esigenza per tutte le Istituzioni di essere vicina alla forze sane di

questa città, evitando così il ripetersi di simili fatti».

Dello stesso tenore le dichiarazioni rilasciate da Lillo Speziale, presidente della commissione regionale Antimafia che ha sottolineato l’assoluta necessità di assicurare opportune misure di sicurezza a tutela di Nicotra, così come quelle del segretario regionale del Pd e neo eletto in Commissione parlamentare antimafia Francantonio Genovese che ha concentrato l’attenzione soprattutto sul ruolo che, ora più che mai, le istituzioni sono chiamate a svolgere al fine di scoraggiare e prevenire il perseguimento di questi “vili atti intimidatori-, attraverso tutti gli strumenti di cui è in possesso. Non ultimo la recente normativa approvata dall’Ars e che consente di dare un aiuto concreto agli imprenditori che denunciano i loro estortori.

Vicino a Nicotra e Catanzaro anche il centro Studi Pio La torre, il cui presidente Vito Lo Monaco ribadisce la convinzione che « che l’impegno dello Stato va consolidato con ulteriori investimenti per rafforzare l’operatività della magistratura e delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità e nella rimozione dei millefili che legano mafia e politica». A parlare è anche il direttore generale di Eurolab “Laboratorio d’Europa-, Andrea Bellantone, ci tiene ad esprimere la propria posizione affermando che Nicotra e Catanzaro, sono stati individuati dalla malavita come obiettivi da intimidire per lanciare un messaggio di paura alla società civile, poiché esponenti di un mondo dell’impresa deciso a lottare contro il sistema mafioso.

Pensieri profondi, parole altrettanto, ora più che mai però verrebbe da dire, rivolgendosi verso “l’alto-, che è arrivato il momento dei fatti.

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