Sabato prossimo, 15 dicembre, Catania ospiterà la manifestazione regionale organizzata dalla Cgil e da un Cartello di associazioni, per chiedere un nuovo Piano regionale dei rifiuti basato sulla raccolta differenziata e il riciclaggio che garantisca tariffe eque ai cittadini e contro i mega inceneritori proposti dal Piano Cuffaro.
La manifestazione che partirà alle 9.30 da piazza Dante, si concluderà in Piazza Università con il comizio di Graziella Li Gresti – del comitato cittadino contro l’inceneritore di Paternò-Valle del Simeto, e di Italo Tripi, segretario generale della CGIL Sicilia.
La Cgil di Messina, che condivide fortemente le motivazioni alla base della manifestazione, parteciperà con pullman in partenza dai principali centri della provincia: S.Agata Militello, Patti, Capo d’Orlando, Barcellona, Milazzo e Messina.
-Il Piano regionale dei rifiuti del governo Cuffaro, adottato nell’anno 2002, è stato un totale fallimento e non ha raggiunto nessuno degli obiettivi prefissati-, spiega il segretario generale della Cgil di Messina Franco Spanò.
Dal 2002 al 2005 la quantità di rifiuti urbani smaltiti in discarica è passata dal 92% dell’anno 2002 al 91% del 2005 mentre la media nazionale nel 2005 è stata del 54,3%. La raccolta differenziata è passata dal 4,3% del 2002 al 5,5% del 2005 e la variazione della percentuale fra l’anno 2004
ed il 2005 è pari soltanto a 0,1%. La media nazionale al 2005 è pari invece al 24,3%. Già nel corso del 2004, il Nord ha raggiunto la percentuale di raccolta differenziata di 38,1% superando l’obiettivo del 35%. La Sicilia, che ha una percentuale inferiore a quella del Sud, non potrà mai raggiungere l’obiettivo fissato del 35% entro il 2008, essendo fermo il dato della raccolta differenziata al 6,7% per l’anno 2006 (fonte Agenzia Regionale per i Rifiuti), percentuale irrisoria a otto anni dalla dichiarazione dell’emergenza. Dei 26 impianti di selezione della frazione secca previsti, uno solo risulta operante; dei 35 impianti di compostaggio annunciati due soli sono stati realizzati.
Gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) avrebbero dovuto essere i soggetti attivi in sede locale di politiche mirate alla raccolta differenziata- spiega Spanò-. In Sicilia, a causa delle scelte politiche del governo Cuffaro, l’organizzazione dei Comuni in ATO ha seguito logiche perverse.
La Cgil siciliana e il comitato promotore della manifestazione contestano il Piano regionale dei rifiuti del governo Cuffaro basato su quattro mega inceneritori Augusta, Bellolampo, Castel termini, Campofranco e Paternò e chiedono un nuovo Piano regionale che sviluppi la raccolta differenziata e il riciclaggio contenendo i costi a carico dei cittadini-.
