Aiutare gli ex-lavoratori Molini Gazzi all'apertura di una nuova attività

Aiutare gli ex-lavoratori Molini Gazzi all’apertura di una nuova attività

Redazione

Aiutare gli ex-lavoratori Molini Gazzi all’apertura di una nuova attività

lunedì 20 Aprile 2009 - 10:17

Questo l’impegno che la Flai Cgil chiede a tutte le istituzioni cittadine

«In questi mesi non hanno mai chiesto nessuna forma di assistenzialismo. Ora però è il momento che le istituzioni rispettino gli impegni assunti in questi mesi e diano loro una mano per l’apertura di una nuova attività». Si sintetizza in questa affermazione del segretario della Flai Cgil Enzo Cocivera, la posizione degli ex-lavoratori della Molini Gazzi che, alla notizia dell’esistenza di un progetto residenziale nell’area dove un tempo sorgeva l’attività, non si sono certo detti stupiti.

Polemiche a parte, ciò per cui il sindacato oggi scende in campo è far sì che i lavoratori siano messi nelle condizioni di poter investire il proprio Tfr nell’inizio di una nuova attività che tuttavia «non potrà mai andare in porto – afferma Cocivera – se le istituzioni non aiuteranno i lavoratori a trovare un’area in cui potersi “insediare” e con essa l’individuazione di risorse o forme di finanziamento che diano a queste 27 persone la possibilità e la speranza di ripartire».

E se da un lato il presidente Ricevuto con i suoi assessori al lavoro e allo sviluppo economico si erano impegnati a trovare un sito alternativo nelle aree ASI, l’azienda aveva promesso la disponibilità dei macchinari che poi, invece, sono finiti nel fallimento. «Oggi – rileva il sindacalista – spetta al Commissario liquidatore decidere la destinazione di quei macchinari che potrebbero essere ceduti o affittati agli ex-dipendenti dei Molini».

Per il segretario generale della Cgil di Messina, Oceano, mentre gli effetti della crisi economica stanno portando alla chiusura di centinaia di aziende nella nostra provincia, qui c’è una azienda che potrebbe riattivarsi portando non solo lavoro ma reimmettendo denaro e movimento nella nostra economia. «Alla Molini Gazzi invece chiediamo – afferma Oceano di essere solidale e più generosa nei confronti di questi lavoratori che per anni sono stati collaboratori e che oggi sono pronti a scommettere tutto e a non arrendersi a quest’immagine disperata della nostra città».

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